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PatrickBateman.
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Questa la trama in breve: Scoperta un’antica piramide dallo stile azteco, egiziano e cambogiano, seppellita in Antartide, un team di scienziati ed avventurieri messo insieme dal miliardario Charles Bishop Weyland e guidato dall’esploratrice Alexa Woods si reca in missione sotto il ghiaccio. Ad attenderli ci saranno due specie aliene in lotta tra loro ed il risultato sarà ovviamente una battaglia all’ultimo sangue. 
La pellicola in questione è l'atteso "Crossover" che fa incontrare, o meglio, scontrare, sul grande schermo, due dei più inquietanti mostri alieni che il Cinema, i videogiochi ed i fumetti abbiano mai creato.
Non è il primo esperimento di questo genere, basti citare il recente "Freddy VS Jason", ma anche in passato ci sono stati esempi di crossover, specialmente nel Cinema Fantastico, tanto per fare un esempio: "Frankenstein contro l'Uomo Lupo"(1943), che in una delle prime scene del film, si intravede su uno schermo televisivo e trattasi del primo cross-over tra icone cinematografiche della storia, una sorta di omaggio da parte del regista nei confronti di questo particolare genere, definito anche "Camp".
Il Cinema "Psicotronico" giapponese degli anni '50/'60, annovera molti titoli Crossover, soprattutto appartenenti alle saghe di Godzilla,Gamera,Ultraman,Gorgo,King Kong ...
In bilico tra Fantascienza e Horror, la pellicola di Anderson, già regista del primo riuscitissimo capitolo della saga di Resident Evil, promette grande azione, divertimento ininterrotto, ritmo serrato, grandiosi effetti speciali ed una confezione a dir poco lussuosa, per uno dei prodotti cinematografici più Hi-Tech che sia stato sfornato negli ultimi anni.
La promessa viene mantenuta in pieno e la visione risulta piacevole e mai noiosa dall'inizio alla fine, peccato, che, a causa della commercializzazione su larga scala, e quindi per evitare che il film si beccasse un VM 14 o peggio, un VM 18, nella stagione invernale, ovvero la stagione più prolifica per l'industria dei sogni, la violenza sia tutta fuori campo e non venga mai mostrato nulla di violento o splatter, cosa che, negli Alien precedenti e in Predator, abbondava, anzi, grondava, e, la cruenza dei mostri, era la peculiarità di quelle pellicole, che, magari, rinunciavano a far vedere le bestiacce (in Alien, fino alla fine le creature, non si vedono mai distintamente, restano sempre nell'ombra e la paura viene resa grazie a questa particolare messa in scena del "non far vedere"; lo stesso in Predator, difatti, il malvagio cacciatore di umani, fino alla scena finale, viene sempre mostrato in fase di mimetizzazione, ma, i dettagli GORE, in entrambe le saghe, venivano puntualmente mostrati per intero: lo spettatore vedeva tutto ciò che i protagonisti vedevano, ovvero sangue, morte ed efferati sbudellamenti, e non riusciva a vedere o comprendere da cosa essi fossero causati; in pratica, la scelta registica puntava molto sull'immedesimazione e sul calarsi in quella atmosfera di paura ignota, ma letale.), ma non rinunciavano ad intimorire lo sguardo spaventato dello spettatore che d'improvviso si trovava di fronte interiora umane e sangue a secchiate.
La sceneggiatura(come era prevedibile) presenta molte ingenuità: personaggi non caratterizzati(non si sa da dove vengano di preciso e cosa facciano veramente e perchè proprio loro siano stati chiamati e se è la passione ad animare la loro ricerca, oppure se vengano ricompensati in maniera esagerata o se devono salvare il mondo), la protagonista femminile che, verso la fine si muove all'aperto in pieno polo sud a meno 60 sotto zero con una magliettina scollata, la macchina fotografica digitale che usa uno del gruppo per fare foto da portare alla figlia(i cristalli liquidi a 60 sotto zero non si ghiacciano ???), come fa l'eroina in magliettina alla fine a sollevare una catena pensata per reggere il peso di una regina alien?
