Massacre

soporifero

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  1. ioCaligola
     
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    MASSACRE è l'EFFETTO NOTTE di Andrea Bianchi



    Scherzi a parte, gli horror italiani di quel periodo sono davvero insopportabili.
    Lasciamo stare il fatto che, come è risaputo, il budget fosse praticamente inesistente, che la regia era più che sciatta, la recitazione degli attori veramente pessima e il doppiaggio fungeva da ciliegina su una torta di merda.
    Quel che mi chiedo io è: perché allora anche la trama doveva essere ridicola?
    Insomma, il new horror ci aveva insegnato che era possibile fare film buoni senza soldi ma con tante idee.
    Ma senza soldi e senza idee si potrà mai fare un film buono? NO, ovvio!
    E allora perché Fulci perdeva tempo a produrre questi film?
    Insomma, invece di regalarci mezza dozzina di film inutili, non poteva farne solamente uno nella media della decenza?
    E che non si venga a dire che non è facile scrivere una storia un pochino più interessante della solita purga sul maniaco omicida, perché non è vero.
    Se uno sceneggiatore non è in grado di avere idee proprie, le fonti di ispirazione se le deve andare a cercare altrove.
    Insomma, se oggi i Masters Of Horror sono dei prodotti interessantissimi (lo so che il confronto non regge) è perché quasi tutte le storie partono da dei racconti preesistenti.
    E nell'epoca in cui Fulci produceva i suoi filmini, l'Italia era sommersa da fumetti neri. Perché allora non prendeva spunto da quelli? Bastava leggerne 2 - 3, vedere quello con l'intreccio più interessante e plagiarlo. Gliene saremmo stati riconoscenti.
    E invece, si andava avanti sempre con le solite trame:
    un incipit di un maniaco (che poi non corrisponderà a nessuno dei 2 colpevoli del finale) che massacra una prostituta, mentre il tutto viene ripreso con una mdp a mano libera, che fa venire il mal di testa.
    Continue scene di "terrore" assolutamente inutili, come quella all'inizio, della ragazza sotto la doccia e l'uomo che si alza dal letto accompagnato da una colonna sonora tesa. Ma, cazzarola, chi si può mai spaventare davanti a codesta scena?
    Ancora non conosciamo la protagonista, non sappiamo di cosa parli il film e sicuramente quello in camera non può essere un assassino; allora che bisogno c'è di riempire la scena di suspence?
    Come i due colpi di scena finali: passi la ragazza che viene scambiata per la colpevole, ma la mano col coltello dietro al regista è veramente assurda (spero ci fosse un minimo di ironia in ciò).
    Poi, un cineasta, deve avere il buon senso di capire quando il suo film non è credibile. Se già la trama è esile e i mezzi scadenti, perché tirare in ballo Jack Lo Squartatore?
    Senza contare tutte le trovate prive di senso, come la giostra accesa, quando il lunapark è chiuso o la donna impalata proprio al centro di una via, e nessuno l'ha notata prima che passassero i due protagonisti (si presume dopo un paio d'ore almeno da quando è avvenuto l'omicidio).
    E perché, cazzo (ci vuole!), quando l'assassino si presenta davanti a più persone e ne ammazza una, l'altra non scappa o prova a difendersi ma pensa sempre a dire "NOOOOOO!!".

    Ma sommando i cervelli di tutta la troupe avrebbero mai raggiunto un quoziente intellettivo nella media?

    Edited by ioCaligola - 14/9/2007, 14:43
     
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25 replies since 10/1/2004, 03:11   1087 views
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