300

Abdominal Power

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  1. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (Memnone @ 26/4/2007, 19:36)
    ma almeno in usa hanno prodotto teh shield! pensate in italia una fiction su un caramba corrotto! si griderebbe allo scandalo! chi è più bigotto?

    The Shield è veramente un'ottima serie, mi piace molto. Ovviamente un qualcosa di simile di produzione italiana sarebbe improponibile...
     
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  2. darsch86
     
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    scusate ma a me a a i miei amici 300 è piaciuto così tanto che:

    https://www.youtube.com/watch?v=X3q5bXji2Yg
     
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  3. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (darsch86 @ 7/5/2007, 22:59)
    scusate ma a me a a i miei amici 300 è piaciuto così tanto che:

    https://www.youtube.com/watch?v=X3q5bXji2Yg

    :woot:

    Benvenuto!
     
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  4. shambler
     
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    A questo indirizzo possiamo trovare una analisi molto lucida e puntuale su questo film , incluse alcune notizie su Frank Miller e la sua presunta "neutralità".
    Assolutamente consigliato
    http://www.carmillaonline.com/archives/2007/05/002226.html

    http://www.wumingfoundation.com/suoni/Wu_M...00_02052007.mp3
     
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  5. shambler
     
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    Stafano Disegni da la sua interpretazione
    http://www.stefanodisegni.it/Vignette.aspx?comicID=324
     
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  6. darsch86
     
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    scusate se insisto ma dovete vederlo :P

    http://www.chariots.it/player.php?name=300
     
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  7. sonia25
     
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    io mi sono addormentata con questo film
     
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  8. PresidenteMarchiño
     
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    CITAZIONE (sonia25 @ 25/6/2007, 13:11)
    io mi sono addormentata con questo film

    Ti consiglio allora di guardarti carnosaur per risvegliarti!
    Benvenuta sul forum!!
     
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  9. Santoro
     
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    Oppure guardati "L'uomo cera"!!!!
    Benvenuta!

    Che bello, il forum inizia a popolarsi di (o) (o)
     
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  10. Kaptain-Kefiah
     
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    ne faranno un remake turco: "Dunyay Kurtaram Persii", con Kuneyt Arkin che sconfigge gli spartani col suo mitologico stile di Bud Spencer/Jackie Chan/Hercules/Power Ranger Kung Fu...e sarà l' unica volta (se escludiamo Rambo) che un remake turco sarà migliore dell' originale!

    ne ho scritto questa recensione comunque:



    -Introduzione:
    Che dopo l’ ultimo, glorioso volo de “Il Gladiatore” il genere Peplum fosse definitivamente morto era oramai già stato appurato, e se già il disastroso “Troy” di Petersen non era bastato a sancirlo chiaramente, ci pensa quest’ ultimo abominio che, a quanto dicono, è tratto da una graphic novel di Frank Miller che quindi dovrebbe essere per questo un intoccabile cult … si, stiamo parlando … di 300!
    … Ma prima di iniziare l’ invettiva cominciamo con un po’ di storia: il regista reo confesso di questa produzione è Zack Snyder, un sottoprodotto del cinema spazzatura americano degli ultimi anni, reduce della regia di numerosi spot pubblicitari, che dopo avere volenterosamente stuprato il genere lanciato da George A. Romero con il suo remake de “L’alba dei morti viventi” con blasfemi zombi pompati superatletici e le contaminazioni superveloci nonché già pregustando lo stupro di “The Watchmen”(altra definizione sarebbe meno adatta: quello che si intende è una penetrazione attiva e distruttiva) cerca di farsi un nome rapidamente producendo pellicole pseudo-videoludiche (viene dal mondo della pubblicità, sa dove mirare per fare colpo sulla psiche) infarcite di computer grafica che si fanno scudo dalle critiche perché sono tratte da qualcosa.

    -Viscida Inaccuratezza
    Oramai ci eravamo arresi alla ‘legge della ca**ata americana’ che uccide l’ accuratezza storica e l’ attinenza a ciò da cui si trae il film, dato che i cineasti considerano gli storici e gli acculturati dei vecchi noiosi, così come a quella dell’ “americanata propagandistica” che impregna qualsiasi cosa della convinzione yankee di essere la pura razza eletta da Dio e chiunque osi contraddire tale assioma va distrutto, ma 300 porta l’ in attinenza e l’ inaccuratezza a nuovi livelli, trascendendo la categoria dell’ americanata e raggiungendo il concetto iperuranico dell’ insulto(“eh si, ma sono licenze poetiche!” spiacente, ma alle licenze poetiche c’è un limite, dopo il quale diventano qualcosa di più sinistro e maligno!).

