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Terror Mask.
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Un film che fa del plagio un'arte.
L'esordio di Kirsten Stewart di Twilightiana fama.
Cosa volete di più? Un antiemetico? Perchè vi servirà, OH, se vi servirà...
"Zathura - un'avventura spaziale" è la storia di due fratellini che -guarda caso- non si sopportano e litigano continuamente infastidendo lo spettatore QUASI peggio di Dakota Fanning nella Guerra dei Mondi. QUASI.
I genitori, un po' come quelli di Timmy in Due Fantagenitori, se la svignano lasciando la sorella maggiore (Kirsten Stewart, qui al top della capacità recitativa con ben DUE espressioni facciali di cui una NON EMO: MIRABILIA!) a far loro da babysitter.
I due insopportabili piccoli trovano la scatola di 'sto gioco da tavolo, praticamente la versione spaziale di Jumanji, e appena cominciano una partita la casa DECOLLA e loro si trovano a viaggiare nello spazio, senza alcun problema di decompressione, congelamento, gravità o che. Roba che nemmeno Jules Verne sotto droghe pesanti o gli Orki di Warhammer 40.000 ("funziona perchè sono convinti che DEBBA funzionare!")... ma andiamo avanti.
I due, sempre litigando, grazie a una carta recuperano un astronauta sperduto (somigliantissimo a JD di Scrubs) che inizia simpaticamente a devastargli la casa e gli vuota la dispensa: poi la casa - space hulk di cui sopra viene abbordata da non meglio identificati alieni ma, siccome detti alieni sono sì pericolosissimi, ma anche cerebrolesi, l'uso di un divano in fiamme buttato fuori della porta come "fonte di calore" li svia e se ne vanno.
Tra battibecchi sempre più accesi, i due continuano a giocare e la sorella viene sopraffatta dal desiderio di farsi l'astronauta seduta stante trasformandosi di colpo in Bella Swan (le espressioni sono le stesse di quando guarda Edward....identiche, giuro!): nel frattempo la casa si sfascia sempre più e una carta uscita male fa comparire un robot impazzito stile anni 50 alla Lost In Space (O Fallout 3) che cerca di ucciderli.
Poi gli alieni ritornano, visibilmente incazzati per il trucco del divano e cercano di invadere la casa, ma un colpo di culo innominabile alla Yu Gi Oh fa estrarre a uno dei piccoli rompipelotas la carta giusta e riprogramma il robot trasformandolo in una specie di ED 209 incazzato nero che abborda da solo la nave aliena.
Dopo altre noiose peripezie e un SACCO di litigi viene fuori che l'astronauta era il fratellino da grande reincontrato per un paradosso temporale: orrore della sorella dinanzi al quasi-incesto e scenetta edificante-morale che riappacifica i due bambini. Alla fine vincono il gioco e tutto torna perfettamente a posto giusto in tempo per il ritorno dei genitori.
Stilisticamente parlando, questo filmetto non è nemmeno male: gli effetti speciali sono semidecenti, la recitazione è mediocre ma non ai livelli "BBeviamo BBill" di Vito Colomba e ci sono anche alcuni momenti che strappano un sorriso: peccato che la storia sia scopiazzatissima e i personaggi, TUTTI, non ispirino un briciolo di empatia. La Stewart, poraccia, fa del suo meglio, ma resta comunque una teenager istericoscazzata, l'astronauta sembra JD che si crede Chuck Norris, e i due bambini ti vien voglia di gonfiarli di sberle dopo 5 minuti.
In sintesi, un filmbrutto non inguardabile ma comunque discretamente autopunitivo.
Voto: due razzetti e mezzo.
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Johnny Golgotha.
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Se l'avessero basato su un boardgame fantasy sarebbe stato più interessante . -
Abort Albert.
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mi intrippa la mockbusterata di Jumanji! 
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Johnny Golgotha.
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Era stato ideato come seguito di Jumanji, poi ne hanno fatto una specie di remake
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jeangrey.
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appunto una specie di remake! 
mhà, ricordo che quando l'ho visto mi sono addormentata un paio di volte, specia quando la casa volava
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Zathura - un'avventura spaziale!...ovvero: "Jumanji ma non posso". |
