Baciami Guido

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  1. Jimmy Matthews
     
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    Questo è un altro post di fakebrutti in cui Pierre Transazzo parlava di questo strano b-movie a sfondo gay.

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    CITAZIONE (Pierre Transazzo @ 30/10/2009, 21:10)
    La storia parla di Frankie, un pizzaiolo italo-americano del Bronx col culto del machismo, e con il poster della nazionale italiana di calcio di USA '94 appeso in pizzeria. Quando scoprirà che la sua ragazza lo tradisce col fratello Pino, un perdigiorno ancora più retrogrado di lui, decide di lasciare la casa dei suoi e di trasferirsi a Manhattan per coltivare il suo vecchio sogno di diventare attore. Rispondendo ad un annuncio conoscerà Warren, attore gay squattrinato che cerca un coinquilino per dividere il suo appartamento e pagare così l'affitto arretrato. Nonostante un po' di diffidenza reciproca, i due decidono di provare la convivenza e Frankie, che è un bel pezzo di manzo, conquista le attenzioni anche di una buzzurra vicina di casa e di un amico di Warren molto effeminato. Col tempo conoscerà anche Dakota, l'ex fidanzato dello stesso Warren, un produttore di film orribili tra cui Mafia Kickboxer 3, che aveva per protagonista proprio il suo ex compagno. Dakota convincerà Frankie a partecipare al suo nuovo spettacolo teatrale, una storia gay che il ragazzo reciterà davanti a tutta la sua famiglia bigotta e ai suoi amici della stessa pasta. Nel finale beffardo, uno degli amici di Frankie racconta la sua esperienza con l'amico effeminato di Warren, con cui il poveretto ha avuto un'avventura sessuale senza capire che non si trattava di una donna ma di un travestito.

    Gran trionfo di stereotipi sugli italo americani, sui gay e anche un po' sui film di serie b, ma se si sa essere ironici si riderà di gusto. Il messaggio del film è che prima o poi tutti quanti avremo un'avventura con un gay, con un trans o con un travestito, e che quindi è inutile vendere queste notizie ai giornali per far perdere il lavoro a onesti politici.

    Assolutamente strepitosa la colonna sonora, strabordante di inni gay da discoteca come "So many men, so little time" di Miquel Brown, "Ring my bell" di Anita Ward e "I am what I am" di Gloria Gaynor. C'è anche "Don't let me be misunderstood" nella versione dei Santa Esmeralda, che Tarantino ha ammesso di aver usato in "Kill Bill vol.1" per omaggiare questo film [senza fonte].

    Questa è una recensione più seria:
    www.cinemagay.it/schede.asp?IDFilm=2671

    Edited by Jimmy Matthews - 13/7/2010, 16:07
     
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  2. Jimmy Matthews
     
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    Oddio, in tedesco è stupendo:

     
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1 replies since 13/7/2010, 14:38   244 views
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