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Monjoie.
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Apocalypse Pompeii
USa, 2014
Regia: ininfluente
Con: Adrian Paul, John Rhys-Davies
Locandina mendace:
Ma che bel film! Bello di quel brutto che temevamo l'Asylum stesse perdendo.
Un funzionario e/o manager di qualche organizzazione/azienda ammeregana (il famigerato Adrian Paul), a Napoli non si capisce bene se in trasferta temporanea o duratura, decide che l'Italia non è poi un posto così pericoloso e può mandare due donne sole (la moglie e la figlia, quest'ultima come ogni buona turista americana che si rispetti, sempre e comunque in short decisamente short, diciamo dei daisy dukes; se non altro può permetterselo ed anche il decolté non è male) a visitare Pompei.
Diciamolo qui e che sia chiaro: il film è girato in Bulgaria.
L'Italia questo film pare non averla vista nemmeno dall'aereo, ma c'è qualche fotogramma verso l'inizio (davvero pochi fotogrammi) che pare realmente ripreso nella vera Pompei. Sì da farci supporre non del tutto peregrino il sospetto che il regista abbia deciso di trarre utilità dai filmini delle vacanze sue o di qualche membro del cast. Altro che Bruno Mattei.
Poi l'azione -e torniamo alla sinopsi del film- senza stacchi evidenti anzi in un continuum ideale viene spostata (nella realtà; ma non nella sceneggiatura) in quella che è probabilmente una vecchia fattoria o fabbrica o caserma od impianto di zootecnia, insomma qualche rudere in Bulgaria spacciato indecorosamente per Pompei; è palesemente risalente al XX secolo e le colonne qui sono o posticce (due, quelle che cadono) o sovrapposte in visibile CGI ma nel continuum della pellicola, sempre Pompei è.
E mo' succede il guaio, la tragedia qui rappresentata dai prodromi di un tremendo terremoto (vabbe') e l'immagine stacca quindi per un paio di fotogrammi su Piazza della Scala a Milano, vilmente contrabbandata per Napoli -suffragando l'ipotesi che qualcuno del cast fosse recentemente stato in Italia in vacanza- dove in qualche ufficio il nostro avverte la scossa e si precipita (tenta di) al salvataggio della congiunta e della prole, ma tutte le strade sono bloccate a causa del tremendo cataclisma. Lo capiamo da 4 macchine (quattro) bloccate all'incrocio chiuso da due transenne oltre che dal fermo diniego posto da un poliziotto su cui daremo un contributo iconografico.
Di fronte all'inerzia delle autorità italiane che non intendono andare a salvare i turisti bloccati a Pompei (sic) il nostro (che tra l'altro è ovviamente un ex appartenente a qualche corpo d'élite) raduna dei suoi ex sodali la cui appartenenza alle forze speciali si deduce dai gilet da pesca neri che hanno le forze speciali in tutti i film dell'Asylum e si precipita al salvataggio.
Con l'ausilio tardivo di un anziano camerata e pilota d'elicottero (John Rhys-Davies sotto il suo nadir, lontani i tempi di Indiana Jones e LOTR) ed ovviamente muniti di fucili d'assalto utilissimi per cavarsela di fronte ad un vulcano che erutta, i nostri riusciranno ad aver ragione della brutale natura del Bel Paese ed il film si chiuderà sulle immagini della famigliola salva e riunita che sorridente guarda la colonna di fumo che si alza dal Vesuvio distruggendo Napoli. Si sa, per gli Americani è importante il lieto fine.
L'insegna "LIBRERIA" ci fa capire che siamo in Italia. Guardando le vetrine sono visibili gli effetti della grave crisi economica.
In Italia come è noto le lavanderie portano l'insegna "Dry cleaning".
L'immagine del terribile traffico di Napoli ci consente inoltre di vedere che nella bella città campana le banche si chiamano "Bank"
Il poliziotto italiano spiega con cortese fermezza che la zona non è transitabile.
Un intenso primo piano dell'appartenente alle nostre Forze dell'Ordine.
A Pompei già duemila anni fa si usava il cemento armato.
