Cuore Sacro

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  1. smandrappato
     
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    Imbarazzante come un film di Mara Venier, più lento della deriva dei continenti, a momenti ridicolo come 'Bambola' (senza averne però il pregio più ovvio, cioè quello di essere divertente), 'Cuore Sacro' di Ozpetek è una cosa oscena.
    A sopresa sparato in tv su Canale 5 - invece, che dico, a Fuori Orario con il commento in lapsynch di Ghezzi - il film sembrava fatto apposta per essere invece lanciato direttamente su dvd o meglio ancora gratis su Internet, tanto irrefrenabile era la voglia di tenere schiacciato l'indice sul tasto fast forward.

    Trama: Barbara Bobulova, espressione perennemente mummificata, interpreta una palazzinara che va fuori di testa dopo aver scoperto che esistono i poveri.
    Si, proprio lei che si è fatta la piscina a vista sulla sala da pranzo e non disdegna il completo Armani stile lesbo frigida.

    Chiave di tutto è un edificio vecchia Roma, inizialmente destinato a speculazione edillizia, e frequentato da barboni pagliacci, ladruncole minorenni, giovani preti che sembrano usciti da un film di Rocco Siffredi girato nei corridoi di Mediaset più che da qualche seminario. La Bobulova (chiamamola 'Bob') scopre la presunta stanza segreta della madre morta, piena di strane incisioni fatte appunto dalla di lei mammina che evidentemente si credeva uno scriba egizio assoldato da Tutankhamon; da convinta seguace, appunto, delle inchieste di Giacobbo a Voayager o, peggio ancora, di quelle della Spaack nel mitico 'Il Sogno dell'Angelo' ingiustamente soppresso qualche anno fa da La7, Bob tenta magari di decifrarsi un attimino questo bizzarro linguaggio rupestre, ma non siamo in mezzo alle tombe etrusche. Da qui parte tutta una serie di drammatici e interminabili piani sequenza in cui Bob riesce a non muovere un solo muscolo facciale con la scusa di scoprirsi prima facile altruista Onlus (uscita dal lavoro va a fare la spesa per gli indigenti) poi una specie di santa visionaria, alla maniera del Tiepolo, che rinuncia alla propria ricchezza per donarla a chi non ha proprio nulla (certo).

    Scene clamorosose, tante.
    Ad esempio.
    Bob e la zia cattiva vanno a trovare una parente vecchia, rincoglionita e alcolizzata, da anni sbattuta in un ospizio per soli ricchi. Atroce il dialogo tra le due cariatidi, con l'alcolista che a fatica riesce a muovere la mascella intorpidita da litri di fondotinta.
    In stile spazio Oberdan, ovviamente, la scena in cui Bob si spoglia nuda in mezzo alla gente proprio mentre sta camminando e regala via via gli indumenti: più che sulla via della santità la ragazza è chiaramente instradata sulla via del manicomio (nel film, e su quella del Bagaglino nell'attività artistica). Già, e poco dopo questa performance la troviamo giusto a colloquio con uno psicologo. Che però si rivelerà subito più fusa di Bob (indimenticabile - e interminabile - il discorso sulla pianta 'anonima' salvata da morte sicura proprio grazie alle amorevoli cure della dottoressa).
    "Ecco. Cosa le vorresti dire? Cosa le potresti dire? Dimmi. Parla" chiede la tizia a Bob indicandole la pianta miracolata.
    "Io ... Io ... Io ..." E la Bobulova sgrana gli occhi tentando, ma il film si sta già concludendo, di approfittare del dottore per guarire al meno dall'emiparesi (dall'incapacità di recitare, purtroppo, non ce la farà proprio).

    E il film finisce. L'unica espressione diversa che Bob riesce a regalarci è una smorfia tipo diarrea mascherata da sorriso.
    No, un momento: è solo un ritratto su tela.

    :sick:
     
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  2. PresidenteMarchiño
     
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    Sticazzi che legnata!!
     
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  3. pallina demonia
     
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    francamente trovo estremamente strano che ozpetek sia caduto così in basso, voglio verificare questo film!!!!
     
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  4. smandrappato
     
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    CITAZIONE (pallina demonia @ 28/2/2007, 21:46)
    francamente trovo estremamente strano che ozpetek sia caduto così in basso, voglio verificare questo film!!!!

    Diciamo che in genere Cuore Sacro non è piaciuto al pubblico nè alla critica, al meno nella misura in cui erano state accolte positivamente le altre sue produzioni (cioè le Fate Ignoranti e la Finestra di Fronte).
    Molti critici a favore - che comunque non sono mancati - hanno parlato di 'profondità', 'grande impatto', 'immagini della purificazione spirituale', 'redenzione inevitabile', 'libertà dal materialismo', ecc.
    A me questo film non è che pare, proprio è solo una grande colossale put1anata.

    Ozpetek francamente mi fa in partenza già schifo - ad eccezione forse del film con Girotti e la Mezzogiorno - quindi non sono attendibile nelle mie valutazioni. Venerdì probabilmente andrò a vedermi pure Saturno Contro (questa volta gratis con il biglietto dell'Esselunga, scemo una volta non due) ma già sento odore di boiata lontano un chilometro.

