Zio Adolfo in arte Fuhrer

Ma lo sai che puzzi?

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  1. Memnone
     
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    Siamo nel 1979,
    Il duo Castellani Pipolo cerca di puntare sul grande schermo una pellicola mirata a fare della satira sul periodo hitleriano della Germania.
    Incuriosito da qualche commento letto in rete di questo film, di cui conservavo qualche ricordo frammentario, mi sono messo alla sua ricerca, approfittando di una serata in cui la moglie e la bambina erano fuori mi sono cimentato nella visione.
    Innanzitutto mi sono stupito della quantità di "frammenti" che io pensavo appartenere ad altri film e che, in realtà compongono questo film che forse, ha influenzato più del dovuto le mie memorie cinematogrfiche di bambino.
    MA venendo alla pellicola in questione:
    La pellicola regge...........regge?,si:
    è un film che deve molto a Mel Brooks, che cerca di spingere la comicità italiana verso nuove frontiere dell'assurdo (averto alcune Gag sono "imbarazzanti")e la presenza del molleggiato che con una doppia interpretazione ci strappa qualche sorriso (ricordiamoci cmq che la pellicola ha una comicità vecchia di quasi 35 anni) , da notare la tanto declamata Amanda Lear compare per circa 10 minuti cantando cmq in una riuscita imitazione della Dietrich.
    E' un film a sketch comici che, cmq, ritorna sempre sulle figure interpretate da Celentano, un fanatico nazista illusionista senza trucchi, e il gemello anarchico sfigatissimo di lui, che proggetta attentati al Fuhrer che finiranno tragicamente per rivoltarglisi contro.
    Nella pellicola si cerca anche di fare dello spirito sull'olocausto (cosa cmq che rimane di niccha, per "scherzare" per poter essere seri su quel preciso evento storico il 1997 con Benigni e la sua "La Vita E' Bella" erano ancora lunghi a venire).


    Avendo una figlia due anni ho notato una cosa tremenda.............la voce narrante del film E' la stessa voce narrante di PEPPA PIG!!!!!!!!!
    Lo stile e l'intonazione è la stessa!!!
     
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  2. Monjoie
     
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    Ho un ricordo vaghissimo della locandina, di questo film.
    Mmm... in La vita è bella si ride anche ma i Tedeschi sono solo rappresentati come belve sanguinarie e come sfondo del racconto... Qua è un po' diverso, anche i nazisti mirano a far ridere.
    Anche solo il titolo oggi non so se sarebbe tollerato.
    Ma è storia vecchia che ormai dopo 30 anni di riflusso siamo diventati tutti schiavetti politically correct; ed anche un po' beghine.
     
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  3. Memnone
     
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    oh, beh, che eravamo più liberi ieri che oggi (nel senso della cultura e della massa) è una ben triste verità
     
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2 replies since 2/4/2014, 20:11   68 views
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