    -Chiave e Lettura
    e così; tra una citazione di “Conan”, “Il Signore degli Anelli: Le Due Torri” o “Il Gladiatore(imperdonabile!)” e l’altra; gli spartani da disciplinati guerrieri corazzati di etnia slavo-mediterranea diventano 300 energumeni urlanti “stranamente(da pronunciarsi con una leggera intonazione di sarcasmo) ”di pura razza eletta caucasica armati solo di mantellina rosso shocking e slip di cuoio in modo da tessere meglio l’ inno al tricipite turgido onnipresente nel film che lottano con patetiche mosse a la “Dynasty Warriors” dei poveri; Leonida da dinamico sessantenne fermamente convinto di essere discendente da Eracle e desideroso di concludere degnamente la propria carriera di diarca diventa un ridicolo e inespressivo ‘figaccione’ che dall’ inizio alla fine scimmiotta disperatamente tutti i tic e clichè già collaudati da Mel Gibson(Dio, che personalità!); i persiani da variopinti e onorevoli popoli dell’ impero più grande del tempo diventano inetti terroristi islamici (chissà perché tutti negri o musi gialli o anche teste di straccio e musi rossi, tutte razze inferiori che hanno osato mettere in dubbio il diritto bianco di dominare il mondo) con la kefiah in testa nonché cavalieri-dervisci-artificeri cineso-turcomanni che tirano bombe a mano e mostri fantasy in CGI da film della Asylum che nemmeno in “Dűnyay Kurtaram Adam” se ne vedevano, gli immortali da valorosa guardia reale diventano inverosimili ninja con le maschere tiki(riprese dal simbolo sulla calzamaglia del protagonista del film “L’ Uomo Puma”, provare per credere!) e le doppie katana con tanto di troll da “signore degli anelli” al seguito, Re Serse I da iracondo ma brillante quarantenne con barba e capelli intrecciati vestito di una ricca tunica diventa una sorta di re alieno di “Stargate” ibridato con Dr. Manhattan dei watchmen, il nazicompagno Ivan Drago(‘io ti spiezzo in due!’) Mastrolindo e i Village People (Santoro è stato scelto perché col make up sembra al contempo un nero, uno zingaro e un indio; col suo alquanto equivoco “divino potere”), Sparta diventa il riflesso del libero e democratico impero americano repubblicano che difende l’ effemminata europa punendo i traditori del congresso e delle nazioni unite mentre la Persia diventa il regno del male cino-islamico sodomita e malvagie minoranze etniche intento a minacciare la pace occidentale mediante i gommoni e il ‘burqa(tradizione solo afghana e per di più preislamica!)’. E proprio quest’ ultimo parallelismo è in realtà la chiave di volta e di lettura dell’ intera pellicola: la cosiddetta “graphic novel” di Frank Miller(che poi ha perso non pochi colpi da quando faceva Batman: the Dark Kinght o Daredevil) fa soltanto da pretesto per giustificare da posizioni tanto banali quanto inattaccabili la graduale conquista americana del medio oriente mediante la stantia ma sempre efficace favola del preteso e mai esistito “scontro di civiltà(del resto, gli stelle e strisce si considerano i diretti discendenti dei grechi, come la warner stessa ha tenuto a sottolineare:“quel giorno si tracciò una linea in difesa della democrazia”!), e per esplicitare questo concetto Snyder non si fa problemi non solo a stravolgere la storia ma anche il fumetto stesso! Una cosa talmente palese da essere imbarazzate, per questo allora si invocano dei significati più profondi, peccato che tali significati nel film non ci siano.

