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EroePostAtomico.
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Baise Moi - Scopami(2000)
Lo sfondo e' una Parigi dei bassifondi degradata e viziata.
Manu viene violentata brutalmente da un gruppo di delinquenti,
Tornata a casa,il fratello l'accusa di averli in qualche modo istigati.
Presa dallo sconforto,lei lo uccide.
Nello stesso tempo Nadine,
assiste alla morte del proprio ragazzo tossico.
Turbata dall'accaduto,
litiga con l'amica con la quale condivide la stanza,
e la uccide..
Manu e Nadine si ritrovano per caso
nella stazione della metro,
e decidono di non separarsi più..
Inizieranno un cammino di sangue,violenza e sesso,
che le porterà verso un punto di non ritorno.
Quando uscì il Film in questione,
fu definito dalla critica alta come "pioneristico"..
Un nuovo traguardo nella cinematografia mondiale.
Si parlo' di rivincita del femminismo puro,
un pugno allo stomaco alla decadente mascolinità moderna..
Ben presto però,
perse l'aura innovatrice,
e spogliato da tutti i meccanismi che l'avevano reso così cool,
mostrò semplicemente il suo vero volto..
Un videoclippone pornotrash della peggior fatta,
che razzola a piene mani tra sangue e sesso..
ma in questo turbine di carne ci si annoia..
La pellicola,
strizza l'occhio a Tarantino e Besson,
amoreggia perfino con John Woo..
ma si fa stuprare (passatemi il termine)dai più fetidi cineasti dell'universo Hard..
Infatti sono presenti scene di sesso esplicito
che vanno dalla fellatio al pecorismo,
financo alla chiara esposizione di umori corporei..
Ma risultano meramente gratuiti e forzati.
La leggenda poi, che le attrici (debuttanti)si erano immolate alla causa,
sottoponendo i loro corpi di artiste impegnate,
a scene di ammucchiate e company,
perse completamente fondamento,
quando si scoprì che almeno una era proprio un'attrice Hardcore..
La trama,
banale e forzata agli eccessi,
e' solo un pretesto per filmare gli eventi di sesso e violenza..
In alcuni punti(ma molto pochi)
ha perfino una sua dignità cinefila..
Una sparatoria ad esempio è abbastanza discreta,
ma per il resto e' un guazzabuglio nonsense..
Resta il solo merito,
di essere DAVVERO una pellicola Trash underground di ultima generazione..
Il FilmBrutto di cui parleranno i nostri pronipoti.
Edited by EroePostAtomico - 8/11/2007, 09:43. -
petsematary.
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se i mei pronipoti parleranno di questa monnezza cinematografica torno dall'aldilà e li meno . -
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la protagonista era un'attrice porno molta non molto tempo fa, o sbaglio? . -
EroePostAtomico.
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CITAZIONE (Brunez @ 8/11/2007, 10:37)la protagonista era un'attrice porno molta non molto tempo fa, o sbaglio?
Gia',
E' quella della foto grande..
E' morta suicida a casa di amici..
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Night Walker.
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Sì, si chiama Karen Lancaume. Almeno questo è il suo nome d'arte (non so quello vero).
Chiunque abbia mai messo piede in una videoteca hard (ehm ehm...) la conosce.. -
EroePostAtomico.
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Karen Bach (il suo vero nome),
ma anche Karen Lacome,
Karen Lacoume,
Karen Lancom,
Carene Lancome,
Karen Lancoume
o Angel Paris.. -
EroePostAtomico.
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Un mio amico buontempone me l'ha regalato per Natale..
Ma dove cazzo l'avrà trovato..?. -
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se in questo film vi sono scene di sesso esplicito devo vederlo . -
EroePostAtomico.
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CITAZIONE (Sin Fabiaccio @ 7/1/2008, 17:19)se in questo film vi sono scene di sesso esplicito devo vederlo
se è per questo anche secrezioni ..
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petsematary.
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l'hai già rivenduto su ebay? . -
EroePostAtomico.
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Ma scherzi..?
Lo custodirò gelosamente... -
Gandhi a Las Vegas.
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Grande...
Il primo film con trama ad esser porno!
