-
the Saint of Killers
| .
|
|
|
|
Purtroppo il film di Singer si poggiava troppo sulla versione di Donner/Reeve: assolutamente stupenda, ed io l'ho amato proprio per questo, ma chi non è cresciuto con quel mito ha visto solo un'idea vecchia di 30 anni. Singer avrebbe dovuto osare di più, specialmente con Luthor, rimasto ancorato all'insignificante macchietta che fu la parte di Gene Hackman; con un titano come Kevin Spacey avrebbe potuto lanciarsi molto di più, specialmente vista l'evoluzione fumettistica del personaggio: sì scienziato folle e criminale, ma anche industriale multimiliardario con una facciata di filantropo integerrimo, padrone di multinazionali, mass media ed eserciti criminali, capace di farsi eleggere presidente degli Stati Uniti e sfidare Superman guardandolo negli occhi davanti al pianeta senza temere alcunché... Che spreco!
Oramai il franchise, con l'insuccesso che ha avuto, è irrecuperabile, si può solo reboottare. Mark Millar, come fumettista, non mi ha mai deluso (i suoi Ultimates sono i supereroi più rivoluzionari dai tempi di Watchmen...). Incrocio tutto l'incrociabile....
|
|
|
| .
|
14 replies since 17/9/2008, 20:42 240 views
.
.
