I vesuviani

possibile che ancora nessuno l'abbia recensito?

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  1. Infected_Demonia
     
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    SI.

    Infatti ho fatto un accurata ricerca su tutto il forum e, niente non c'è.

    Mi meraviglio come un utenza così attenta e cultrice di veri capolavori del brutto come voi, possa aver trascurato una perla del genere. Ma almeno spero che questa mia, mi possegga tra le vostre grazie :)

    Il film è composto da 5 episodi, tutti è 5 ideati e scritti da registi diversi tra loro, ma con le proprie origini in comune.
    Ad aprire il film "La stirpe di Iana", 5 motocicliste, con il culto della Dea Diana, con la forza e la violenza di 412 camionisti in rivolta contro il caro prezzi, e che all'occorrenza si trasformano in temibilissime guerriere volanti, abbattendo così una carovana di forzuti uomini con bastoni alla mano;

    Il secondo episodio "Maruzzella", invece, tratta di un travestito che spadroneggia cantando in un cinema a luci rosse conciato come una diva d'altri tempi. Gli spettatori e i suoi clienti, tutti uomini di un certo spessore eh, gente che oltre a consumare rapporti mercenari, mangiano i suoi prelibatti manicaretti, e si scambiano opinioni quasi come se fossero seduti nel salottino della feltrinelli. Ma tutto ciò viene turbato da una spettatrice, completamente estranea al mondo di Maruzzella, che turberà, non poco il nostro bel trans;

    Terzo episodio, "Sofialorèn". La storia di un pescatore del rione terra di Pozzuoli, Toritore. Un povero disgraziato che sta buttato ancora in quelle case abbandonate, che per disperazione si mette a parlare con "la sua unica compagna" un polipo femmina che ha pescato la mattina. Il bello è che l'animale, di notte, si trasforma in una bellissima donna (!!!!). A svelare tutto è un principe nero (si sono ultra impegnati a truccare sto cane, sembra uscito da chissà quale miniera di carbone infatti) che rende il finale fin troppo ovvio.;

    Quarto episodio, "Il diavolo nella bottiglia". GIà il titolo ha svelato 3/4 di film. Fausto, un barbone viene in possesso di una bottiglietta contentente il demonio, che gli esaudirà 3 desideri. L'unico inconveniente è che per evitare disgrazie, la bottiglietta dovrà esser rivenduta ad un prezzo inferiore rispetto a quello dell'acquisto. Finale ultra scontato che strisciando ti porta al quinto episodio...

    Quinto episodio, appunto, "La salita". Forse quì i registi si son ripresi dalle canne. In uno stile sobrio ci disegna dubbi e incertezze della sinistra italiana.
    Vi confesso che il quinto episodio mi ha reso titubante, ricco di ironia e poesia al tempo stesso, ma che purtroppo non riesce a sorreggere il peso degli altri quattro che rendeno il film, uno di quelli di serie z per quanto ne so.


    Mi scuso per il post un pò lunghetto, ma il film lo richiedeva :)

     
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  2. uomocaverna
     
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    Va subito cercato...
     
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  3. Gandhi a Las Vegas
     
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    Maruzzella è una delle cose più brutte che abbia mai visto in vita mia.

    Tuttavia non credo che questo si possa deifnire un filmbrutto. Estremamente originale, questo sì... ma non brutto.
     
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  4. smandrappato
     
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    L'ho visto in un sala del Plinius - cinema di Milano - appena ristrutturata, anni e anni fa (credo al meno una decina); all'epoca ero in pieno delirio per la cosidetta Nouvelles Vagues Napoletana (cioè Martone, Capuano, Corsicato & C..).

    Ma questo film ad episodi rappresenta la fine del "rinascimento cinematografico napoletano", non c'è dubbio: brutto, pretenzioso, imbarazzante, si salverebbe in teoria solo l'episodio di Corsicato (La Stirpe d Iana) se non fosse per l'uso eccessivo che Pappi fa di una - chiamiamola scenografia - troppo barocca e luccicosa. Stendiamo un velo su Sofialorèn. Pietà - me lo chiedeva il mio intestino tenue - quando a chiudere il quintetto disgraziato ecco iniziare l'ultimo capitoletto, girato da quel 'genio' di Martone, lo stesso dello splendido 'Amore Molesto', qui evidentemente a corto di robba bbuòna.
    E si vede. La parabola di un sindaco partenopeo (chissà cosa penserebbe oggi il mister Bassolino 'rivedendosi' in questa scenetta) che scala il Vesuvio e 'si confronta' 'con dubbi e incertezze' della Sinistra al potere (in quel momento sia locale che nazionale) è prima di tutto noiosa, poi semplicemente sgradevole, specie nell'interpretazione di un dimenticabilissimo Toni Servillo, ancora lontano - in tutti i sensi - dagli alberghi del Canton Ticino.

    Bah.
     
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3 replies since 10/2/2008, 23:59   147 views
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