Black Hole

Ciao a tutti.
So di passare di qui con la costanza e la devozione di un tostapane, ma l'altro giorno ho visto un film di uno splatteramento terribile, e subito mi siete venuti in mente voi.
Temo che il titolo sia stato usato per molto film, ma il Black Hole di cui volevo parlarvi è a dir poco impareggiabile.

In sostanza, in un laboratorio scientifico che fa invidia al Cern (con tanto di accelleratori di particelle lunghi miglia e miglia), si apre, senza un motivo particolare, un buco nero. La fisica ci insegna che a questo punto l'intero nostro pianeta dovrebbe essere risucchiato da questa voragine improvvisa, ma così non è: il buco nero finisce per avere la consistenza (e la forma) di un tornado, che si espande alla velocità con cui un novantenne arteriosclerotico scende le scale, risucchiando giusto i tre o quattro poveri sfigati mandati lì a vedere cosa stesse succedendo. Ma non finisce qui! Inspiegabilmente, dal buco nero esce una fantomatica creatura composta (a quato detto), da pura elettricità, che per tutto il film non fa altro che far esplodere la gente (senza concedere ai devoti spettatori una sola goccia di sangue), e succiare energia alle centraline elettriche della città. Ora, un vero b-movie qui vorrebbe l'eroe ultra-palestrato che sconfigge il mostro a cazzotti, ma così non è: al suo posto viene chiamato uno scienziato con seri problemi di bulimia e dei capelli perfettamente verticali, nonostante non faccia uso di lacche o gel... Comem questa goffa e impacciata figura possa salvare il mondo resta un mistero fino alla fine, quando, senza una particolare giustificazione o motivazione, l'eroe capisce che l'unico modo per uccidere la mostruosa creatura elettrica è fiondarla giù nel buco nero, che gli spettatori, nel frattempo, avevano dimenticato, causa la preminenza sugli schermi del bestiale fulmine antropomorfo.
Ma al di là della trama, che è davvero tragica, questo film incorpora tutti gli stereotipi del b-movie: la scienziata bionda che dovrebbe passare per gnoccona, che inutilmente rivela il suo amore al protagonista. La storia d'amore non ha consistenza, nè spessore, ma semplicemente è propinata allo spettatore, per smorzare le monotone scene in cui un grosso omone elettrico succhia energia a tutti. Gloriosa la figura dei militari. Come in ogni film brutto, qui abbiamo le tre inutili figure del governo: il demente che pensa di risolvere i problemi degli Stati Uniti radendo al suolo con un bombardamento nucelare l'intera area urbana in cui la vicenda ha corso (incurante del fatto che un buon 2/3 della popolazione americana verrebbe uccisa); il gruppo di militari mandato a tirare granate sul mostro, che viene folgorato in massa (ed è da notare il fatto che sono mandati contro il nemico in sei, per poi ripiegare al primo segno di sconfitta... ah, la devozione del soldati!). Infine, glorioso, il militare buono, che fa di tutto per assecondare i piani dementi del protagonista, venendo caziato ogni volta dal suo superiore.
Ultima nota comica è il modo in cui viene attirata la creatura nel buco nero: il panzuto eroe sale su un pulmino a cui è attaccata un'immane bobina e gira per venti minuti per la città, con il mostro che, devoto, resta attaccato al veicolo, succjiandone la preziosa energia, incurante del fatto che la simpatica vettuta sta per essere schiantata nel buco nero. Da notare il fatto che il pulmino è pericolosamente uguale a quello dei Ghostbusters.

Buone visione!