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allora, dove eravamo rimasti' ah si, c'era una volta Kevin smith, anzi, l'irriverente Kevin Smith, come viene spesso chiamato. autore di commedie ormai epocali, tipo Clerks, e di tanti altri film che vedevano nei dialoghi il loro punto forte, poteva piace o non piacere, ma aveva diretto comunque film dignitosi, fino al penoso tentativo di commedia poliziesca dal titolo di Poliziotti Fuori, davvero trascurabile.
a quel punto si decide per un cambio di registro, e arriva così Red State, un film difficile da inquadrare, diciamo un thriller quasi horror con diversi cambi di punti di vista e protagonisti.
il film successivo si muove su coordinate non troppo distanti a mio avviso, ovvero una nuova mescolanza di generi, dalla commedia, all'horror, la tortura, e il grottesco/freak show.
solo poche parole sulla trama: un podcaster, Justin Long (stranamente con dei baffi, ma poi la cosa non sarà casuale) viaggia fino in canada alla ricerca di strane storie da raccontare, quando si imbatte un un anziano che lo invita a casa sua per narragli le sue peripezie di quando è stato giovane, ma il cui vero intento è quello di
trasformare in un tricheco chiunque gli capiti a tiro
la prima parte è sul genere commedia con dialoghi serrati, un protagonista che volutamente non rimane simpaticissimo, fidanzata strafiga (genesis rodriguez) e migliore amico e co/conduttore del programma, quello che da piccolo era il bambino del film Il Sesto senso. poi entra la parte horror, con il cattivo che è lo stesso del film precedente, e decisamente sopra le righe, io comunque non l'ho apprezzato molto. il finale vira piuttosto sul grottesco.
quello che mi è piaciuto è la sofferenza che riesce a esprimere anche solo con lo sguardo del protagonista, il problema è che la trama non è del tutto convicente, ci sono diversi tempi morti, e per me la cosa peggiore è stato il personaggio interpretato da Johnny depp, un detective franco-canadese decisamente irritante e anche poco utile allo svolgimento della storia.
oltre agli immancabili sfottò e luoghi comuni tra statunitensi e canadesi, ormai ripetitivi quanto le scene dei film italiani dove un milanese va al sud o uno del su va al nord, per intenderci.
in definitiva, non lo definirei un filmbrutto, ma forse per qualcuno lo è, e lo accetterei come punto di vista.
ah, è il primo di 3 film, dove pare torneranno -ahimè- Depp e forse le figlie di kevin smith e dello stesso depp, qua presenti in una particina.
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