Gli inaffidabili

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Prosciutto silente
     
    .

    User deleted


    Avverto l'esigenza di aprire un topic per rivolgere ad una pellicola tanto bistrattata l'encomio che merita...

    "Gli inaffidabili" è un film scritto, diretto e interpretato da Jerry Calà.
    Siamo nel 1997, ovvero nel pieno del "decadentismo jerrycaliano", cominciato nel 1992 con "Saint Tropez - Saint Tropez"; probabilmente l'ultimo film di Jerry Calà degno di nota: i libertini anni '80 sono ormai alle spalle e le carriere cinematografiche del Jerry nazionale e di altri grandi interpreti del commedia italiana di quegli anni sembrano imboccare inesorabilmente la via del tramonto. Ma il cinico Calà non sembra voler arrendersi al destino beffardo e tenta di tornare alla ribalta cimentandosi nel ruolo inedito di regista. L'estremo tentativo di rilancio non conseguì il successo sperato; tuttavia i cultori del cinema trash riconoscono a Jerry Calà l'indiscusso merito di aver fatto di necessità virtù, sfornando proprio in questi anni di aridità artistica degli autentici gioiellini del trash. Tra il 1994 e il 2006 Jerry Calà è protagonista di una vera e propria "apoteosi" della bruttezza fatta a film, la quale trova la sua massima espressione in "Vita Smeralda", considerata la "magnus opus" del Calà regista.

    Dopo questa prolissa ma doverosa parentesi, torniamo a focalizzarci su "Gli inaffidabili"...
    Per uno dei guru del trash nostrano si tratta della terza fatica da regista, dopo "Chicken Park" e i "Ragazzi della notte"; anch'esse due piccole perle del kitsch che hanno stentato ad incontrare il favore del grande pubblico.
    Il cast è una sapiente ammucchiata di personaggi ripescati dal dimenticatoio, quali Umberto Smaila, Andrea Roncato, Franco Oppini, Mauro Di Francesco, Serena Grandi e Gian Fabio Bosco... Ad "impreziosire" il cast contribuiscono Leo Gullotta e un Gigi Sabani che si cimenta nell'inedito ruolo di attore, risultando alla fine il più brillante della compagnia (e con questo ho detto tutto)...

    L'intreccio può essere sintetizzato in poche righe: Renato (Jerry Calà), proprietario di un lussuoso villaggio vacanza, approfittando della partenza della moglie organizza un festino al quale invita la sua compagnia di amici, composta da Umberto Smaila e soci.
    Tra goliardia, mondanità, pettegolezzi e adulteri si consuma il canto del cigno di tanti gloriosi protagonisti degli anni '80...
    Battute scontate ("Hai presente il Complesso di Edipo?" Risposta: "È un complesso rock?"), un intreccio monotono, banale, piatto e anchilosato, personaggi stereotipati (Smaila interpreta un nostalgico fascista di nome "Manganelli", la cui maggiore preoccupazione è assicurarsi che il figlio faccia sesso con una coetanea per appurare che questo non sia omosessuale) e un maldestro e pacchiano tentativo di fare il verso ad "Amici miei": ci sono tutti gli ingredienti per garantire ai malcapitati spettatori 105 minuti di puro trash cinematografico.

    Spero di essere riuscito a stimolare il desiderio di tediarsi davanti a un trash di qualità come quello che ho appena recensito. Purtroppo la pellicola non è facilmente reperibile (io la scaricai tanti anni fa su eMule); tuttavia su Youtube sono disponibili alcuni frammenti delle scene "clou", tra le quali la più nota è quella del "tocca-dito-tocca":

    Video