Edited by Monjoie - 3/5/2014, 13:28. -
Roger Rabbit.
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Ahahahah... TIS IS ASAILUM PAVUE! . -
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mmmhh, le premesse sembrano esserci tutte....
ma le targhe delle auto, sono italiane almeno quelle o dell'est europa?
dove si trova questo...ehm....film?. -
lennysnipes.
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Grande, Monjoie! Questa porcheria è un'autentica delizia per il mio palato! . -
Monjoie.
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Guardatelo e non ve ne pentirete, figlioli. 
Qualche ulteriore contributo iconografico su questa pellicola, veramente "ben" realizzata che non può mancare nel vostro scaffale.
Già che un film dedicato a Pompei si apra con il Cristo Redentore di Rio, dovrebbe darci da pensare.
Scopriamo poi essere -forse- l'immagine del Cristo Redentor una raffinata sineddoche riferentesi non al Brasile ma all'intero Sudamerica, visto che poi veniamo portati alle Galàpagos, le quali per la cronaca fanno parte dell'Ecuador.
Se vi viene già mal di testa, vi consolerà forse sapere che non siete i soli. La figura retorica pare effettivamente astrusa ed il fatto che una nota divisione dell'Asylum si chiami Faith Films mi fa venire voglia di saperne di più sulla nostra benemerita casa di produzione.
A Puerto Villamil si scatena infatti l'inferno. A parte la citazione (wow...) scoperta di Dante's Peak non mi viene in mente con tutta la buona volontà ragione alcuna di essere per questo antefatto dall'altra parte del mondo, considerando che le figure che vediamo comparire in questa breve scena muoiono intuibilmente raggiunti dalla nube piroclastica ed ovviamente di loro non si sentirà più parlare.
Non sia mai detto che gli ammeregani affrontino un vulcano senza pistole, fucili d'assalto ed una buona scorta di caricatori.
C'è per questo un'ipotesi ancora più inquietante che ha a che fare con la weltanschauung americana; insomma il sospetto che nella mente dello sceneggiatore e del regista l'operazione di salvataggio implicasse anche il doversi difendere dagli Italiani, degni abitanti di una terra selvaggia ed ostile. Un po' alla Hostel (anche se lì i truci figuri erano slovacchi) od alla Cannibal Holocaust se preferite.
Va detto, ad onor del vero, che effettivamente i personaggi vengono fatti oggetto di azione di fuoco da parte di militari italiani -così dice la bandiera che sventola nella base- quando entrano nella base medesima per rubare un elicottero (si sa, vanno salvati prima gli ammeregani poi gli altri); uno dei quali soldati italiani verrà però per ineluttabile volontà divina vaporizzato da un lapillo incandescente nel momento in cui inquadra nel mirino i nostri eroi stellestrisciati. God is on our side. Yeah.
Edited by Monjoie - 3/5/2014, 13:32. -
Roger Rabbit.
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Guardatelo e non ve ne pentirete, figlioli.
Qualche ulteriore contributo iconografico su questa pellicola, veramente "ben" realizzata che non può mancare nel vostro scaffale.
(IMG:https://i.imgur.com/I1h71oz.jpg)
Già che un film dedicato a Pompei si apra con il Cristo Redentore di Rio, dovrebbe darci da pensare.
(IMG:https://i.imgur.com/fU72ppj.jpg)
Scopriamo poi essere -forse- l'immagine del Cristo Redentor una raffinata sineddoche riferentesi non al Brasile ma all'intero Sudamerica, visto che poi veniamo portati alle Galàpagos, le quali per la cronaca fanno parte dell'Ecuador.
Se vi viene già mal di testa, vi consolerà forse sapere che non siete i soli. La figura retorica pare effettivamente astrusa ed il fatto che una nota divisione dell'Asylum si chiami Faith Films mi fa venire voglia di saperne di più sulla nostra benemerita casa di produzione.
(IMG:https://i.imgur.com/xXlMkgm.jpg)
A Puerto Villamil si scatena infatti l'inferno. A parte la citazione (wow...) scoperta di Dante's Peak non mi viene in mente con tutta la buona volontà ragione alcuna di essere per questo antefatto dall'altra parte del mondo, considerando che le figure che vediamo comparire in questa breve scena muoiono intuibilmente raggiunti dalla nube piroclastica ed ovviamente di loro non si sentirà più parlare.
