Sai cosa faceva Stalin alle donne?

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  1. Dolce e voltagabbana
     
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    Colgo l'occasione per segnalarvi questo coraggioso e divertente film di satira sulla sinistra. Aldo è un fotografo comunista che spera di diventare un regista grazie agli agganci del partito, mentre Benedetto entra nel partito solo perché ammaliato dalla figura di Stalin, a cui cerca di somigliare anche fisicamente. Quando il feroce dittatore comunista morirà Benedetto renderà la sua camera da letto simile alla teca in cui riposano le sue spoglie, fornendosi anche di un manichino con le sembianze di Lenin vicino al quale si corica ogni notte, realizzando il sogno segreto di quasi tutti i filmbruttisti.
    Il regista Maurizio Liverani è bravissimo a delineare il vero volto della sinistra, non ci sono idee o programmi ma solo il culto della personalità dei propri leader ai quali si cerca affannosamente di somigliare, oggi come ieri.
    Emblematica la frase con la quale Benedetto saluta la morte del dittatore Stalin era più che un grande capo, era soprattutto un uomo che sapeva vestire.

    Il regista è un ex critico cinematografico che ha lasciato L'Unità per divergenze ideologiche, difatti non sopportava l'antiberlusconismo che trasudava da tutti i pori del quotidiano già dagli anni '60, ancora prima che arrivasse Concita De Gregorio.
     
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  2. Skinny Puppy
     
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    sembra bello, di che anno è?
     
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  3. Dolce e voltagabbana
     
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    Bello è riduttivo, Il film è del 1969, ma la sua forza satirica è intonsa, come il sostegno al nostro Premier che è ancora premiatissimo dai sondaggi e dal televoto di Monica Setta.

    A sostegno dell'importanza dell'opera riporto alcuni commenti da un sito di cinema non frequentato solamente da comunisti:

    Divenuto leggendario per la sua invisibilità, oltre che per il titolo, è una satira sui comunisti da parte di un ex spretato, attraverso le "vicende" di Benedetto, militante fanatico che assume pose e sembianze di Baffone, e di Helmut Berger sfavatissimo fotografo (ispirati a Kim Arcalli e Giulio Questi). Privo di struttura (pardon, dalla "struttura liberissima"), anche un po' scalcagnato, ma godardiano/pop, divertente come reperto d'epoca per i ghiottoni del modernariato sessantottardo. Grande Margaret Lee, bellissima e che si doppia da sè!

    Satira del comunismo, del Georgiano più cattivo della Storia e di chi lo segue più per moda che per convinzione, scritta e diretta proprio da un ex giornalista vicino al partito filosovietico. Liverani definisce il suo stile particolare, riconoscibile anche nel successivo Il solco di pesca: persistenti commenti della voce fuori campo, musiche dilaganti, anomìa narrativa, spunti erotici, mistici ed onirici, fotografia chiaroscurale. Bellissime la Monti e la Lee: aristocratica e scultorea la prima, simpatica oca la seconda.

    • MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Il comunistissimo Benedetto che, quando gli capita di alzare la mano destra si sente insultare: "A fascista!!".
     
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  4. Jimmy Matthews
     
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    Purtroppo su youtube questa è l'unica scena disponibile:

     
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3 replies since 1/12/2009, 14:52   233 views
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