Survival of the dead

Romero brutto brutto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Necro Butcher
     
    .

    User deleted


    Premetto che riguardo ciclicamente la trilogia originale del nostro George con mistica devozione, ho difeso con cieca parzialità le opere meno riuscite del regista, ma dopo la visione di Survival non ne ho più la forza.

    Riporto una recensione trovata in rete che rispecchia in pieno il mio giudizio sul film:


    Survival of the Dead, la recensione da Venezia

    "Ho la morte nel cuore. Dopo Diary of the Dead non credevo che Romero potesse cadere più in basso, ma evidentemente mi sbagliavo: Survival of the Dead è il suo peggior film di zombie, e per quanto possa far piacere vedere una pellicola di questo genere nella selezione ufficiale di Venezia, ci si chiede davvero perché proprio a Survival sia toccato questo privilegio.

    Vorrei chiarire un paio di cose, prima di parlare del film: io sono un grandissimo fan della trilogia originale di Romero, stimo La terra dei morti viventi pur non reputandolo all’altezza dei precedenti e non ho molto gradito Diary, che ho trovato piuttosto banale. Per quanto possa non avere apprezzato quest’ultimo, ho atteso comunque con impazienza questo Survival, sia perché Romero ha creato dei grandi capolavori, sia perché già in passato ha “scazzato” diverse volte, ma è sempre stato in grado di seguire un film mediocre con uno di grande livello. Perciò, ho tenuto una mente aperta (ops, brutto gioco di parole, in questo caso) mentre entravo in sala, nonostante un amico lo avesse definito “una puntata di Hazzard con gli zombie”. Ma chi se ne frega, mi dico. Romero si è liberato di quella fastidiosa telecamera a mano e ha girato un film pieno di zombie e redneck? Dove trovo il biglietto?

    Per chi non sapesse la trama di quest’ultima fatica di Romero, eccola: Survival segue le vicende di un gruppo di soldati che hanno disertato dopo l’apocalisse descritta in Diary. Per la prima volta in un film di Romero, ritroviamo dei personaggi visti nel capitolo precedente, di cui questo è un dichiarato sequel, o meglio uno spin-off. Nicotine Crocket (Alan Van Sprang) e la sua gang erano apparsi brevemente nella scena in cui i militari assaltano il camper su cui viaggiano i protagonisti di Diary, una sequenza che viene richiamata all’inizio di questo seguito. Crocket e compagnia sopravvivono grazie a furti, di scorte e armi, e non rinunciano a uccidere se necessario. In una di queste operazioni incontrano un ragazzo, che mostra loro un video postato su internet: un uomo, James O’Flynn (Julian Richings), invita i sopravvissuti a raggiungere la sua isola, ultimo rifugio da un mondo ormai impazzito. Il gruppo decide dunque di tentare l’impresa, ma si ritroverà a spalleggiare gli O’Flynn in un’assurda lotta contro la famiglia rivale dei Muldoon.

    Romero inserisce elementi western per giustificare una metafora fin troppo banale: anche se il pianeta affronta la catastrofe, gli uomini non sono in grado di mettere da parte le proprie divergenze e, anziché allearsi per sopravvivere, si uccidono a vicenda come nel vecchio west. Un’idea già sentita, ma che di per sé non sarebbe ingombrante se supportata da una messa in scena degna di questo nome. E qui casca l’asino.

    Perché Romero sembra aver completamente perso il suo tocco personale, la sua lucida visione politica e soprattutto la capacità di confezionare un prodotto di genere che prima di tutto riesca ad intrattenere, e SOLO IN SEGUITO a far riflettere. Anche perché, guardiamoci in faccia: questo è pur sempre un horror, deve fare paura, deve disturbare e fare venire la nausea. E Romero in questo fallisce: primo perché mette in fila una serie di personaggi improbabili, senza spessore e incapaci di imprimersi nella memoria dello spettatore come il Ben de La notte dei morti viventi o il Capitano Rhodes de Il giorno degli zombi. Poi perché ricorre a una serie di scorretti trucchi da horror di quart’ordine, come i “boom” sonori per far saltare gli spettatori sulla sedia.

    E infine per colpa di effetti speciali che dire scadenti sarebbe un complimento. Avete presente gli zombie di Resident Evil – il videogioco? Ecco, immaginate che i “tecnici” degli effetti speciali di Survival abbiano copia/incollato quei medesimi zombie nelle inquadrature di questo film, senza nemmeno tentare di integrarli nella scena, e avrete un’idea abbastanza precisa della “magia digitale” al lavoro qui. A peggiorare le cose, ci si mette proprio il regista che inserisce, quando meno te l’aspetti, zombie a caso giusto come scusa per mostrare una sequela di ammazzamenti originali. Ehi, guarda, c’è uno che infila l’estintore in bocca al morto e gli fa schizzare gli occhi dalle orbite! Troppo divertente! E che fa quest’altro? Ah, gli da fuoco con il razzo di segnalazione e ci si accende la sigaretta!! Che simpatico!!



