Fenomeni Paranormali Incontrollabili

l'ennesima paranoia di King

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  1. Doctor Strangelove
     
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    Una delle migliaia di pellicole del tutto dimenticabili tratte dagli aborti mentali del buon Stephen King.

    La dolce (e del tutto irritante) Charlie è dotata di pirocinesi, ovverosia, per chi non fosse pratico del paranormale, la capacità di incendiare qualsiasi oggetto o di innalzare innaturalmente la sua temperatura (inaudite le scene in cui la tenera mocciosa riesce ad incendiare un muro e dell'acqua). Charlie è figlia di due telepatici (la madre è però morta in seguito), sopravvissuti assieme a pochi altri alle torture di malvagi agenti governativi, che, al solito, cercano di usare i poteri dei malcapitati per i loro loschi fini. Naturalmente, scoperto il prodigioso potere della bambina, viene sguinzagliata un'orda di federali deviati (o uomini della CIA o non si capisce) dal Capitano Hollister (un Martin Sheen al nadir della sua parabola artistica) in modo che la giovine possa essere sottoposta ad una serie di esperimenti che mirano a trasformarla in una macchina da guerra al servizio degli USA. Il film si trascina nella noia più totale per 110 minuti (decisamente troppi per un qualsiasi B!), riuscendo a regalare pochissime emozioni. I deliri parascientifici (la bambina in età adulta sarebbe in grado di causare un'esplosione nucleare), i personaggi futili (che dire..tutti quanti! a partire dal contadino nazionalista che ospita Charlie e il padre) e una certa inconsistenza della trama (il 90% del film si svolge in un laboratorio dove Charlie e il padre vivono reclusi in appartamenti stile Casa Bianca, e dove la ragazzina impara a controllare il suo potere) non fanno che appesantire il tutto. Gli unici sussulti sono quelli regalatici dall'intervento della bambina: decine di federali muoiono arsi vivi nei primi 10 minuti a causa del terrificante potere pirocinetico (ma ovviamente per risparmiare sugli effetti speciali, la bambina farà voto di non usare il suo potere mai più). Assolutamente pirotecnico il finale: il padre, ferito a morte, ordina a Charlie di usare il suo potere per distruggere tutto e mettere la parola fine alla caccia ai mutanti. La piccola furia si scatena: negli ultimi 5 minuti bruciano una stalla grande come una cattedrale, l'edificio copia della casa bianca, un numero imprecisato di ettari di prato (evidentemente imbevuti di benzina fino al colmo), e una quantità disumana di federali si contorcono divorati dalle fiamme spuntate dall'erba. Non paga, la mocciosa silura a forza di palle di fuoco giganti (davvero evocative, ma del tutto inspiegabili) i pochi supersti che vengono scagliati per ogni dove (da cineteca l'agente che, colpito dalla bazookata di fuoco parte in volo fiammeggiante per impalarsi su un albero, che a sua volta prende fuoco).
    Consumata la vendetta, il film si chiude.
    Detto questo, il film paga l'eccessiva lunghezza (un'ora e cinquanta di B è decisamente troppa!) e la lentezza della trama, mentre del tutto ottimi gli interventi del potere pirocinetico che riescono sempre a suscitare una gustosa risata. Resta da interrogarsi sulla provenienza del vento in ambienti rigorosamente al chiuso (alle volte dal davanti, alle volte da dietro..che cialtroni!) che agita i capelli di Charlie durante l'uso del suo potere.
     
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44 replies since 27/3/2008, 20:08   419 views
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