Arnold: perchè no?!

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  1. birillone
     
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    Salve a tutti. Ieri (venerdì 21 aprile) mi sono visto "L'eliminatore" con il caro vecchio Schwarzy. Dopo un po' di tempo mi sono accorto che il film presentava alcuni elementi in comune con il genere filmbrutto di "azione/avventura". La storia narra le peripezie di un agente segreto posto a protezione di testimoni (indovinate chi lo interpreta) che rischiano di essere uccisi da chi ha interesse a far tacere detti testimoni. Il nostro gigante austriaco nel film deve proteggere una bella (guarda caso) scienziata che ha scoperto un losco giro di vendite d'armi tra un appaltatore del ministero della difesa e il solito pazzoide terrorista-trafficante (come al solito) russo altrettanto ovviamente brutto come la fame. Nel film il nostro eroe se la dovrà vedere con una messe di cattivoni. Alla caccia della testimone vi sono infatti sia gli sgherri corporativi sia un agente segreto corrotto (mentore di Arnold) che non esita a scagliare contro i due l'intero dipartimento della difesa.
    L'interpretazione di Arnold è magistrale: non è solo in grado di prodursi in azioni di devastazione totale, ma nel contesto lo vediamo dotato di profonda umanità, che emerge in varie scene (ad es. quando fa il cazziatone ai colleghi che non hanno informato la testimone della pericolosità del compito; quando chiede aiuto all'ex narcotrafficante che ha trovato la luce grazie all'opera salvifica di Arnold facendosi prete). Peccato che detta profondità d'animo venga resa ridicola dall'espressività degna di un Moai dell'isola di Pasqua.
    Ma non è tutto. Oggetto della vendita d'armi non è il solito Kalashnikov, eh no! Si tratta di un micidiale fucilone ad impulsi elettromagnetici che spara proiettili d'alluminio "quasi alla velocità della luce" <_< . Anche chi non ha un nobel in fisica dei materiali capisce l'astrusità dell'arma. Ma la cosa più trash è che una carica di fucile (una scheggia di alluminio) riesce a scatenare esplosioni degne del miglior tritolo. Nella scena del porto Arnold imbraccia due di questi fuciloni e immaginate cosa riesce a combinare. Il film è un inno alle esplosioni, ve ne sono di tutti i tipi: autobombe, bombe a mano, fughe di gas e poi c'è il fucilone che da solo vale una batteria missilistica. Non mancano i luoghi comuni sugli italiani mafiosetti di mezza tacca.
    Un ultimo cenno merita il finale. Mente sembra che il film si risollevi proponendo un finale a sorpresa, il tutto ricade nella banalità quando la spalla di Arnold (un ex mafioso italiano) lascia l'auto con i cattivi sui binari del treno, proprio mentre un convoglio si avvicina con inevitabili conseguenze. Dopo il disastro la testimone chiede ad Arnold: "Ma cos'è successo?" e lui "Hanno preso un treno". Stupendo. In definitiva, secondo ma tre Chuck Norris se li merita alla grande.
     
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39 replies since 22/4/2006, 11:07   500 views
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