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tommèmmorto.
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Nel mondo del cinema (e non solo) vige la legge del produttore.
Chi mette i soldi vuole un rientro, quindi cerca di produrre film che secondo lui attirino gente.
Vuole garanzie e non vuole rischiare e per questo esistono i vari de sica, pieraccioni ecc...
Negli USA ci sono più produttori, quindi ci sono più film, quindi si rischia di più. Esiste la legge della competizione. Basta guardare i films di animazione che sono l'uno la copia dell'altro.
In realtà in italia registi, attori e troupe valide ce ne sono eccome.
Di sceneggiatori, forse, di meno.
Virzì scrive bene, Sorrentino dirige bene (soprattutto monta bene), Ciprì e Maresco sfiorano il geniale (e non quello d'autore).
Boris ad esempio è una fiction molto intelligente e ben scritta. Forse un po' monotona per alcuni versi, ma fare delle serie non è facile. Però è un bel format e non mi stupirei se lo si esportasse all'estero.
Non trovo sbagliato incentivare il cinema italiano con una festa: da qualche parte si deve pure cominciare a riprendere.
Ma mancano i soldi e senza soldi si lavora malavoglia e vengono fuori films mediocri che sarebbe meglio non fare.
Mi consolo pensando a quanti film di merda però gli USA producono...credo che in percentuale in fin dei conti non sia tanto differente la situazione...
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