Bottom Feeder

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  1. alessandro120679
     
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    Per chi non avesse visto Bottom Feeder qui di seguito una recensione (in verità è solo una memoria della bruttezza del film ma può fungere da indicazione per chi volesse saperne di più):


    Bottom Feeder (2006)
    Randy Daudlin
    Horror


    Trama: la solita, ormai: uno scienziato sperimenta qualcosa che si rivela più distruttivo che utile. L'ibridazione genetica non può mancare.

    Trama percepita: Ci sono due che parlano. Un uomo e una donna. Un paio di battute poi la pellicola vira sul verde e cominciano una serie di cartoline dalla fiera del modernariato di Novegro.
    Finiti i titoli di testa uno scienziato viene portato a colloquio in una vecchia struttura abbandonata. Lì il suo datore di lavoro gli propone di consegnargli la ricerca sulla quale sta lavorando. Questa è utile a rigenerare il corpo umano, qualsiasi sia la lesione che esso abbia subito.
    Il datore di lavoro è un anziano petulante costretto sulla sedia a rotelle e mezzo ustionato da un incidente con una friggitrice importata dalla Cina. Non passano pochi secondi che già ci propone la sua filosofia dell'infermo.
    Stizzito, lo scienziato, tenta di spostare la discussione su argomenti più pratici come l'inadeguatezza della struttura ai fini della sperimentazione che gli viene proposta. Lamenta altresì l'atteggiamento socialista del datore che non gli fornisce una clinica privata per lavorare (l'accezione che assume il termine "clinica privata" all'interno del suo discorso rimane incomprensibile se non per un mero e poco elegante riferimento al "denaro").
    Tuttavia si premura di riferire le basi della sua cura: trattasi di un siero che non ha controindicazioni se non scatenare una fame bestiale rendendo indispensabile l'assunzione di una meta-proteina altrimenti detta Crispy McBacon.
    A questo punto gli scagnozzi del paraplegico, insolentiti dal suo dire, gli spiegano il socialismo e il nutrizionismo a bastonate.
    Non paghi, lo blindano in un corridoio iniettandogli il siero, immemori della conseguente necessità di un take-away, e se ne vanno.
    In un prato poco distante dei netturbini si sollazzano tra goliardie tipiche del cameratismo affermato che si incontra con l'arrivo di una nuova femmina nel gruppo. Ognuno dà quindi il meglio di sé in una propria forma di danza della seduzione: il ragazzo Emo inscena burle dal sapore granguignolesco, il boss rivende materiale medico monouso ad imprecisati (e probabilmente fittizi) contatti telefonici, il nero chiude i sacchi dell'immondizia.
    Si torna al corridoio del castigo dove lo scienziato, ormai cavia del suo stesso prodotto, si riprende guarito ma attanagliato dalla chimica. La cosa più simile a un panino McDonald's nei paraggi è un ratto, lo mangia con avidità.
    Ovviamente l'attore in questione ne approfitta per proporci/imporci un pezzo di accademia dell'arte drammatica in cui, attraverso un breve ma concitato monologo, ci informa delle sensazioni che gli attraversano il corpo e di come sua moglie non le gradirebbe (il riferimento alla moglie non ha senso ma così è).
    Gli spazzini si dirigono nell'edificio dove lo scienziato-cavia è rinchiuso, non si capisce né con quale scusa né per quale motivo. Probabilmente per trafugare quello che ci si può trovare.
    Allo stesso tempo gli scagnozzi hanno la medesima pensata ma per il più plausibile fine di controllare il loro sperimento sullo scienziato.
    Se aggiungiamo che presto un inutile barbone rasta si unirà ai gruppi nella disperata ricerca della sua cagnetta il quadro che affolla il corridoio dell'affamato scienziato straborda di personaggi che spingeranno le loro esistenze verso il termine alla velocità della combustione d'ossigeno.
    Anche il cane è stato mangiato dallo scienziato. Fatto importante è che di qualsiasi cosa si nutra il famelico scienziato-cavia tenda ad ibridarne il suo DNA. Quindi trattasi ormai di uno scienziato-cavia-ratto-emo-cane.
    Inutile dilungarsi su come, mediante un valzer di "dividiamoci, torniamo indietro, che cos'era quel rumore?" tutti andranno in contro al loro destino.
    La trama assume poi la strada del giustificazionismo e dell'approfondimento psicologico ma non ho intenzione di tediarmi ripercorrendone le futili esposizioni.
    Basti sapere che alla fine alcuni si salvano ma tornano dentro, senza chiedere aiuti, per farsi saltare in aria da un esplosivo da essi stessi piazzato. Esplosivo che inutilmente tentava di interrompere le loro oziose chiacchiere con il suo allarmante "Bip! Cazzo Bip! Cazzo! Bip!".
    A questo punto, con tutti morti, sarebbe stato il mio secondo film preferito ma l'ultima scena con relativa polpetta avvelenata a sfondo politico mi ha graziato dal dover un giorno argomentare le mie scelte.

    Attori: La scagnozza assomiglia a Scully di X-Files, il che è bene. Purtroppo le cambiano il nome continuamente, il che è male. Perché, nella confusione generale, questo porta ogni personaggio ad apostrofarla con epiteti poco gentili ma sicuramente più efficaci ai fini di un'immediata comunicazione. Tra questi: troia, cagna e puttana.

    Critica tecnica: Il film non è realizzato malamente, le scene splatter ci sono e vengono rese abbastanza efficacemente.
    Inoltre l'oscurità dei corridoi non maschera il film rendendolo inguardabile come spesso avviene in queste pellicole dal basso budget.

    Ipse Dixit:
    - "Cioè sarebbe un semplice ratto solo che è gigante?"
    - "E' colpa tua se al mondo c'è un milionario in meno"

    Miglior personaggio: Il vecchio petulante se volete qualcuno da odiare. La rossa sadica se volete qualcuno da amare che mai vi ricambierà.

    Scene migliori:
    - Il combattimento tra Tre Seghe (la guardia del corpo/badante coreana del paraplegico) ed il mostro.
    - Quando il mostro trova il panino che serviva a recuperare il cane del barbone e lo mangia, ma è un Filet-O-Fish e non gli fa nulla. Dolce ironia.
    - Quando, nel tentativo di alzare il prezzo richiesto per salvare la vita al paraplegico milionario, fanno passare così tanto tempo in trattative che questi muore.

    Voto-B: 5-

    Edited by alessandro120679 - 23/2/2010, 22:47
     
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  2. Leo RFC
     
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    Film bruttisimamente bello, visto un paio di mesi fà.
     
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1 replies since 21/2/2010, 01:33   187 views
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