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maxxxx2001.
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BLOOD SONG di alan j. levi (Usa, 1982)
la storia: un bimbo assiste alla terribile scena del padre che uccide la madre e poi si spara in bocca. qualche secondo dopo il terribile omicidio/suicidio il bimbo cosa fa? piange? scappa? chiama la polizia? no, comincia a suonare un piffero!!! (da qui la "canzone di sangue" del titolo...). il bimbo cresce, finisce in un ospedale psichiatrico, ovviamente scappa e, tra una suonata di piffero e l'altra, ammazza la gente che incontra con un'accetta. parallelamente una giovane ragazza (con gravi problemi fisici alle gambe) sogna i suoi omicidi. casualmente i due s'incontrano (e vabbè...) mentre lui sta sotterrando il cadavere di una sua vittima, e da lì scatta la persecuzione. impresentabile psycho-thriller dei primi anni 80, tediosissimo, splatter quasi zero, e con un finale idiota come pochi (la sceneggiatura pare l'abbiano scritta in cinque! complimenti!). si salva solo il viso veramente caruccio della protagonista (donna wilkes), che in realtà non recita nemmeno male. film comunque da evitare come la peste..
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