Comunque, a parte queste piccolezze, alle quali non dovremmo aggrapparci quando si va a vedere un film come AVP, il resto, a partire dalle claustrofobicissime e gelide atmosfere, è reso in maniera più che convincente, meno convincente è il terrore che dovrebbe suscitare questo film, che, paragonato ai film precedenti delle due saghe, è quasi una commediola(la prima volta che si vede Alien si viene pervasi da vera paura durante molte sequenze e non ci si toglie di dosso il panico per un bel pezzo!).
Molte citazioni cinefile all'interno del film, soprattutto provenienti dai prequel delle rispettive saghe: Bishop che con una penna fa il giochino del coltello che faceva in Alien, per esempio, poi citazioni da The Cube(la rete metallica che fa a cubetti come i laser a rete del Cuboe la piramide che funziona a combinazioni matematiche derivanti il calendario Azteco), citazioni da Resident Evil(le mappe 3D in CG della piramide sotterranea azteca fatte come le piantine della sede sotterranea dell'Umbrella Corporation) e un Lance Henriksen, invecchiato, ma sempre in grande spolvero, che torna ad interpretare l'indimenticabile personaggio di Bishop, un androide(qui ancora umano visto che è un prequel)che, in "Aliens:scontro finale", aveva rivestito un ruolo fondamentale ed era entrato a far parte dell'olimpo dei personaggi secondari più importanti di sempre di tutta la scena SCI-FI anni '80 .
Nel cast, anche il nostrano Raoul Bova, alla sua vera prima importante prova Hollywoodiana, che, oltre a sfoderare una buona prova come attore, si doppia anche da solo e si doppia bene; è il migliore ed è una spanna sopra tutti, promosso a pieni voti.
Meno soddisfacente, invece, la prova dell'eroina di colore, che sfigura, se messa a fianco della gigantesca Weaver che interpretava Ripley in maniera monumentale in ogni capitolo della saga di Alien, ma forse, qualunque altra attrice avrebbe sfigurato.
Il montaggio, la regia e la fotografia sono più che buoni e gli effetti speciali in CG sono davvero eccezionali, ma con un budget simile, era ovvio che questi aspetti fossero curati con la massima perfezione, quindi nessuna sorpresa su questo fronte.
Ottimi anche gli effetti sonori, che, all'interno di una multisala, hanno una riuscita superlativa: da brivido i versi emessi dalle due creature, la sala sembra abitata dagli alieni.
Il Design dei mostri è un po' cambiato, e, sia gli Alien, che i Predator, differiscono un po' dai modelli che tutti conosciamo, ma restano sempre affascinantissimi nel loro demoniaco aspetto e nella loro malvagia maestosità.
Curiosa, originale e interessante, la sequenza che spiega le vicende dei rapporti avvenuti nel passato tra i Predator, gli Alien e gli Aztechi, narrata attraverso un flashback di 5 minuti.
I dialoghi non sono molti, non sono profondi, ma nemmeno fondamentali, sono funzionali all'azione ed è quello che serve, del resto, un film come questo, se si soffermasse in dissertazioni filosofico/strutturali, perderebbe il 90% del suo fascino, è e resta un film di genere.
Non aspettatevi dunque un bagno di sangue,quello è rimandato alla director's cut che uscirà in DVD, ma comunque consigliato e, se possibile, accompagnato da una porzione MAXI di Popcorn.
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Il Frusta.
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Sinceramente non capisco perchè far scontrare l'immenso Alien contro quell'insulsata che è Predator... non ci sono paragoni tra le due bestie... al massimo Predator poteva battersi con il MekaGodzilla! . -
Gatto sonnacchioso.
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Simpatico film! . -
Mezzanotte.
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Gamera! Dove è Gamera?!. -
PatrickBateman.
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Gamera è a casa di Gorgo a giocare all' XBOX ...
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Hanging Garden.
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Personalmente credo che sarebbe stato opportuno e più interessante uno scontro tra Alien e la Creatura degli abissi ...
Anzi a pensarci bene, avrei preferito, non vedere nessuno scontro.
A sua volta il film sembra simpatico, per farsi due risate divertenti, come mi è capitato quando ho visto il remake di Gozzilla.
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Azygos.
