Le Morti di Ian Stone

Un regista italiano per un flop tutto americano

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  1. Algernoon
     
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    Trama:

    Ian Stone è un giovane giocatore di hockey che vive a Londra. Una notte, dopo essere rientrato da una partita persa all'ultimo momento e con la strana sensazione che ci sia stato un arresto nello scorrere del tempo, Ian soccorre qualcuno che si trova a terra in prossimità delle rotaie della ferrovia. Sarà lui ad essere aggredito dall'essere e verrà travolto dal treno in arrivo.
    Ma non sarà finita lì perché Ian si risveglierà in un ufficio e avrà accanto la ragazza che abbiamo visto come sua fidanzata nella sera della sua morte. Morte che prenderà a riproporsi. Degli esseri mostruosi infatti lo inseguono e riescono ogni volta ad ucciderlo grazie ad enormi artigli che spuntano sulle loro braccia. Ma ogni volta Ian rinascerà in una nuova vita e con una nuova collocazione nella società. L'unica continuità sarà rappresentata dai suoi persecutori, dalla sua fidanzata e da un misterioso uomo che lo mette in guardia dal pericolo.



    Mi sono imbattuto in questo thriller/horror l'altro ieri. Ne avevo già intravisto il trailer durante l'estate senza però prestarvi molta attenzione. L'uscita in dvd mi ha permesso di scoprire con piacere che sebbene la produzione sia americana e il film sia girato a Londra, dietro la macchina da presa si trova un regista italiano, Dario Piana. Autore di moltissimi spot pubblicitari e di un lungometraggio dal titolo: "Sotto il vestito niente 2", un giallo tutto italiano, datato però 1988.
    La mia visione é stata assolutamente spensierata, quindi priva di qualsivoglia occhio critico. Un paio di considerazioni però le ho maturate e hanno trovato conferma anche nelle critiche trovate online.
    La regia di Dario é a mio avviso ottima; é brillante ed adatta al genere, sicuramente figlia della grande esperienza, niente di trascendentale ma un buon lavoro nel complesso.
    Questo però non basta a reggere una sceneggiatura un po' povera ed alla lunga decisamente ripetitiva, aiutata nello scorrere narrativo da un personaggio che rivela al protagonista per filo e per segno cosa gli stia succedendo.
    Vi sono poi degli espedienti visivi in bilico fra la citazione ed il plagio, i "cattivoni" di turno, cosiddetti "Mietitori" appaiono nella loro forma mostro fin troppo simili ai Dissennatori di Harry Potter e ad un certo punto appaiono in forma umana vestiti come Neo in Matrix.
    In conclusione credo che il film meriti una visione insieme agli amici per passare un oretta davanti ad un horror che non é un horror o davanti ad un thriller che non é un thriller, poiché non spaventa ne crea tensione; si fa però guardare quasi con piacere per come é confezionato dalle sapienti ed esperte mani italiane coadiuvate dagli effetti speciali della produzione del maestro Stan Wiston.

     
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  2. susanstorm
     
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    quando lo avevo visto anch'io pensavo fosse un horror................effettivamente in certi passaggi ci sono dei buchi che nn bastano a compensare il tutto
    non proprio un filmbrutto al 100% direi
     
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    Brutto al 100%
     
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  4. Vituccio
     
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    Decisamente scadente. :fb5:
     
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3 replies since 13/9/2009, 00:21   173 views
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