Il solitario

uno (s)cult di razza!

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  1. figlionumero1
     
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    grazie al mio amico Massimo ho avuto il piacere di vedere questa perla del cinema italiano a basso costo, un film trash non inquadrabile nei film propriamente brutti, ma sicuramente uno (s)cult che meritava un minimo in più di visibilità per i filmbruttari!

    Ogni tanto salta fuori un regista o aspirante tale che prova a riesumare il poliziesco italiano, un intento apprezzabilissimo, purtroppo i risultati sono solitamente imbarazzanti e non tanto per i mezzi scarsi o per gli atroci intepreti, quanto per le idee e la qualità infima delle sceneggiature. Il solitario non sfugge a questa triste costante, la storia è infatti ridicola e prevedibile, condita con dialoghi a dir poco imbarazzanti: Leo Piazza (palese fino al ridicolo il riferimeto a Milano calibro 9!) ha fatto un colpo miliardario con i suoi compari, ma durante la rapina sono morti tutti tranne lui; il colpo era ai danni de "l'organizzazione di Milano", un gruppo di improbabili mariuoli che, ovviamente, iniziano a braccare il nostro eroe. Leo è un taciturno, anche se le poche volte che parla appare estremamente ridicolo visto che ha una voce robotica, un duro e freddo delinquente; la sua fuga lo porta a trovare aiuto in un conoscente a Prato che, pagando un magnaccio con agganci, lo fa rintanare in un appartamento a Roma, prima di scappare con documenti falsi. Leo sarà sorvegliato e assistito da una mignotta, i due ovviamente si innamoreranno; ma alla fine i sicari dell'organizzazione arriveranno a lui e il tutto si risolverà in un terrificante scontro a fuoco, tra i peggiori mai visti. La trama come potete capire è davvero ridotta ai minimi termini, i dialoghi, come già detto, non aiutano ad alzarne la qualità; la regia è pessima, ma dà grandi soddisfazioni a un filmbruttaro, grazie a orribili scelte di montaggio, scene da trailer di Maccio Capatonda e inutili sequenze dei sogni del protagonista. Gli attori sono evidentemente amatori o semi, tuttavia alcuni sono su un livello superiore rispetto a cagnacci del nostro cinema main stream (Vaporidis, Volo, Bova, Muccino, ecc.), alcuni comprimari c'è da dire che sono invece degni di telenovele alla Sogni d'amore; migliore interpretazione trash è senza dubbio quella del capo dei sicari, un killer siculo sui generis davvero ridicolo, anche se il protagonista con la sua voce da macchinotto per il cancro alla gola e la sua inespressività non scherza. La nota migliore resta la colonna sonora, decisamente superiore a tutti gli altri elementi. Nonostante la descrizione possa far pensare a qualcosa di atroce, di questo non si tratta: Il solitario è un film sicuramente trash, ma non osceno, non si fatica a vederlo, anzi diverte (involontariamente) e anche tanto, oscillando continuamente tra le buone intenzioni e l'inadeguatezza della riuscita. Di sicuro uno (s)cult di razza, un film che ne chiama altri sullo stesso livello, perchè per "porcate" di questo genere spenderemmo volentieri i soldi del biglietto.

    Voto: 4
    Se ti piace guarda anche: Bastardi, un poliziesco italiano di serie Z degli anni '70
    Consigliato a: filmbruttari esperti, amanti del poliziescobrutto, amanti del cinema di genere più spinto
     
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6 replies since 23/5/2010, 21:15   132 views
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