L'ultimo sapore dell'aria

Lacrima-movie, pronti col secchio?

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  1. 32Luglio
     
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    C'è un genere di cui non si è parlato spesso sul forum, se non in due o tre post, ed è il lacrima-movie.
    Ormai che le autopunizioni cinematografiche attraverso i film trash non mi bastano più, perciò un paio di giorni fa mi sono voluto avvicinare a questo genere per farmi ancora più del male...e l'ho fatto con L'ultimo sapore dell'aria di Ruggero Deodato, probabilmente spinto dalla curiosità di vedere il buon Deodato alle prese con qualcosa di totalmente diverso dai film che l'anno reso più famoso. Vi propongo una scheda tecnica stile Wikipedia:

    lultimosaporedellaria

    Titolo: L'ultimo sapore dell'aria
    Regia: Ruggero Deodato
    Anno di produzione: 1978
    Paese di produzione: Italia
    Genere: Lacrima-movie
    Cast: Carlo Lupo, Vittoria Galeazzi, Luigi Diberti, Angela Goodwin, Jacques Sernas
    Trama: Diego Nicheli è il classico ragazzino ultrasfigato che nessuno capisce, picchiato dagli amici più grandi, non considerato dalla madre e odiato dal patrigno. Poi un bel giorno arriva la fatina smemorina...no, scusate, mi sono confuso. Un bel giorno Diego decide di scappare di casa e, durante un tentativo finito male di trovare un lavoro, viene accudito da Marco, istruttore di nuoto che noterà il suo grande potenziale di nuotatore e lo allenerà, fino a scalzare il campioncino della sua scuderia ("Sporting Club", all'insegna della fantasia) e divenire il migliore. Ma l'ultrasfiga di Diego ci metterà lo zampino...

    Al netto delle battute, mi aspettavo molto peggio: il film non è male, è vedibile, e apparte i primi venti minuti non c'è il rischio di riempire una cisterna con le lacrime (O col vomito) stile telenovelas. La storia di Diego è un po' banale ma il film è ben fatto e non cade mai nel trash, anche se il finale è un po' inverosimile. Divertente l'autocitazione del regista, in bocca al protagonista: "Io so chi è Beethoven, è quello sordo vero? Ha fatto un bel disco, con l'arrangiamento di Deodato." Non mi è dispiaciuto affatto e non mi vergogno a dirlo!

    A chi è consigliato: A chi ha amato le cinquecentocinquantacinque volte in cui è morto Renato Cestiè.
    Se ti piace guarda anche: le cinquecentocinquantacinque volte in cui è morto Renato Cestiè.
    Voto: 3 lacrimoni su 5.


    Dimenticavo, eccolo completo sul tubo:



    Edited by 32Luglio - 2/11/2012, 17:25
     
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0 replies since 2/11/2012, 15:59   523 views
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