    Una cosa ancora su Cuore Sacro: il momento in cui si parla della borsetta per il Kazakistan è davvero allucinante (altro che Zombie Lake :D ) e da solo vale l'invito alla Bobulova a tornarsene in Slovacchia.
    :shifty:


     
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  5. pallina demonia
     
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    beh, io questo film non l'ho ancora visto però penso che proprio per il fatto che ozpetek come regista non ti piaccia la tua valutazione forse non è stata totalmente obbiettiva. In ogni caso, se il film si rivelerà una boiata, sarò felice lo stesso
     
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  6. smandrappato
     
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    CITAZIONE (pallina demonia @ 1/3/2007, 14:27)
    beh, io questo film non l'ho ancora visto però penso che proprio per il fatto che ozpetek come regista non ti piaccia la tua valutazione forse non è stata totalmente obbiettiva.

    Si si verissimo.
    Il 'problema' (sempre che ne esista uno ^_^ ) è che a pensare certe cose di questo film - e di Ozpetek in generale - non sono solo io.
    Vedi questa recensione http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35487

    " ...

    Gli attori sono pessimi.
    La Bobulova si muove sulla scena con la grazia di un cetaceo spiaggiato ed agonizzante, la giovane Comencini è un monumento vivente all'insopportabilità, mentre gli altri personaggi sono mere comparse e spariscono di fronte alla sistematica presenza in scena della protagonista che invade silenziosamente ogni ripresa, ogni inquadratura.
    Fiacco, insostenibile il ritmo del film: sopravvivere alla parte centrale metterebbe a dura prova un monaco zen al più alto grado di imperturbabilità, con la musica di Guerra che sottolinea ogni passaggio con fare tronfio e rimbombante e la macchina da presa che indugia senza pietà sul bel volto della Bobulova senza un motivo apparente, se non quello di cogliere l'assoluta vacuità delle sue espressioni.
    I personaggi vanno e vengono, non c'è un minimo di approfondimento, sono presi e buttati via. La climax francescana che è posta come prefinale appare banale e ridondante e il discorso del prete (la Chiesa ne esce a pezzi, e questo è l'unico punto condivisibile) è un campionario di luoghi comuni. Atroce infine il "colpo di scena finale", con tanto di reincarnazione... Qui finisce l'elenco delle storture della pellicola, già bastanti a decretare un pollice verso senza se e senza ma.


    ... "

    Parole sacre ;)
     
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  7. pallina demonia
     
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    guarda, io le recensioni non le leggo mai ( a parte quelle di filmbrutti), penso che il lavoro del critico cinematografico abbia lo stesso peso di quello dell'annodatore di lombrichi, è inutile
     
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  8. Santoro
     
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    Pallina, ti straquoto.
     
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  9. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (pallina demonia @ 1/3/2007, 17:33)
    guarda, io le recensioni non le leggo mai ( a parte quelle di filmbrutti),

    Grazie, Pallina! ;)
     
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  10. smandrappato
     
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    CITAZIONE (pallina demonia @ 1/3/2007, 17:33)
    guarda, io le recensioni non le leggo mai ( a parte quelle di filmbrutti), penso che il lavoro del critico cinematografico abbia lo stesso peso di quello dell'annodatore di lombrichi, è inutile

    io le leggo invece spesso e le prendo per quello che sono, cioè opinioni individuali. Il critico esprime sempre (e comunque) un parere personale e questo come tale va preso, nulla più: nessuna critica troppo negativa mi ha mai impedito dall'andarmi a vedere una pellicola che desideravo comunque guardare.
    Guai se la gente si lasciasse troppo condizionare dai critici ...
     
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  11. pallina demonia
     
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    eh, il problema è che putroppo le opinioni di un critico, specie quando scrive in riviste importanti sono sempre vincolate da patti economici non indifferenti, certi critici non si fanno scrupoli a spacciare merdate di consumo per capolavori
     
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  12. smandrappato
     
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    pienamente d'accordo.

    diciamo pure che spesso certa critica spaccia semplicemente merdate (a prescindere dal fatto che siano di consumo o no) per capolavori. Cioè: è improbabile che un critico sostenga Boldi&DeSica come eredi del NeoRealismo, mentre è assai diffusa l'abitudine di elevare sugli altari pellicole di un certo cinema, come dire?, 'carino' che poi si rivelano allucinanti boiate. E mi riferisco a parecchie produzioni del nostro cinema contemporaneo, a prescindere dai cinepanettoni natalizi trash.
     
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  13. kungfumaniac
     
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    Pure secondo me Cuore Sacro è una puttanata pazzesca. La storia di una signora benestante (un'imbarazzante Bobulova) che un giorno viene colpita da una folgorazione e si scopre San Francesco. Non c'è nient'altro oltre a tonnellate di retorica e di buonismo da 4 soldi. La sagra del piattume e della scontatezza.
    Sembra una sorta di pubblicità progresso della durata di un film... :sick:
     
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  14. LSDriller
     
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    Non sottovalutiamo il lavoro dell'annodatore di Lombrichi ;)
     
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  15. Frank Costello
     
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    Un remake trash di Europa '51. Peccato che Ozpetek non sia Rossellini e la Bbbbbbobbbbbbbbulova non sia Ingrid Bergman.
     
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18 replies since 27/2/2007, 14:22   662 views
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