    Ecco, poi c’è il problema dei protagonisti: il gruppo di soldati passa dallo status di bastardi senza pietà a quello di bravi ragazzi nel tempo in cui voi potreste dire “crostata alla frutta”. Ah, e ricordate la feroce critica anti-militarista de Il giorno degli zombi? Dimenticatela, come se l’è dimenticata il vecchio George. Almeno il finale di salva, quando scatta la carneficina e vediamo finalmente un po’ di sbudellamenti old school, senza pixel ma con tanto succo di pomodoro. Ma oramai è troppo tardi, davvero.

    Sentite, io ho il massimo rispetto per l’uomo George Romero, credo sia (stato) uno dei più grandi cineasti americani e sicuramente uno dei massimi maestri dell’orrore. Ma quei tempi ormai sembrano passati e non mi pare che ci possa essere una via d’uscita. Forse l’unica è che Romero si scordi gli zombie e si dia da fare per produrre qualcosa di nuovo. Io sarò sempre qui ad attendere fiducioso."






     
    .
  2. PresidenteMarchiño
     
    .

    User deleted


    Ottimo intervento!

    P.S: per favore metti il link!
     
    .
  3. Necro Butcher
     
    .

    User deleted


    Chiedo scusa Presidente, quando ho aperto la discussione non riuscivo ad inserire il link, mi dava un errore. Confesso che in questi giorni di ozio forzato dal lavoro, le mie capacità mentali erano notevolmente limitate, forse conseguenza delle svariate ore di visioni altamente punitive. :wacko:

    http://blog.screenweek.it/2009/09/survival...nezia-51464.php
     
    .
  4. Venticello
     
    .

    User deleted


    sottoscrivo la delusione per l'ultima opera di Romero, anche se devo dire che la davo abbastanza per scontata, non tanto per discorsi di budget/effetti/attori, se ci si pensa imho dopo il primo intoccabile capitolo, ogni nuova incursione di Romero ha avuto IMHO meno impatto della precedente, dovendo per forza rendere sempre più esplicite le tematiche che funzionavano nella "notte" proprio perchè suggerite...
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Gappa
    A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

    Group
    Member
    Posts
    4,727
    Location
    Ironville

    Status
    OFFLINE
    ok, però bisogna dire che la nuova trilogia, fatta a distanza di anni, ha mostrato un decadimento consistente rispetto anche solo all'ultimo film zombesco immediatamente precedente di Romero (Il giorno degli zombi)...

    non so voi ma tutta la faccenda mi ricorda un po' quello che è successo con Lucas e la nuova e vecchia trilogia di Star Wars
    Web
     
    .
  6. Necro Butcher
     
    .

    User deleted


    L'alba dei morti viventi ebbe un grandissimo impatto a livello mondiale nonostante non fosse una produzione mainstream , meno Il giorno degli zombi ma il progetto è stato molto ridimensionato a causa di questioni di budget legate al rating MPAA.
    ll decadimento inizia dalla Terra dei morti viventi in poi.
    Credo che l'ostinazione di Romero nel caratterizzare lo zombi esattamente come nei primi 3 film, sia uno dei tanti punti deboli delle sue ultime produzioni zombesche.
    Mi riferisco agli zombi-turbo del remake di Snyder , preceduto da 28 giorni dopo (si lo so, gli infetti rabbiosi non sono morti resuscitati, ma pur sempre creature incazzose che mi si vogliono pappare, le dinamiche dell'azione non cambiano).
    La buona riuscita di questi 2 film prodotti poco prima della TDMV avrebbe dovuto far capire che l'impatto scenico degli zombi necessitava di un "aggiornamento" per poter continuare ad essere coinvolgente emotivamente.
    Altro discorso se parliamo di Shaun of the dead. Ovviamente affrontare la tematica zombesca in chiave parodistica si abbina perfettamente allo zombi goffo lento e rincojionito.
    Non mi fraintendete, il remake dell'alba di Snyder perde completamente la visione critica della realtà socio-politica americana. Cito approssimativamente: "Tornano nel centro commerciale per venirci a prendere" invece di "Tornano perchè l'istinto dei consumatori non lo perdono neanche da morti".L'anima romeriana è completamente svanita in questo remake.
    Ma riallacciandomi alla recensione che ho riportato sopra: "Romero ha perso la capacità di confezionare un prodotto di genere che prima di tutto riesca ad intrattenere, e SOLO IN SEGUITO a far riflettere".
     
    .
  7. Venticello
     
    .