E non sto parlando di film porno con la trama!. -
.CITAZIONE (Gandhi a Las Vegas @ 7/1/2008, 21:27)Grande...
Il primo film con trama ad esser porno!
E non sto parlando di film porno con la trama!
A vedere il curriculum di una delle due (RIP, tra l'altro) direi pure che potrebbe essere la seconda: un porno con trama.
Il film in questione non l'ho mai visto, ma wikipedia attesta alcuni lavori di Karen Lancaume:
La maledizione del castello,
Una vita in vendita,
American Girl in Paris,
Exhibition 99,
World Sex Tour,
Fuga dall'Albania (questo è un capolavoro ),
La feticista,
La mantide religiosa,
Hotdorix,
La Marionette,
Mad Sex e
L'indecente all'inferno.. -
G Eight.
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noooo... io vidi il trailer in tivvuuuu e da ragazzino che ero sbavai per vederloooo e ora me lo hai ricordatoooo . -
smandrappato.
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Il film è sostanzialmente un intreccio tra una storyline moooolto debole e sequenze di sesso esplicito (proprio porno), complice il fatto che una delle due attrici protagoniste era una professionista dell'hard 'reale'. Un film decisamente brutto, alla fine dei conti, con l'aggravante di essere stato 'spacciato' per operazione pseudoculturale innovativa con rigurgiti di fanatismo vetero-femminista ("la do in giro per essere una donna libera e consapevole della propria identità" ... ).
Va ricordato come il film - che fu osannato da una certa stampa - ricevette poi stroncature pesantissime un po' dovunque.
Quando fu presentato al festival di Locarno nel 2000 la regista dovette quasi fuggire via dal palco per l'ondata di fischi che subissarono la proiezione, come raccontava sul Corriere Tullio KezichCITAZIONEVale la pena di rievocare l’esordio di «Baise-moi» (in italiano Scopami) nell’agosto scorso a Locarno. Si tratta di un episodio abbastanza emblematico dell’accoglienza a un film al quale stampa e media hanno dedicato spazi degni di miglior causa. Al Festival ticinese, mentre una folla strabocchevole premeva per entrare tra le proteste degli esclusi, sul palco del «Palazzetto Fevi» si svolse un summit di furbacchioni: da una parte le due signore, Virginie Despentes (autrice del romanzo originario) e l’ex pornostar Coralin Trinh Thi, regista associata, raggiavano d’orgoglio per aver ottenuto l’avallo di una manifestazione seria per il loro prodotto. E dall’altra il direttore Marco Muller, speranzoso di catturare i media con una proposta sull’onda della moda, si prosternava alle cineaste come se avesse davanti Visconti e Fellini. Sull’applauso di una sala stracolma le autrici si ritirarono, promettendo di ripresentarsi per il dibattito finale. Iniziò la proiezione e bastarono pochi minuti per far capire a tutti di che roba si trattava: per cui si scatenò una di quelle situazioni paradossali in cui il pubblico, dopo aver fatto a cazzotti per entrare, faceva a cazzotti per uscire. In un crescendo di defezioni, il tutto arrivò in fondo, tra risatacce e beccate, dopo 77 minuti; e si concluse con una fragorosa bordata di fischi. Ma le due francesi, nel frattempo, se l’erano data a gambe.
Poi la recensione non proprio buonista e, cosa più importante, del tutto condivisibileCITAZIONEOra che esce in Italia il film superpompato (è oggetto di proteste contro la censura da parte dei firmaioli parigini), ognuno ha la possibilità di constatarne lo spessore. Una versione ruspante di «Thelma e Louise» , dove due atroci rompiscatole vagolano e ammazzano a ruota libera in base a pretestuose rivendicazioni di veterofemminismo. Se lo «Struzzo» di Einaudi ha già ficcato la testa nella sabbia per la vergogna d’aver stampato il libro (e c’è da sperare che nel Paradiso della cultura non lo vengano a sapere Pavese e Calvino), bisogna precisare che il testo letterario diventa Proust se confrontato alla sua impresentabile trascrizione cinematografica. Dall’episodio si potrebbe ricavare una lezione: attenti, uomini della comunicazione, a informarvi prima di sposare certe cause. Ma chi presta orecchio a simili avvertimenti? La prossima volta sarà lo stesso...
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