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Immaginatevi un film fatto per metà con Rambo 2 - La vendetta e per l'altra metà con I predatori dell'arca perduta; sostituite i vietcong coi ninja e otterrete Trappola diabolica, diretto dal mitico Bruno Mattei che era il numero uno sulla piazza nel riprendere/omaggiare/plagiare i vari successi hollywoodiani creando film a basso costo ma facilmente commercializzabili presso gli spettatori di bocca buona e gli appassionati di quella che i critici definiscono robaccia. Comunque, andando nel particolare, fra i lati positivi del film è da citare l'ottima realizzazione grafica e gli effetti speciali, che non hanno nulla da invidare alle controparti americane dello stesso genere: belle ambientazioni esotiche, buoni costumi, esplosioni verosimili, e pure il montaggio è ben sostenuto; passando ai difetti di questo film, diciamo che il punto debole sono i rifacimenti delle scene rubate agli altri film, riprodotte fedelissimamente inquadratura per inquadratura: l'eroe sulla barca che sbaraglia i gialli, la tortura con gli elettrodi nel campo di prigionia, la distruzione del laboratorio con l'M60, il pugnale piantato sul tavolo invece che in testa dell'avversario sono situazioni uguali uguali a quelle vissute da Rambo, mentre le scene del bar della donna in cui prima fanno a gara di bevute e poi arriva il cattivo (russo e vestito di bianco invece che nazista e vestito di nero, ma per il resto praticamente identico a quello dei Predatori dell'arca perduta) e si mettono a lottare e prende fuoco il locale, la corsa e la lotta sul camion che per strada va a buttar giù delle impalcature su cui lavorano degli operai e i battibecchi tra il protagonista e la donna (che dovrebbe apparire tosta ma invece sembra soltanto miseramente ridicola) sono le stesse che abbiamo visto fare a Indiana Jones (tra l'altro il doppiatore del protagonista di questo film è quello frequente di Harrison Ford, quindi...). Non fraintendetemi, le scene sono fatte benissimo, e riprodotte con filologico rigore, ma essendo tutta roba già vista non contribuiscono minimamente alla piacevolezza del film, e anzi qualche volta infastidiscono.
Per il resto, non c'è molto altro da dire: diciamo che il film è il degno compare dei vari cloni di Rambo quali il colonnello Braddock di Chuck Norris et similia, con l'unica differenza che è un film italiano; quindi godibile, e fino a un certo punto risulta pure anche abbastanza divertente riconoscere le scene prese dagli altri film, poi dipende da persona a persona (e dalla cultura cinematografica di ognuno) quanto questo divertimento può durare.
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