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Varre.
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Decima parte della mia maratona:
Noiosissimo dramma esistenzialista à la Muccino, solo con meno seghe mentali. Il film vorrebbe essere qualcosa di "impegnato", lo si nota anche dal montaggio "spezzettato" delle scene e dai balzi temporali di mesi/anni: il risultato però è pessimo.
A peggiorare il tutto naturalmente ci sono anche i due protagonisti:
- lei, Kasia Smutniak, divenuta famosa solo per essersi scopata uno del Grande fratello, incapace per buona parte del film di cambiare tono di voce ed espressione (tant'è che sembra di vedere una versione polacca di Asia Argento, solo che Asia è più bona), ridicola nelle scene più drammatiche come quella dello svenimento o quella dove si denuda per strada;
- lui, Marco Foschi, già presente in Come tu mi vuoi, sembra preso da una ditta di pompe funebri: sempre con 'sta faccia da beccamorto... (Mi ha ricordato il secondo tizio che appare in questo video).
Ah, già... La trama? Lasciate perdere, l'importante è rimanere svegli fino alla fine del film.
Consigliato a: amanti dei drammi esistenzialisti; chi soffre d'insonnia
Se ti piace guarda anche: Che ne sarà di noi; Parlami d'amore; la vernice che si asciuga
Voto: mezzo teschio.