Burn after reading

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  1. PresidenteMarchiño
     
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    Un must per tutti gli amanti del cinema dei fratelli Coen
    L'inquadratura di Brad Pitt con la borraccia stile biberon è già un cult!
     
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  2. TheBarbarians
     
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    Devo ancora vederlo, merita al cinema o posso aspettare il dvd?
     
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  3. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (TheBarbarians @ 22/9/2008, 11:44)
    Devo ancora vederlo, merita al cinema o posso aspettare il dvd?

    Come film in sè penso tu possa aspettare tranquillamente il DVD, io sono andato subito al cinema perchè ormai andare a vedere i film dei fratelli Coen è un rito!
     
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  4. Alex77
     
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    Scoperto da dove deriva il look del personaggio di Pitt, ecco perchè mi dava un'idea così familiare... :)
    Difatti Brad ha sempre dichiarato la sua ammirazione per il mitico James Dean.

    image

    Edited by Alex77 - 23/9/2008, 20:33
     
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  5. ioCaligola
     
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    Io sono uscito tremendamente deluso. Ho pensato: CHE STRONZATA DI FILM!

    La gente rideva in sala, ma mi sembravano tanto le risate del pubblico da sitcom davanti al cartello RIDERE.

    Forse è perché poco prima avevo visto IL PAPà DI GIOVANNA che mi aveva messo addosso tanta tristezza, ma i personaggi dei fratelli Coen non mi divertivano per niente (fatta eccezione forse per Brad Pitt).

    Mi è sembrato troppo facile scrivere una storia così, che non segue nessun vero filo logico, che si conclude quando vuole e che basa il suo umorismo sulla totale stupidità di tutti i personaggi.

    Comunque, questo è solo il mio punto di vista.
     
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  6. cineninja
     
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    CITAZIONE (ioCaligola @ 22/9/2008, 19:04)
    Io sono uscito tremendamente deluso. Ho pensato: CHE STRONZATA DI FILM!

    Siamo in due, mi sa.
    Per dirla tutta sospetto che in realtà si sia in molti di più, ma tanti non hanno il fegato di dirlo, dopo tutte le belle parole spese dalla critica sui fratelli Coen, che fanno tanto radical-chich anche quando fanno il filmino delle vacanze.

    CITAZIONE (ioCaligola @ 22/9/2008, 19:04)
    Mi è sembrato troppo facile scrivere una storia così, che non segue nessun vero filo logico, che si conclude quando vuole e che basa il suo umorismo sulla totale stupidità di tutti i personaggi.

    Film banale, privo di senso e fondamentalmente inutile.
    Né geniale né dirompente neppure il dialogo finale, tanto incensato.

    In generale, trovo i Coen alquanto sopravvalutati: lo stesso Grande Lebowski non mi ha detto granché (e se dovessi fare oggi un riassunto della trama non saprei che dire...), Fargo era di una lentezza esasperante.
    Notevole "Non è un paese per vecchi", ma grande merito va alla fotografia e - suppongo - al libro da cui è tratto (e comunque: sul genere e dello stesso anno, Onora il padre e la madre è due spanne sopra), davvero godibile e di classe invece Fratello dove sei.

    Poi, intendiamoci: tra le tante disastrose coppie di fratelli che si danno alla regia, sono sicuramente i più abili.

     
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    Gappa

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    Mah, io i fratelli Cohen li ho sempre trovati abbastanza sopravvalutati. Mi piacque molto all'epoca Blood Simple anche perche non esistevano (ancora) film simili, per intreccio e trama. Fu una novità. Ma poi il cinema e i cineasti si sono evoluti e loro (come Argento) sono rimasti indietro: fanno ottimi film se fossimo ancora negli anni 80 (meglio 70) ma fatti ora sanno solo di roba precotta fatta apposta per simil-intellettualoidi che si masturbano con un inquadratura che nn c'entra un cazzo
     
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  8. figlionumero1
     
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    anch'io considero i Coen un po' sopravvalutati, mi piacciono per carità, ma è totalmente incomprensibile il fanatismo che hanno generato in certe persone, non li considero affatto così intoccabili. Questo film l'ho visto ieri, è carino, ti fa passare 1 ora e mezza piacevole, ma non è niente di straordinario o incredibilmente geniale, di sicuro uno può vederselo in dvd e non perdere molto rispetto a una visione al cinema. La parte di Brad Pitt era fantastica, probabilmente la cosa più divertente del film, anche Clooney se l'è cavata bene nel ruolo del nevrotico paranoico, secondo me l'ultima frase riassume bene il senso di tutto il film "Cristo che casino del cazzo!"
     