(IMG:https://i.imgur.com/VZC8IKN.jpg)
Non sia mai detto che gli ammeregani affrontino un vulcano senza pistole, fucili d'assalto ed una buona scorta di caricatori.
C'è per questo un'ipotesi ancora più inquietante che ha a che fare con la weltanschauung americana; insomma il sospetto che nella mente dello sceneggiatore e del regista l'operazione di salvataggio implicasse anche il doversi difendere dagli Italiani, degni abitanti di una terra selvaggia ed ostile. Un po' alla Hostel (anche se lì i truci figuri erano slovacchi) od alla Cannibal Holocaust se preferite.
Va detto, ad onor del vero, che effettivamente i nostri vengono fatti oggetto di fuoco ostile da parte di militari italiani (così dice la bandiera che sventola nella base) quando i nostri vanno nella base medesima a rubare un elicottero (si sa, vanno salvati prima gli ammeregani poi gli altri), uno dei quali soldati italiani verrà però per ineluttabile volontà divina vaporizzato da un lapillo incandescente nel momento in cui inquadra nel mirino i nostri eroi stellestrisciati. God is on our side. Yeah.
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Monjoie.
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Pompei.
Scampato il pericolo, la famigliola può alfine riunirsi rasserenata e sorridente mentre il Vesuvio devasta il Golfo di Napoli e le ceneri vulcaniche rendono buona parte dell'Italia meridionale inabitabile per decenni.
Edited by Monjoie - 3/5/2014, 13:12. -
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Mica vi ho capito...ma è ambientato nella Pompei italiana o in una Pompeii semi-omonima sudamericana? . -
Monjoie.
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In Italia, in Italia. Nella Pompei quella in Campania. 
Il Pompeii nel titolo è intuibilmente per fare il verso all'omonima produzione della TriStar Pictures.
E' che tu cerchi di star dietro alla logica Asylum, è per quello che ti perdi.
I pochi fotogrammi all'inizio con l'inquadratura del Cristo Redentor in Brasile e la scena con l'eruzione alle Galàpagos non c'entrano nulla con il resto del film.
Semplice, no?
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ma nel cast ci sono pure Adrian Paul (ex Highlander dell'omonimo telefilm e "fratello" di Christopher Lambert) e John Rhys-Davies, l'indimenticato Sallah, l'amico fraterno di Indiana Jones in I Predatori Dell'Arca Perduta!!!
Un paio di errori visti subito: le forze armate italiane NON hanno elicotteri Blackhawk. Le guardie della base italiana che sparano così, subito, senza neanche urlare il classico "Altolà, chi va la? Fermo o sparo!" e l'interno dei suddetti Blackhawk così immenso che ci si puo camminare dentro, stando addirittura in piedi!!
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Monjoie.
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Sì, mo' ci mettiamo a cercare i bloopers nei film dell'Asylum.
Avessi letto anche solo il post che apre il thread, già dalle foto avresti capito di che genere di film stiamo parlando, vecchio scarpone.
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vabbè, ma sarebbero bastati degli Huey verde scuro (che hanno in dotazione sia gli americani che gli italiani) e delle guardie urlanti, prima di sparare, e sarebbe stato tutto piu credibile . -
Monjoie.
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"Credibile" ed "Asylum" nello stessa frase (o thread, in questo caso)?... 
No, ma perdonami (repetita iuvant), con 'ste robe
Tu ti preoccupi della verosimiglianza e rispondenza alla realtà di un modello di un elicottero piuttosto che di un altro?
Hai fatto troppi film, ormai vedi le cose dalla parte del cinematografaro più che dello spettatore...
Edited by Monjoie - 3/5/2014, 16:19. -
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Ahahahahha . -
lennysnipes.
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Ragazzi, questa roba si può candidare tranquillamente a "Superporcata dell'anno"! .
Apocalypse Pompeiil'Asylum al suo meglio. |
