La grande abbuffata

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  1. sd&m
     
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    ho fatto una breve ricerca ma non ho visto altri topic dedicati a questo capolavoro assoluto...per chi non lo conoscesse dico solo che il regista è Marco Ferreri e fra i protagonisti c'è genere del calibro di Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni, Philippe Noiret...la storia parla di 4 amici che si rinchiudono in una casa e decidono di suicidarsi a forza di mangiare...se vi è piaciuto salò di pasolini allora anche questo film per voi sarà imperdibile!


     
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  2. Lyndon B. Mallow
     
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    è da tanto che lo voglio vedere, ma l'idea del suicidio col cibo mi mette una certa angoscia, però non avendo visto il film non so se sia angosciante o meno. Lo è?
     
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  3. Frank Costello
     
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    No, è bello grottesco, divertente e amaro. Tognazzi vale il prezzo del biglietto.
     
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  4. santley rubik
     
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    grazie frank, hai dato un senso alla giornata :D
     
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  5. Tabrith
     
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    bellissimo, ma con salò il paragone mi pare azzardato, siamo proprio su due generi diversi, questo ha comunque uno scopo comico-farsesco, l'altro è un capolavoro assoulto...
     
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  6. sd&m
     
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    CITAZIONE (Tabrith @ 8/6/2012, 23:14) 
    bellissimo, ma con salò il paragone mi pare azzardato, siamo proprio su due generi diversi, questo ha comunque uno scopo comico-farsesco, l'altro è un capolavoro assoulto...

    salò è palesemenrte ispirato a la grande abbuffata
     
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  7. Tabrith
     
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    lol, bella battuta XD
     
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  8. santley rubik
     
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    Salò potrà anche ispirarsi alla grande abbuffata, ma raggiunge livelli decisamente più alti, io l'ho trovato molto pi angosciante e schifoso.
    La grande abbuffata è bella, ma a tratti mi sono anche annoiato, anche perchè mi aspettavo come un pirla che facesse ridere di più visto il titolo.

     
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  9. Tabrith
     
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    guarda che scherzava, chi conosce un minimo il film sa che pasolini si è ispirato solo al romanzo "le 120 giornate di sodoma" di De Sade (che ha integrato con l'allegoria del dominio del potere sull'uomo, in questo caso del regime fascista), e che i due film non hanno niente in comune, anzi sono antitetici, l'edonismo godereccio dell'abbiffata mal si coniuga con la violenza e la volontà di sottomettere gli altri dei 4 protagonisti del dramma pasoliniano...
     
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  10. sd&m
     
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    Pier Paolo Pasolini dedicò all'opera [La grande abbuffata] un'ampia recensione apparsa sulla rivista Cinema Nuovo, nella quale definì il film: «corpi colti in una sintesi di gesti abitudinari e quotidiani che nel momento in cui li caratterizzano li tolgono per sempre alla nostra comprensione, fissandoli nella ontologicità allucinatoria dell'esistenza corporea».

    Non è un caso che il film a posteriori sia stato accostato proprio a Salò o le 120 giornate di Sodoma dello stesso Pasolini; anche se in forma meno cruenta, nella pellicola di Ferreri si riscontrano influenze dell'opera di Donatien Alphonse François de Sade. Come in Pasolini, e nel romanzo sadiano prima di lui, i quattro convitati nella villa parigina incarnano delle figure tipiche metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti dell'ideologia borghese: la giustizia (Phillipe), l'arte e lo spettacolo (Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura (Marcello). Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo, assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare, orinare, defecare.

    http://it.wikipedia.org/wiki/La_grande_abbuffata
     
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  11. ShiroIshii
     
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    FILMONE assoluto, veramente un'opera importantissima.

    Lo trovo inferiore alle 120 Giornate di Sodoma ma non per demerito di Ferreri o degli attori (Tognazzi è da NOBEL in questo film, altro che oscar) ma perché l'Opera di Pasolini è uno dei pochi casi in cui un genio (Pasolini) lavora su un'Opera di un altro genio (il Divin Marchese) per creare un qualcosa di diverso dall'Opera originaria (grandiosa già di partenza) ma ugualmente eccellente; un'Opera in cui si può ammirare l'incontro, non lo scontro, di 2 geni, di due personalità eccezionali.

    Tornando alla Grande Abbuffata, è un film cinico, cattivo e grottesco, a mio modestissimo avviso uno dei lungometraggi da studiare a scuola.
    Super super consigliato a tutti i colleghi di filmbrutti appassionati di GRANDE cinema, perché qua siamo davvero di fronte al Grande Cinema come si faceva in quegli anni!

    (Le lettere maiuscole non sono casuali)
     
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  12. Tabrith
     
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    CITAZIONE (sd&m @ 9/6/2012, 15:18) 
    Pier Paolo Pasolini dedicò all'opera [La grande abbuffata] un'ampia recensione apparsa sulla rivista Cinema Nuovo, nella quale definì il film: «corpi colti in una sintesi di gesti abitudinari e quotidiani che nel momento in cui li caratterizzano li tolgono per sempre alla nostra comprensione, fissandoli nella ontologicità allucinatoria dell'esistenza corporea».

    Non è un caso che il film a posteriori sia stato accostato proprio a Salò o le 120 giornate di Sodoma dello stesso Pasolini; anche se in forma meno cruenta, nella pellicola di Ferreri si riscontrano influenze dell'opera di Donatien Alphonse François de Sade. Come in Pasolini, e nel romanzo sadiano prima di lui, i quattro convitati nella villa parigina incarnano delle figure tipiche metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti dell'ideologia borghese: la giustizia (Phillipe), l'arte e lo spettacolo (Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura (Marcello). Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo, assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare, orinare, defecare.

    http://it.wikipedia.org/wiki/La_grande_abbuffata

    A parte l'opinabilità delle affermazioni di wikipedia (sto pezzo avrebbe pure potuto inventarselo mio cugino) mi pare francamente un pò poco per affermare spavaldamente come hai fatto che "salò è palesemenrte ispirato a la grande abbuffata", quando al limite anche il film di Ferreri si ispira vagamente alla tetrade dei personaggi del romanzo di Sade... che poi pasolini abbia fatto una recensione del film non implica che questo l'abbia influenzato nella creazione di salò...
     
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  13. santley rubik
     
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    bò io mi sono fidato inconsciamente delle affermazioni precedenti, indifferntemente da ciò , ho preferito il film di Pasolini, l'ho trovato più scorrevole e interessante.
     
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