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  9. Alex77
     
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    Non posso esprimere un giudizio generale sui Coen perchè ho visto solamente "Non è un paese per vecchi" che mi è piaciuto molto e penso abbia ampiamente meritato gli oscar, eppoi questo "Burn After Reading".

    Sinceramente non l'ho trovato affatto banale o noioso ma anzi con alcune buone invenzioni e soprattutto con personaggi ben curati nelle loro caratteristiche.
    Pure come regia questo film mi ha soddisfatto anche se gli do almeno due punti in meno rispetto alla loro precedente opera...
    L'unica cosa che non mi fa innamorare del tutto del loro modo di fare cinema è l'essere a volte un po' troppo approssimativi, infatti in molte sequenze sembra davvero che vogliano snobbare lo spettatore medio con un modo di narrarre abbastanza cervellotico.

    Ma in quanto ad emozioni e divertimento penso che un po' tutte le categorie di spettatori possano apprezzare i loro film.
     
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  10. figlionumero1
     
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    non è un paese per vecchi secondo me non meritava l'oscar, there will be blood era più bello
     
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  11. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (ioCaligola @ 22/9/2008, 19:04)
    Mi è sembrato troppo facile scrivere una storia così, che non segue nessun vero filo logico, che si conclude quando vuole e che basa il suo umorismo sulla totale stupidità di tutti i personaggi.

    Comunque, questo è solo il mio punto di vista.

    Secondo me, invece, in generale fare un film dalle caratteristiche che hai elencato non è affatto facile, si rischia parecchio. Poi che i Coen ci siano riusciti o meno è sicuramente opinabile ^_^
     
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  12. ioCaligola
     
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    CITAZIONE
    Secondo me, invece, in generale fare un film dalle caratteristiche che hai elencato non è affatto facile, si rischia parecchio.

    Una maestrina dell'elementari vive in un condominio ed è segretamente innamorata dell'uomo che abita due piani più sotto.
    L'uomo fa il tassista e un giorno accompagna all'aereoporto un importante politico che sta attuando una riforma scolastica.
    La riforma scolastica farà perdere il posto di lavoro alla maestrina, ma il tassista sente una conversazione telefonica del politico che dimostra che sotto ci sono dei grossi spostamenti di denaro (denaro che va a finire ovviamente nelle tasche del politico).

    L'ho pensata mentre la scrivevo, puoi immaginare come procede la storia. Troppo semplice? Eppure mi sembra che può anche competere con A Prova Di Spia.
    Se vogliamo aggiungere un po' di pepe possiamo dire che la maestrina non sa che il tassista è gay e magari è innamorato proprio del figlio o del cugino pelato e grassoccio di lei.
    L'umorismo, come già detto, lo basiamo sulla stupidità dei personaggi. Facciamo un esempio: il tassista sente la telefonata, dopo che il politico è sceso dall'automobile pensa "Sono appena entrato in possesso di informazioni che scottano", rimane un altro poco a riflettere e poi pensa nuovamente "Ho voglia di una ciambella".
    Se questo portasse la firma dei fratelli Coen, gli spettatori riderebbero.
     
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  13. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (ioCaligola @ 23/9/2008, 23:55)
    CITAZIONE
    Secondo me, invece, in generale fare un film dalle caratteristiche che hai elencato non è affatto facile, si rischia parecchio.

    Una maestrina dell'elementari vive in un condominio ed è segretamente innamorata dell'uomo che abita due piani più sotto.
    L'uomo fa il tassista e un giorno accompagna all'aereoporto un importante politico che sta attuando una riforma scolastica.
    La riforma scolastica farà perdere il posto di lavoro alla maestrina, ma il tassista sente una conversazione telefonica del politico che dimostra che sotto ci sono dei grossi spostamenti di denaro (denaro che va a finire ovviamente nelle tasche del politico).

