L'iguana dalla lingua di fuoco

E' un mix fra un giallo e un poliziottesco all'italiana arricchito con scene splatter, deliziose quanto dementi. Ragazzi, purtroppo l'eccezionale trashata consiste nell'evoluzione della trama e nei particolari da film giallo... non vorrei rovinarvelo. Comunque ciò che vi posso dire ve lo dico: l'assassino, armato di vetriolo e rasoio, ha il volto coperto con un passamontagna e gli occhiali da sole. Ebbene per far aumentare la tensione si ripete una ripresa veloce sugli occhiali da sole di TUTTI I PERSONAGGI, accompagnata da un suono sinistro chiaramente. Tutti i personaggi del film, PERSINO IL POLIZIOTTO, hanno gli occhiali da sole! Il poliziotto ha il rasoio UGUALE a quello dell'assassino, e quando sua madre di cento anni lo vede sporco di sangue (anche se rimane il mistero: come cavolo fa a sapere la madre di questi dettagli?), gli chiede come mai fosse sporco di sangue: la puerilità della sceneggiatura si vede anche dal fatto che il poliziotto risponde di essersi tagliato la gola mentre si faceva la barba! Il movente dell'assassino non esiste. La cosa divertente è che rimangono insolute molte cose: chi è l'uomo che tutte le volte li spia (non è lui l'assassino, by the way, che c'avrà da spiare allora)? come ha fatto il poliziotto a scoprire "il colpo di scena finale"? perchè il gatto del poliziotto è stato sgozzato e messo nel frigorifero? Niente ha un senso, ma dopo tutto noi non lo cerchiamo.


Persino il titolo è una forzatura incredibile! Il commissario che da l'incarico al poliziotto in un momento di follia racconta che quando si trovava in brasile mise il piede su un iguana... e che l'assassino "è come un iguana.... un 'iguana dalla lingua di fuoco".