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Santoro.
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Sarà un caso, ma l'ho visto proprio ieri sera con due amici e oggi ritrovo qui la recensione, figata.
Confermo tutto, le parole chiave per descriverlo: autopunitivo, psichedelico-epilettico, presepe, drive-in (per le giacche stile Gianfranco D'angelo).
Personaggio chiave: il balbuziente con tic facciali spesso inquadrato in primissimo piano.
Frase top "Non sono abituato alla luce elettrica, vado a respirare un po' di luna". Ovviamente fuori c'è il sole.
La scena d'apertura credo che abbia ispirato quella de "La croce dalle sette pietre".
Da notare le povere comparse, dei vecchi paesani con quattro denti che inveiscono contro l'eretica o quello che è...
Veramente un brutto film, comprese le attrici davvero orride eccetto un paio.
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Riti, magie nere e segrete orge nel trecento...Italia 1973 |
