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Raminchia.
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Con la commercializzazione di massa dell'horror made in Japan ormai si assiste all'arrivo di ciofeche asiatiche simili nel tentativo di sfruttare il mercato occidentale dopo che il remake di the Ringu ha fatto scoprire questo filone prima conosciuto a pochi.
A me piace l'horror giapponese, anche molto prima del fenomeno Ringu esisteva una tradizione consolidata di quel genere cinematografico che ha saputo sfornare prodotti di ottimo livello.
Ma dopo molti ottimi film come Uzumaki,Suicide Club o Kairo, tanto per nominarne alcuni, il resto sembra essere solo film privi di una trama originale, in cui l'intreccio e' imperniato sui soliti topoi stra-abusati come la donna dai capelli neri (vista in almeno altri 10 film), il bambino spettrale, la studentessa giapponese in pericolo o alla scoperta dell'entita' misteriosa che minaccia i protagonisti.
Gli stessi stilemi si ripetono ormai anche nell'horror coreano, (ad esempio in Ghost friend) e, francamente, hanno ormai rotto ampiamente i coglioni.
Di the Eye ho visto solo il primo, aspetto con ansia autopunitiva di vedere anche il resto....
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