Biancaneve e il cacciatore

2012

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    specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame, Kristen Stewart o Charlize Theron? a regola quest'ultima dovrebbe vincere di diverse lunghezze, quanto a bellezza e a fascino. ma la stewart ha dalla sua la carta di identità con molti anni meno, quindi non diamola subito per spacciata.

    ho fatto questa premessa piuttosto inutile per introdurre un film...ancora più inutile! si, perchè da salvare c'è veramente ben poco, forse proprio la regina cattiva interpretata dalla theron, ma da sola non basta a risollevare le sorti.
    la nostra kristen stewart di fatto mantiene la stessa espressione -a metà strada tra il distratto e il disgustato- per tutto il film, e anche gli altri attori sembrano impegnarsi al minimo sindacale, o peggio. la trama poi è anche confusionaria, con un accenno di triangolo amoroso che resta tale, e tanta, tanta noia per tutta la durata. e siamo al limite delle due ore, come se non bastasse.

    per farla breve, vi ricordate quelle miniserie in voga 15-20 anni fa, tipo Fantaghirò? ecco, più o meno siamo su quel livello.

    chi sarà la più bella del reame? non lo so, ma di sicuro so chi ne esce sconfitto: lo spettatore :)
     
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    Infatti io lo avevo gia scritto sulla mia recensione: www.iocinemablog.it/recensione-film...n-stewart/20651
    tra l'altro, tralasciando la "simpaticissima" (seee come no) Kristen Stewart, il è na merda comunque, con regia pessima, scenografie riciclate, sceneggiatura piena di buchi....

    Alla regia c’è Rupert Sanders e il film, al contrario di quello colorato e fiabesco di Tarsem, vuole essere più cupo e più fantasy. Ma il risultato è un film noioso, pesante, a tratti irritante, in cui nella prima metà non accade praticamente nulla. Una trama un pò a casaccio e Chris Hemsworth che interpreta il cacciatore come Thor (guarda caso!!). I nani realizzati con l’ausilio di attori normali, poi ridotti con gli effetti speciali, sono un “insulto” all’ intelligenza degli spettatori, oltre alla liceità sul loro numero: nella fiaba originale erano famosi perchè sette, nel film sono otto, uno muore in battaglia, un altro è troppo vecchio e quasi cieco e in guerra ne andranno sei!
    Ci sono poi scene che non hanno ragione di essere in un film simile, come quelle del gigantesco troll, incomprensibile e inutile alla trama, o quelle della foresta allucinogena, coi funghi da un occhio solo e minifatine svolazzanti come Trilly di Peter Pan. C’è persino una scena dove il cacciatore (che ci si aspetta urli da un momento all’ altro “Per Asgard!” come Thor, dato che è interpretato dallo stesso attore e alla stessa maniera!) bacia Biancaneve in “coma” dopo il morso alla mela avvelenata, risvegliandola dopo il suo solenne funerale, quasi come La Bella Addormentata nel Bosco. Sicuramente il regista Rupert Sanders si è fatto influenzare da un pò tutti i classici disneyani sulle fiabe, mescolando storie a casaccio e costruendo un film senza capo nè coda, perchè non si capisce se Biancaneve ha “mire” verso il cacciatore che la bacia, la salva e la protegge, oppure verso il suo amore d’ infanzia che è il principe William (Sam Claflin), e anche lui la protegge come può (un pò sulla falsa riga del triangolo amoroso di Twilight !). La storia d’ amore non si risolve, il destino dei nani, per’altro poco caratterizzati e quasi inutili alla trama, è incerto anch’esso.
    La regia è davvero pessima e alterna inspiegabilmente riprese che vogliono essere realistiche (rallenty, camera a mano, fango, fotografia sgranata) ad altre di stampo più fiabesco (la scena della scoperta della foresta incantata è fuori contesto col resto del film). La battaglia finale non è male, sebbene per colori (o meglio assenza di colori!) sembra molto debitrice dei film sul Signore Degli Anelli.

    Il resto del film è tutto “da buttare” inesorabilmente, dai dialoghi nonsense (l’imbarazzante e incomprensibile discorso finale di incitamento di Biancaneve al popolo), al villaggio simil-vietnamita sul fiume popolato di donne leggermente sfregiate (per sfuggire alla regina che va a caccia di bellezze per nutrirsene come una vampira!), dove ci si aspetterebbe la carica delle Valchirie con uno stormo di elicotteri da un momento all’altro, per finire con le lunghe, noiose e inutili scene della marcia dei nani, che insieme al cacciatore e a Biancaneve attraversano valli e montagne: grandi e bei panorami ma allungano il film, non danno nulla di più e “scopiazzano” ancora tragicamente il Signore Degli Anelli.
    Brava Charlize Theron nel ruolo della regina cattiva. Al posto del famoso specchio magico, nel film c’è un gong d’oro che “vomita” un monaco liquido che solo la regina cattiva può vedere. La regina è forse una schizofrenica?! Dalle sue reazioni sembrerebbe di sì: il personaggio è un tantino sopra le righe, ma Charlize Theron è come sempre bravissima e interpreta una cattiva che merita attenzioni, che ha una storia, una terribile infanzia, delle valide motivazioni per essere così cattiva. E’ quasi comprensibile il suo comportamento e, se col fratello i ruoli politici sono molto diversi (lei regina usurpatrice, lui ciambellano di corte), in realtà il rapporto tra i due è paritario e si rispettano a vicenda. Forse questa è la parte più interessante del film.
    Pessima prova per Kristen Stewart nel ruolo della Biancaneve guerriera. Peccato che Kristen Stewart nel ruolo della Biancaneve guerriera non cambi espressione neanche in battaglia: non mostra i denti e non fa l’espressione infuriata come dovrebbe, lei, novella Giovanna D’Arco in armatura e spadone, dimostrando ancora una volta (purtroppo!) di essere una delle attrici più inespressive del panorama hollywoodiano. Sia che sia in battaglia o persa nel bosco o finalmente felice e incoronata regina, Kristen Stewart ha sempre la stessa espressione: occhi a mezz’asta e bocca socchiusa. Mai un sorriso, una risata, uno sguardo truce. Non che Lily Collins del precedente film Biancaneve di Tarsem sia stata poi molto più espressiva, ma almeno dello sforzo in più lo metteva e si vedeva!!

    Biancaneve e il Cacciatore è un film mal diretto, male equilibrato, che, come la protagonista Kristen Stewart, non sa da che parte stare e a che genere darsi. Una trama irrisolta e un’occasione sprecata per Kristen Stewart di uscire dal personaggio di Bella Swan che l’ha resa famosa con la saga di Twilight.
     
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    si, avevo letto la tua recensione (nel thread del film asylum su biancaneve), e sono perfettamente daccordo :)

    io speravo in qualche tocco anche vagamente dark, ma qua non c'è niente di niente. anche la foresta oscura fa meno spavento di tanti giardinetti pubblici :D
     
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2 replies since 21/12/2013, 19:03   74 views
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