    User deleted


    sul discorso che il "bruttume" inizia dal quarto capitolo in poi sono pure d'accordo, in fondo fino al terzo si riesce comunque a mantenere un certo livello, ma per quanto mi riguarda è proprio la volontà sempre crescente di Romero ad ogni nuovo episodio di voler sempre di più rendere esplicita la metafora che propone/sottopone allo spettatore, volontà esplicativa che nel primo episodio è completamente assente se ci fate attenzione: si mostra ma non si commenta

    sul discorso zombie lenti/veloci non saprei, a parte che non li ho mai considerati un'invenzione recente ma anzi li lego proprio alla parodia essendo la loro prima apparizione dovuta a quella perla del genere che è il ritorno dei morti viventi di Dan O'Bannon

    Onestamente se Romero si fosse appoggiato alle produzioni "zombesche" recenti (sia il filone zombie corridori che il filone Zomedy) mi sarei stupito alquanto, soprattutto perchè il regista ha sempre comunque seguito finora le regole di quello che si può definire il suo "manifesto culturale", ovvero il suo film Knightriders
     
    .
  8. Necro Butcher
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Venticello @ 6/5/2010, 23:33)
    sul discorso zombie lenti/veloci non saprei, a parte che non li ho mai considerati un'invenzione recente ma anzi li lego proprio alla parodia essendo la loro prima apparizione dovuta a quella perla del genere che è il ritorno dei morti viventi di Dan O'Bannon

    Sono d'accordo che non sia un'invenzione recente, Umberto Lenzi l'aveva già adottata nel 1980
    nel suo Incubo sulla città contaminata

    www.filmbrutti.com/reviews.php?ShowReview=166
     
    .
  9. Venticello
     
    .

    User deleted


    maddai chissà come mai ero convinto fosse return il primo caso di zombi corridore, urge rivedere il film di Lenzi gracias per la rinfrescata di memoria

    comunque per spiegare meglio secondo me una volta che lo zombie viene privato della sua andatura claudicante non ha senso di esistere

    nel dire questo non ne faccio un pippone da nerd integralista come ho sentito a riguardo dai veterani dell'horror, ma penso proprio che il "corridore" toglie senso narrativo al mostro

    in questo è interessante secondo me notare come siano sempre più spesso i prodotti più leggeri (penso a shaun of the dead, zombieland e ZMD) a portare avanti il discorso "sociale" di Romero piuttosto che le rielaborazioni/sequel/seguiti di natura più classica

     
    .
  10. Necro Butcher
     
    .

    User deleted


    a proposito del discorso sociale di Romero, degli "Zombi" assaltano euronics

    www.youtube.com/watch?v=OlXt6ItGxpU&feature=related
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Gappa
    A_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STARA_STAR

    Group
    Member
    Posts
    4,727
    Location
    Ironville

    Status
    OFFLINE
    semplicemente, Romero deve smettere di fare film quando ancora è in tempo, sennò rischia di far la fine di Dario Argento che fra un po' lo ricorderemo più per gli ultimi due decenni di film di merda che per le belle cose che ha fatto in passato... o quantomeno diversificare, tipo fare libri, fumetti, una serie tv, non so...
    Web
     
    .
  12. Alex77
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Necro Butcher @ 7/5/2010, 03:37)
    a proposito del discorso sociale di Romero, degli "Zombi" assaltano euronics

    www.youtube.com/watch?v=OlXt6ItGxpU&feature=related

    Mammamia, qualcuno deve rifare questi video con le musiche dei Goblin di Zombi. :lol:
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Gappa

    Group
    Circolino
    Posts
    13,869
    Location
    il teatrino delle ombre

    Status
    OFFLINE


    Minchia, che merde di bestie! Mi dispiace dirlo ma ste cose accadono solo da quelle parti: un centro del genere aperto a Treviso o a Mantova o anche a Perugia per fare degli esempi, non avrebbe mai prodotto tale animalità in esseri umani senzienti. Hanno perfino divelto le antenne del detector, hanno fatto un casino. C'è solo da vergognarsi e capisco l'incazzatura velata di uno come Romero, cosa ci vuol comunicare.
     
    .
  14. Alex77
     
    .

    User deleted


    Chiudete le saracinesche, arrivano!
     
    .
  15. Venticello
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Brunez @ 7/5/2010, 09:33)
    o quantomeno diversificare, tipo fare libri, fumetti, una serie tv, non so...

    pare che abbia sentito il tuo consiglio: è di questi giorni la notizia che potrebbe ritentare con i videogiochi :lol:

    http://kotaku.com/5533212/this-man-would-l...ke-a-video-game

    il fatto è che Romero quando si è allontanato dai morti viventi ha prodotto film anche interessanti nelle premesse ma mai troppo incisivi ed oggi il sottogenere zombesco è veramente moolto saturo in tutti i media: a breve partirà anche un serial tv basato sul (peraltro ottimo) fumetto Walking Dead
     
    .
36 replies since 3/5/2010, 14:43   423 views
  Share  
.