    L'ho pensata mentre la scrivevo, puoi immaginare come procede la storia. Troppo semplice? Eppure mi sembra che può anche competere con A Prova Di Spia.
    Se vogliamo aggiungere un po' di pepe possiamo dire che la maestrina non sa che il tassista è gay e magari è innamorato proprio del figlio o del cugino pelato e grassoccio di lei.
    L'umorismo, come già detto, lo basiamo sulla stupidità dei personaggi. Facciamo un esempio: il tassista sente la telefonata, dopo che il politico è sceso dall'automobile pensa "Sono appena entrato in possesso di informazioni che scottano", rimane un altro poco a riflettere e poi pensa nuovamente "Ho voglia di una ciambella".
    Se questo portasse la firma dei fratelli Coen, gli spettatori riderebbero.

    Non intendevo dire che sia difficile scrivere o pensare una storia senza senso, intendevo dire che è difficile fare un film riuscito con le caratteristiche che hai detto te. Dici giustamente che l'umorismo è basato sulla stupidità dei personaggi, bene, ma un conto è dirlo, un conto è scrivere poi le battute e riuscire nell'intento. Per questo dico che si rischia parecchio.
    Se mi concedi un esempio un pò stiracchiato (visto che l'intento non è fare un film ironico), potremmo prendere in considerazione Sanctimony di Uwe Boll: anche in questo film la storia è totalmente imbecille, i personaggi sono stupidi, agiscono senza logica e sparano delle stronzate incredibili. Risultato: film da 4 stelle per filmbrutti.
    Se vuoi fare un film ironico, un pò corrosivo, basato su questa terna di elementi rischi grosso. Rischi di annoiare lo spettatore, come è successo a te con "Burn after reading". Magari rischi anche di fare un filmbrutto. Io "Burn after reading" invece lo trovo ben fatto, mi ha divertito (a distanza di giorni mi rivengono in mente dei particolari interessanti), ma non certo a prescindere perchè è film dei fratelli Coen (almeno questa libertà mentale penso di averla ^_^ )
     
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  14. ioCaligola
     
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    CITAZIONE
    Io "Burn after reading" invece lo trovo ben fatto, mi ha divertito (a distanza di giorni mi rivengono in mente dei particolari interessanti), ma non certo a prescindere perchè è film dei fratelli Coen (almeno questa libertà mentale penso di averla )

    Presidednte Marchino, il riferimento non era certo a te (che per essere presidente di FilmBrutti devi avere una certa coscienza critica), ma agli spettatori in sala accanto a me. Le classiche coppie piccolo-borghese che prima dello spettacolo fanno sfoggio di perle di saggezza sul cinema dei fratelli Coen o su altri film di gran classe. Che a sentir come parlano sembra quasi che prima di venire in sala abbiano banchettato con Dino De Laurentis e Steven Spielberg e poi si siano fatti una lunga chiaccherata al telefono con Enrico Ghezzi.

    C'è solo un tipo di spettatore peggiore di questo: le coppie di vecchiette che vanno a vedere film italiani dai buoni sentimenti come Caos Calmo o Il Papà Di Giovanna e per tutta la durata del film scambiano commenti tra di loro (nel caso si tratti di due donne) quali ad esempio "Certo che Gassman è un gran bell'uomo... ma mai come il padre" oppure "Pensa, anche a mio marito era successo qualcosa di simile...".
    Se invece la vecchietta è accompagnata da un vecchietto (si presume il marito), in genere l'uomo non ha voglia di parlare durante lo spettacolo, così alla donna non rimane che interagire con lo schermo (pratica per cui si è allenata tutto il tempo a casa con le sue telenovele preferite). Così partono i commenti: "Brava, hai fatto bene!", "Che puttana...", "Ci voleva proprio!".
     
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  15. figlionumero1
     
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    ottima analisi degli spettatori irritanti, ma ci aggiungo anche i ragazzini maleducati e casinari che accendono i telefonini, urlano stronzate e spesso parlano ad alta voce dei cazzi loro senza seguire il film oppure urlano commenti stupidi, ormai capitano alle proiezioni di quasi tutti i film, rendendo quelle dei film di qualità godibili (non quelli noiosi) che loro non vanno a vedere, delle proiezioni elitarie agli occhi della massa, quando in realtà sarebbero film godibilissimi e intelligenti!
     
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26 replies since 21/9/2008, 18:55   1138 views
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