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Senza sangue non c'è gusto, comunque non sono d'accordo sul fatto che l'Alien sia superiore al Predator, io trovo il personaggio del Predator superiore all'Alien
Pensiamo ai due film Predator I e II.
Il Predator è davvero ben curato sotto molti aspetti, come in ogni opera di
fantascienza che si rispetti. Insomma quando ti inventi qualcosa, che sia un mostro spaziale, una civiltà primitiva basata sulla magia o roba del genere, la cosa che lo rende reale e vivo ad una prima impressione, sono i DETTAGLI.
Ed il Predator è pieno di dettagli: il senso dell'onore, il visore e la vista con i suoi difetti, il sangue, il pronto soccorso, i suoi versi spettacolari, le tecnologie di occultamento, lo shoulder cannon e lo wristblade, il fatto che quando esce dall'acqua sia circondato da scariche elettriche, il suo sistema numerico, e tanti tanti particolari di questo tipo.
Insomma, ogni aspetto di questo film che riguardi il Predator stesso, è da
lodare e guardare attentamente, sono proprio molto stupito da tutta la cura minuziosa nel definirlo così bene, in contrasto con la sciatteria con cui è stato curato il resto del film (il fango che ti rende immune al rilevatore di calore in primis...).
Non so voi, ma il Predator, una creatura giunta sulla terra per divertirsi in una battuta di caccia all'umano e senza nessun altro motivo (i Predator, si scopre nel secondo capitolo, sono tanti e ben armati e potrebbero conquistarci se volessero), legato al senso dell'onore al punto di morire lealmente piuttosto di farsi aiutare, mi ha colpito più di qualsiasi altro personaggio nella storia del cinema, al di là della discutibile qualità dei films in sè.
Poi, la scoperta sull'astronave del Predator, di teschi di altre creature aliene, tutti "trofei di caccia", in mezzo ai quali si trova anche un teschio umano, è una scena che mi è veramente rimasta impressa.
Certo, il resto dei due film sul Predator non sono neanche lontanamente ai livelli di Alien, soprattutto del primo e del fantastico secondo capitolo, ma io parlo del Predator come personaggio.. -
Il Frusta.
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A me più di tutti ha colpito il Proteus... quello si che è un mostro degno di quel nome! HAHAHAAHAH!
Ma come era fatto??? Presidente soccorri ma la mia blanda memoria... mi pare fosse uno squalone gigante con i piedi o una roba del genere... puerile!!!!. -
Hanging Garden.
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Ragazzi non gettiamo fango sul capolavoro di Ridley Scott. Per cortesia... 
Edited by Hanging Garden - 6/12/2004, 17:52. -
PresidenteMarchiño.
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Proteus poteva trasformarsi in tutto e tutti, ma in effetti la sua effigie finale era quella di un immenso squalo bipede bitorzoluto! . -
Il Frusta.
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Ho visto AVP... beh devo ricredermi... tutto sommato è un film ben fatto... certamente non è un capolavoro ma se non altro non è una trashata. Certo che manca un pochino di splatter... volete mettere l'inquietante ventre divorato dall'alien del primo episodio??? . -
Mattexx.
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Devo dire che AVP mi ha deluso parecchio, ma da megafan di predator quale sono.........Era meglio la trama del videogioco uscito per amica 15 anni fa! . -
Hanging Garden.
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Dai! Non è un brutto film, si passano due ore con piacere... . -
Mattexx.
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No no nn e' filmbrutto!!e' fico pero mi aspettavo meglio! . -
MaxOvercrive.
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QUOTE (Il Frusta @ 23/11/2004, 18:30)Sinceramente non capisco perchè far scontrare l'immenso Alien contro quell'insulsata che è Predator... non ci sono paragoni tra le due bestie... al massimo Predator poteva battersi con il MekaGodzilla!
Ti quoto! Abbasso predator!!!!
QUOTE (Il Frusta @ 8/12/2004, 19:50)Ho visto AVP... beh devo ricredermi... tutto sommato è un film ben fatto... certamente non è un capolavoro ma se non altro non è una trashata. Certo che manca un pochino di splatter... volete mettere l'inquietante ventre divorato dall'alien del primo episodio???
FRusta Aline non divorava il ventre...usciva dal torace!.
ALIEN vs PREDATOR |
