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Odio Muccino! E' brutto..ma taaanto, tartaglia nel parlare, ha una voce orribile, non sà recitare, non sembra avere emozioni e, tantomeno, sa trasmetterle, è uno sfigato vero e proprio!!!! Sua unica fortuna? avere come fratello big-Muccino....se poi di fortuna(con la F maiuscola) vogliamo parlare!!
CITAZIONE (evilclutchfan @ 7/2/2008, 16:52) E poi - scusate se vado sul tecnico ma ho un po' studiato teatro - c'è il problema della recitazione! Gli attori italiani non usano il metodo Strasberg (come invece tutti gli americani), né tecniche teatrali-corporee (alla Volonté). L'ultimo borgataro ventenne di Harlem diplomatosi all'Actor Studio di New York è 100.000 volte superiore, sul piano della capacità tecnica, ai vari Silvio Muccino e Stefano Accorsi! Questi qua usano una sorta di naturalismo spontaneo. Il paradigma dell'attore che non è attore è uno dei numerosi danni arecati da Nanni Moretti al cinema italiano. Uno degli aspetti del metodo Strasberg è la costruzione psicologica del personaggio attraverso un lungo e faticosissimo lavoro fatto di cerchio neutro, reviviscenza e altre cose così. Quindi se vedi De Niro su "Cape Fear" o su "Jackie Brown", lo vedi alle prese con due strutture psicologiche diverse. Ebbene, prendiamo Laura Morante: che differenza c'è tra il "personaggio" de "Il Nascondiglio" e quello de "La stanza del figlio"? Nessuna. Prendiamo Silvio Orlando: che differenza c'è tra il personaggio de "Il Portaborse" e quello de "Il Caimano"? Nessuna. Questi qua non sanno nulla di costruzione del personaggio. Sono sempre loro stessi e, con l'esperienza e l'istrionismo, recitano le battute con il naturalismo che gli viene. E ho citato due che, comunque, esprimono un certa forza espressiva. L'assoluta assenza di tecnica in Jasmine Trinca o Luigi Lo Cascio è ancor più terrificante! Infine, siamo arrivati alla frutta, ai non-attori assoluti: come l'ultimo film della Comencini che vede come protagonisti Fabio Volo e Ambra Angiolini! Bisognerebbe dire basta ai finanziamenti ministeriali! Quoto tutto! Anch'io ho fatto qualche anno di recitazione teatrale, ricordo che l'insegnante diceva <non dovete "recitare" la parte, ma dovete rappresentare le emozioni che provate voi,non quelle dell'ipotetico personaggio"! Eh sì, il guaio degli attori italiani e che "sperimentano" un solo tipo di film.....solo l'incontrario di essere attori camaleontici e poliedrici...riscono e, spesso, nemmeno bene, ad interpretare un unico ruolo, facendo film sempre dello stesso genere, con la stessa lineare interpretazione in tutta la loro carriera.... bahh
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