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dall'autore del mitico Pink flamingos, un altro film che però non ha risposto esattamente alle aspettative (non so voi ma io da Waters mi aspetto solo dei capolavori, perchè è bravissimo), ecco perchè:
Continuando la visione dei film di John Waters, stavolta ho guardato Polyester, un film di cui, a dir la verità, non ho mai sentito troppo parlare, e anche per questo ero curioso di vederlo. Trama: una cattolicissima casalinga obesa e dall'olfatto sviluppatissimo ha una bella casa e una famiglia, ma la sua vita è orribile a causa di un autoritario marito padrone di un cinema porno (che la tradisce spudoratamente con la segretaria), una figlia oca e puttanissima, un figlio drogato e feticista dei piedi (gli piace pestarli pure) e una madre stronza che le viene a casa a rubarle i risparmi; a sostenerla c'è solo una sua amica, l'ex donna delle pulizie diventata ricca ereditiera sempre di buonumore, e apparentemente un nuovo amore, che però si rivelerà una brutta esperienza e porterà il tutto a un epilogo finale a base di qualche omicidio. Il film si pone, evidentemente, come qualcosa a metà strada fra il "primo periodo" di Waters, quello selvaggio e estremo di Pink flamingos e Nuovo punk story, e la fase successiva più "sobria", quella de La signora ammazzatutti e Pecker (e anche di Cry Baby e Grasso è bello, che però non ho ancora visto); e per questo il film ha elementi presenti in entrambe le due fasi della sua filmografia: del primo abbiamo alcuni degli storici attori che facevano parte dei Dreamlanders, cioè Divine (la protagonista), Edith Massey (l'amica) e Mink Stole (l'ossuta segretaria del marito); del secondo abbiamo l'assenza di scene esplicitamente estreme, una fotografia molto pulita e - conseguente a questo - un look kitsch molto colorato ma senza lo "sporco" dei primi film, insomma un principio del "John Waters per la massa" che avremo nei film successivi. E forse proprio per questo suo essere un film di transizione (come si suol dire, né carne né pesce), il film non eccelle particolarmente: i film del primo Waters non avevano un trama lineare ma eccellevano notevolmente per situazioni pazzesche e oltre ogni limite del cattivo gusto, il secondo Waters ha abbandonato l'idea di mostrare zozzerie ma si è rifatto raccontando storie ben costruite, e in questo si è rivelato un grande regista; ma in questo film non abbiamo né le zozzerie dei primi film né una trama ben costruita, consistendo essenzialmente in una sequela continua di disgrazie che accadono a questa casalinga disperata, comunque interpretata magistralmente da Divine qui in un ruolo esattamente all'opposto di quello cazzutissimo di Pink flamingos, essendo una comune donna di casa che subisce sempre senza reagire minimamente ai soprusi, mostrando di essere un'ottima attrice; e non posso non citare Edith Massey, che ammiro tantissimo essendo un'attrice che, per la sua straordinaria presenza e la sua capacità di recitare in ruoli così diversi fra loro, sarebbe stato bello vedere all'opera in qualche altro film ancora (questa è la sua ultima apparizione come attrice di cinema). Per il resto il film regala situazioni bizzarre, e tipiche dei film di Waters in generale: cristianità presa grandemente per il culo, famiglie che sono tutto fuori che normali (la famiglia è una prigionia terribile per la protagonista, di cui non si riesce a liberare nemmeno quando l'ha persa), la tv vista come rincoglionimento collettivo e più in generale un'accusa alla cultura ufficiale: tanto per fare un esempio, il figlio fissato coi piedi è considerato un pericolo pubblico quando era drogato, ma una volta "reinserito" nella società e diventato un artista le cui opere d'arte rappresentano esclusivamente dei piedi (cioè resta pur sempre un pervertito) allora è accettato.
In sostanza, è il film di Waters che mi ha entusiasmato di meno (aggiungo comunque che anche il doppiaggio in italiano non mi è sembrato molto all'altezza, soprattutto per la scelta delle voci); ovviamente andrebbe guardato già solo per il nome del suo regista, ma semplicemente tenendo conto che non è il suo miglior film, anche se forse era necessario come "passaggio" fra i due stili.
PS: una cosa che ovviamente si è persa del tutto col tempo è la trovata pubblicitaria che Waters e compagni si erano inventati all'epoca dell'uscita del film, ovvero l'Odorama: dei cartoncini con delle piastrine odoranti da grattare e annusare in concomitanza con le rispettive scene del film.
Odorama
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Appena finito di vedere 
Premesso che di Waters ho visto solo "La signora ammazzatutti" (Quindi solo film del suo periodo "più sobrio") che non mi e' affatto dispiaciuto, anche questo non ha deluso le mie aspettative. Le idee di base sono molte volte geniali (poi il cinismo in alcune parti e' superbo) ma la pecca secondo me e' come sono distribuite, infatti anche se il film dura solo 79 minuti, ci sono alcuni punti "morti" ma che comunque non sono mai noiosi. Insomma, in alcune parti c'e un pò di vuoto, ma nel complesso e' un bel film! 
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è il film con cui Waters è uscito dall'underground ed è approdato a un pubblico più di massa... a me piacciono molti dei suoi film anche di questo periodo (La signora ammazzatutti, Pecker, A morte Hollywood) ma questo non m'è sembrato un po' indefinito, forse un passaggio obbligato dato che stava nel mezzo ma non penso che lo riguarderò . -
Werebadger.
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Non voglio urtare nessuno, ma Waters è un regista che ho sempre detestato. L'unico suo film che mi è piaciuto è La Signora Ammazzatutti. . -
claudia mastro.
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a me pecker è piaciuto proprio carino .
Polyesterstavolta John Waters rischiava di deludermi... |
