Recensione: I mostri della città sommersa

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  1. Jimmy Matthews
     
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    TRAMA: Tutto ha inizio durante una conferenza stampa in un sottomarino, organizzata dalla Marina per mostrare ai giornalisti un nuovo tipo di missile. Durante l’esibizione uno strano mutante appare sugli schermi che seguono le traiettorie dei missili, in sala c’è stupore ma i militari minimizzano. Due giornalisti, Ken (Sonny Chiba) e Jenny (Peggy Neal) vogliono andare fino in fondo alal vicenda, ma purtroppo per loro la curiosità li spinge troppo oltre, e vengono rapiti durante una spedizione subacquea da degli esseri metà uomo e metà pesce. Questi mostri li portano nella città sottomarina del dottor Rufus Moore (Enric Nielsen, perennemente in occhiali da sole, nonostante si trovi in fondo al mare), città che viene alimentata dalle scorie radioattive gettate in mare da una centrale nucleare delle vicinanze, e che è teatro di mutazioni genetiche. Infatti Moore, con l’aiuto di scienziati compiacenti, trasforma essere umani in uomini pesce asessuati, che mantiene sotto il suo controllo grazie a segnali supersonici (“Quelli sono soldati, e me ne servo per difendere il mio regno” dice Rufus a Ken).
    SPOILER (click to view)
    Una volta sistemati i due Moore rapisce anche il professor Howard, amico della coppia di giornalisti. Per mostrare al rapito la sua potenza e convincerlo a collaborare con lui, si accinge a trasformare Jenny in un pesce, ma proprio in quel momento la base viene attaccata dai militari che in un primo momento non avevano creduto a Ken e Jenny, ma che non vedendoli rientrare dalla spedizione si sono preoccupati. Ne segue una battaglia missilistica tra il sottomarino della Marina e la base del dottor Moore, che però ha un effetto imprevisto, infatti gli uomini pesce impazziscono e cominciano a uccidere tutti gli umani che si trovano della base, utilizzando anche le pistole col silenziatore (utilissime in una basa sottomarina) di cui erano dotati i loro aguzzini.
    Col caos che ne consegue il dottor Moore pensa bene di scappare utilizzando una capsula di salvataggio, ma i nostri eroi, dopo essersi sbarazzati delle guardie che li controllano (che molto furbescamente gli avevano dato le spalle), hanno raggiunto il malvagio Moore sulla soglia della capsula. Qui si arriva alla scena più (involontariamente) comica del film. Moore e tre suoi scagnozzi, armati fino ai denti, stanno per entrare nella capsula, mentre Ken, Jenny e il prof. Howard sono immobili all’inizio del lungo corridoio che porta a dove sono i cattivi. Ken nello spazio di un secondo percorre tutto il corridoio e prende in ostaggio Moore, mentre le sue guardie del corpo rimangono lì a guardare come beoti, prima di farsi uccidere da Ken. Una volta che i buoni entrano nella capsula di salvataggio, la base esplode (c’era un countdown lentissimo, che anticipava lo scoppio di una bomba).


    COMMENTO: Hajime Sato, ribattezzato Terrence Ford per creare assonanza col nome di Terence Fisher, dirige un film bruttino, ma per alcuni versi divertente. Gli uomini pesce sono muniti di costumoni di gomma poco agili e dall’espressione non proprio intelligente, tanto da risultare ancora più brutti di quelli usati da Sergio Martino per “L’isola degli uomini pesce”. La protagonista femminile all’inizio del film sembrava forte e coraggiosa, ma col passare dei minuti non fa altro che urlare terrorizzata.
    Inspiegabile, da un punto di vista logico, l’uso degli occhiali da sole e dei silenziatori in una base sottomarina. Ma i motivi sarebbero questi: gli occhiali servirebbero a far passare per attori americani, anche le comparse turche o greche, mentre i silenziatori sono un richiamo ai film di 007 *.
    Le scene subacquee sono girate bene, anche se la base, i sottomarini e i missili sono visibilmente dei modellini. Tra le frasi più belle del film, c’è questa di Moore a Ken: “Lei è un giornalista, avrà sicuramente letto di quando il mondo sarà retto da un governo totalitario”: ma che roba scrivevano sui giornali negli anni ’60? La critica dell’epoca lo snobbò.

    *credits: asiaexpress.it

    Paese: USA/Giappone
    Attori principali: Sonny Chiba. Peggy Neal, Enric Nielsen
    Genere: Fantascienza
    A chi è consigliato: Ai giappofili, e a chi spera che il mondo venga sommerso
    Se ti piace guarda anche: L’isola degli uomini pesce
    voto: 5 1/2

    Edited by Jimmy Matthews - 12/11/2010, 17:29
     
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  2. PresidenteMarchiño
     
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    Bravo Jimmy!
     
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  3. Zyklon Rose
     
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    Non ho mai - con mio grande disappunto - potuto assitere a questa meraviglia, eppure nel leggere la trama non ho potuto fare a meno di ricollegarla in più punti ad una recente serie animata nipponica: Blue Submarne NO.6 Gli appassionati del genere non possono che darmi ragione. Dobbiamo quindi concludere che il film ha fatto scuola? A mio avviso la risposta é Si. :rolleyes: Fortunatamente, ciò difficilmente potrebbe migliorare in modo alcuno il malefico progenitore.

    image

    Poi, una domana degna del più pigolante novellino: possibile che, a proposito di mostruosità nipponiche, abbiate omesso di recensire quel capolavoro che é IL FANGO VERDE? :cry:
     
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  4. PresidenteMarchiño
     
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    Possibilissimo, visto che non l'abbiamo visto!
    Cercheremo di rimediare!
     
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  5. Zyklon Rose
     
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    Mio Dio, ragazzi, mi deludete assai... :( Fango Verde é il meglio del paggio. Mi spiace solo non averne una copia.
     
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  6. Jimmy Matthews
     
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    Adesso possiamo vederlo tutti. E' disponibile gratuitamente nella sezione videos del sito:
    http://fantastikatv.tk/
     
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5 replies since 25/8/2006, 12:26   290 views
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