Air Marshall

Ilpiero

Posted on 23/11/2007, 07:29

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Alain Jakubowicz
Bulgaria 2003
Genere: Aereo

Nota:

A seguito dei tragici avvenimenti dell'11/9 , il genere “Aereo” ha subito una grossa flessione per motivi che principalmente possono essere racchiusi nelle categorie “rispetto” e “pudore”, fortunatamente per gli amanti del brutto il regista Bulgaro Jakubowicz confeziona un'indegna puttanata che manca della prima ma anche e soprattutto della seconda caratteristica.

Trama :

Un aereo di linea (sulla tratta generico-paese-dell'europa-dell'est, generica-città-americana) contente un variegato mix di stereotipi che comprendono il prete, la signora che non sa neanche come cazzo funziona il sedile , il piccolo insopportabile bambino che viaggia solo, la squadra nazionale olandese di qualcosa (ramino a giudicare dai fisici massicci) con le casacche numerate, la figlia drogata del senatore, il padre senatore della figlia drogata, ecc.. viene dirottato verso FRANCOFORTE (???) da 6, 7 (o più) terroristi (oltre ad un clandestino nel vano bagagli per non farci mancare nulla) che in barba alle più (o meno) recenti norme sulla sicurezza aerea salgono in tranquillità portando campionario di armi da fuoco e da taglio cosi vasto che sorge nello spettatore più attento il sospetto che il vero reato in atto sia il contrabbando.
Per fortuna a fermarli c'è il nostro eroe , veterano di guerra con moglie incinta (che stranamente non coincide con la foto nel portafoglio) e hostess mignotta che gli lumma il pacco.
Il film si guarda principalmente per i terroristi, che , tratti dall'immaginario del repubblicano medio, rappresentano ognuno uno stato canaglia o una minoranza etica (più qualche comunista) , tali loschi figuri , distinguendosi dalla figura del dirottatore galantuomo che si può vedere in film come “delta force”, si abbandoneranno ad esecuzioni sommarie (ma giuste) e inutili sparatorie (contro i finestrini) , condendo tutto con superbi manifesti programmatici quali “Noi non abbiamo rispetto per la vita umana”.
Purtroppo i dirottatori pagano l'appartenenza ad etnie e culture troppo variegate , e l'assenza di un piano (oltre al fatto che se volevano andare a Francoforte potevano noleggiarselo l'aereo) , porta alla formazione di diverse correnti di pensiero (l'integralista che vuole la liberazione di prigionieri oppure schiantarsi su una portaerei , il vile corrotto che vuole solo un riscatto..ecc) che disgregano il gruppo rendendolo vulnerabile.
Il film si concluderà purtroppo nel peggiore dei modi (l'aereo non si schianta) lasciando nello spettatore però la soddisfazione di aver visto morire un po' di passeggeri.

L'opera è consigliata, come scritto , per la sublime rappresentazione del cosiddetto “scontro di civiltà” ,
fatta con intelligenza e soprattutto lontana dai luoghi comuni, ma anche per le spericolate manovre aeree, che vedono il pilota agile con un boeing come il tabbozzo lo è col fido booster.

Si guarda volentieri.

(nota per la CIA: il testo sopra riportato è IRONICO , non ho preso parte a dirottamenti e non so dove sia nascosto Bin laden, mi spiace.)

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PresidenteMarchiño

Posted on 23/11/2007, 08:27

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Ahah!!
Bravo Ilpiero, recensione davvero divertente e ben scritta!
Questo film potrebbe essere la miglior cosa dalla Bulgaria dopo il Pippero

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BT_Ettore

Posted on 26/11/2007, 23:31

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CITAZIONE (PresidenteMarchiño @ 23/11/2007, 08:27)