    -Peplo e Chador
    In particolare indimenticabile è però la concezione femminile nel film, rappresentata dalla sciapa e granitica moglie di Leonida che si vende per la patria e che poi infilza il patinato traditore simbolo dei politicanti traditori dell’ ONU (con classica punizione divina yankee) e dalla visita del disgraziato Efialte al mostruoso e smisurato harem di Serse; da cui si deduce che secondo il regista le donne greche erano delle emancipate vergini guerriere(contando sul che una lontana reminescenza scolastica dello spettatore su Sparta confermi tale supposizione) mentre quelle persiane dei disgustosi oggetti sessuali senza cervello(contando sul che qualcos’ altro a riguardo del medio oriente di oggi confermi anche questa supposizione): tale patetico parallelismo con la moderna trasfigurazione della parità di diritti in una causa patriottica anti-islamica non è soltanto una imperdonabile falsità storica, ma un vero e proprio sputo nell’ occhio all’ intero genere femminile, negando il piccolo particolare che in Grecia le donne erano considerate meno che galline atte a sfornare figli (meglio se maschi) ai loro mariti e alla patria e Sparta non faceva eccezione (si, non erano ingabbiate in casa tutta la vita, ma non avevano comunque diritti né politici né civili, e avevano diritto al nome sulla lapide solo se morivano di parto) mentre le donne persiane erano in realtà le più emancipate del mondo antico e seguivano i loro mariti in guerra MA per combattere al loro fianco, senza contare che l’ ammiraglio della flotta persiana di Serse era la “satrapessa(i satrapi erano i governatori di provincia dell’ impero persiano)” Artemisia I di Caria, che Temistocle stesso e tutti greci ammisero di essersi ca*ati addosso al pensiero di affrontarla(lo si deduce leggendo la tragedia di Eschilo a riguardo)…

    -Spogliare
    … ma escluso tutto questo, che cos’è 300? Nulla, ecco cos’è; se si potesse riassumerlo tutto in una sola frase calzerebbe a pennello la stessa definizione che Daniele Silvestri aveva già usato con la versione americana di Godzilla: “soporifero, come un immenso videogioco a cui non puoi giocare”; un susseguirsi a mo’ di stage di un videogioco di tediosissime battaglie in cui non si sente mai la benché minima carnalità con gli spartani che zampettano allegri e al bullet time sul campo di battaglia come se stessero andando a cogliere le margherite in un prato (il primo spartano muore dopo 70 minuti, mentre i terroristi persiani crepano come mosche standosene lì imbambolati a farsi stendere come dei manichini come vuole la tradizione americana e la legge nr. 7 della propaganda) mentre il ridicolo viraggio al nero di seppia (sterile, piatto, ripetitivo e fastidiosamente artificiale) conduce lo spettatore in una nuova dimensione psichica come solo “Plan 9 from Outer Space(e attenzione, stiamo parlando di Plan 9 from Outer Space!)” riusciva a fare, salvo poi essere svegliati dagli interventi a sproposito del capotifoso spartano sopravvissuto, un fastidiosissimo narratore che alle volte interviene tentando di eccitare scompostamente il pubblico ben sottolineando l’ ovvio, a metà tra la voce narrante dei cinegiuornali del ventennio e un assistente di studio televisivo che richiama l’ applauso (anzi, l’ A-HU A-HU!) comandato. Tale condizione psichica aiuta involontariamente a distogliere lo sprovveduto spettatore dal porsi poi la domanda definitiva:

    -PEGI 12+
    ma il sangue dov’è?
    Dov’è il ‘tripudio di violenza’ tanto decantato persino da Roberto Saviano? Semplicissimo: non c’è.
    Seriamente, qui tutti sono cresciuti con i filmacci di serie B di Fulci, Giannetto De Rossi, Troma, con i disturbanti horror psichedelici di Argento, con i deliri ultraviolenti infarciti di azione e comicità di Peter Jackson e Ryuhei Kitamura e anche le giovani generazioni hanno potuto gustare le pagliacciate splatter demenziali di Rodriguez e Tarantino, le uccisioni orrorifiche al cardiopalmo di Alien e Predator sia da solisti che da “versus”, le truculente e caciaronissime fatality di Mortal Kombat(e di molti altri videogiochi contro cui la censura si scaglia) e le mazzate nelle gengive di “Conan” (sia i film e i fumetti sia il recente videogioco) e di “God of War”; e allora come possiamo definire anche solo “violento” questo burlesque celodurista per dodicenni padani repressi in cui solo alle volte si intravedono due o tre vaghi schizzetti di liquido finto color diarrea fatto col computer che non zampilla manco da una testa mozzata? ma si vede uscire più sangue da una narice del pesce chirurgo Dory in “Alla Ricerca di Nemo” che non in tutti 117 minuti di questo film fascista(nel senso di becera venerazione e glorificazione della forza bruta), cripto-gay(He-Man docet: più cerchi di fare l’ uomo … e più diventi homo), maschilista, piatto, volgare, antiepico, antistorico, antitruculento, celodurista e propagandistico che in tutto non riesce mai come, tanto per restare in tema, il già citato videogioco “God of War” a risvegliare il trucido ammazza-tutto represso in ognuno di noi: gli sviluppatori avevano davvero creato un gioco rabbioso e muscolare che permetteva di scatenare la rabbia intrinseca come prima riusciva solo il trucido cimmero già citato…300 riesce solo a far venir voglia (tra le vittime illustri: Saviano, Manfredi e Ortolani) di andare in palestra a pomparsi i muscoli attraverso eserciti infernali e magari mandando giù anche qualche pasticca(come di certo avrà fatto ognuno degli spartani, che a vederli ci si chiede se nell’ antica Grechia c’ erano già i centri fitness e la ceretta). È difficile che un film riesca a toppare su tutto, ma questo è il caso di 300: inetta la regia, insulsi gli effetti speciali, soporifera la trama, tediosa la recitazione e tutto il resto, in particolare le musiche: un copia-incolla fra i più sputtanati luoghi comuni della musica dei peplum e i video di MTV.

    -Leonida vs He-Man vs Zabuza: chi è più palestrato?
    Un discorso a parte merita la molto discussa ‘gaytudine’ del film, e c’è da dire che sia pure involontariamente 300 È un film gay, nemmeno He-Man e Saint Seya possono competere! Tralasciando la scena in cui le rotonde e scolpite chiappe di Gerry ButlerLeonida brillano alla luce dell’ alba e in cui uno spartano zampetta come un passerotto tra i cadaveri cinguettando “Leonida, Leonida!”, il continuo inno al quadricipite guizzante eo all’ anabolizzante libero e al cameratismo virile di guerra, l’ omosessualità della pellicola è dettata da ciò che si definisce “Teorema dell’ Uomo Gay” o “Teorema di He-Man”: più si mostra i muscoli, più si ostenta virilità, più ci si attegga a mascolini e più si appare omosessuali, ‘più cerchi di fare l’ Uomo e più diventi Homo’.

    -Conclusione
    In definitiva, meglio andare a vedere “La Leggenda di Beowulf”(lì, anziché di andare a pomparsi in palestra, vi verrà voglia di andare a sfasciare copertoni di macchine a testate gridando “IO SONO BEOWULF!!!!”)

    Paese: USA
    Attori principali: Gerry Butler, Rodrigo Santoro, Robert Maillet e altri che è superfluo elencare.
    Genere: azione (forse)
    A chi è consigliato: ai veri cultori dell' autopunizione, ai minorenni repressi, ai leghisti, a chi non sa distinguere tra film e video di MTV eo tra realtà e propaganda, ai gay, ai sostenitori dell' anabolizzante libero.
    Se ti piace guarda anche: The Barbarians(per il nandrolone), He-Man e i Dominatori dell' Universo(per la gaytudine), un discorso di George W.(per la propaganda), le ca**ate che ha detto Frank Miller alla radio, Zack Snider mentre nega tutto, un raduno della lega, il video della comunione eo una pubblicità di attrezzi ginnici ma con l' aggiunta del viraggio al nero di seppia(per la qualità), il video di YMCA, Troy, l' anime di Alexander(vedi He-Man), fissare negli occhi uno sgombro nel banco pescheria del supermercato(per le emozioni che suscita)...gli sparta remix
    Reperibilità: fin troppo alta
    Voto: un calcio rotante nei denti...no, un Chuck ma giusto perchè è autopunitivo.

    che ne dite?

    Edited by Kaptain-Kefiah - 15/7/2009, 01:11
     
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  11. mattiathekaiju
     
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    mitico come sempre kapitano.
     
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  12. Kaptain-Kefiah
     
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    grazie per il sostegno Mattia.
     
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  13. Morpho
     
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    300 e' veramente un film del menga, con serse ridotto ad una drag queen o simile, computer grafica a bomba ....... ho capito che e' tratto dal fumetto ma sempre di ciofeca si parla.
     
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  14. ricky_87
     
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    All'epoca l'ho visto al cinema, mi era piaciuto, ma non sento il desiderio di rivederlo, ergo non mi era piaciuto così tanto...
     
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  15. B0tt3
     
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    beh dai, filmaccio ma al cinema la sua porca figura la fa eccome!
     
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206 replies since 30/3/2007, 18:24   4922 views
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