Oscurati Megavideo & Megaupload in italia

Megavideo, fonte di vita per molti di noi dice addio all'italia

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  1. acaso
     
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    Senza dimenticare l'apporto della pubblicità. Google docet.
     
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  2. sd&m
     
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    Megaupload sta per tornare?
    03/04/2012 - I grandi accusatori di Kim Dotcom hanno paura che il sito possa rinascere
    di Tommaso Caldarelli

    Tutto nasce da una richiesta pronunciata nell’ambito del processo Megaupload: Carpathia, la società di web hosting che fisicamente gestisce i dati dei server del sito di file e video sharing, ha chiesto al giudice di potersi liberare dei, scrive Hollywood Reporter, “25 petabyte” di dati che appartengono al servizio di Kim Dotcom.

    COSTOSO SPAZIO - Una richiesta più che sensata visto che Carpathia spende (e perde) “9mila dollari al giorno” per occuparsi di questa mole di dati, attualmente inattiva – in quanto, in effetti, parte del corpo del reato. Dunque, la società ha tutto l’interesse a liberarsi di questi dati e dall’ingombro che essi comportano: secondo i documenti ufficiali del tribunale, Carpathia Hosting si sarebbe accordata con Megaupload per restituire tutti i dati, dietro pagamento, allo staff del sito; non solo, anche le strutture fisiche dei server, pur di liberarsi delle spese di gestione: per concludere la transazione, l’hoster ha chiesto l’autorizzazione al giudice. Un’eventualità che spaventa non poco la Motion Picture Association of America, Mpaa, perché in questo caso basterebbe installare tutto su altri server per far ripartire il servizio. “Non ci interessa se Carpathia spegnerà tutto”, dice la Mpaa – cancellando per sempre tutti i dati.

    VIOLAZIONE DEI DIRITTI - “Una vendita o un trasferimento dei server a Megaupload (o a qualsiasi altro imputato) comporterebbe rischi davvero significativi che Megaupload semplicemente invii i server, gli hard drive o altra strumentazione ad una giurisdizione straniera per rilanciare il servizio, il che comporterebbe altre violazioni dei lavori sotto diritto di proprietà intellettuale degli associati della Mpaa”. Insomma, meglio l’oblio della restituzione: di più, la vendita di questi server violerebbe in sé i diritti di copia degli associati Mpaa, perché per trasferire quel contenuto a terzi “costituirebbe una distribuzione non autorizzata nei termini del copyright act”. Che gli utenti possano perdere tutti i loro dati, alla Mpaa non interessa: “Capiamo il problema, ma gli utenti conoscevano i rischi quando hanno iniziato ad utilizzare i server di Megaupload”; la Mpaa ha in ogni caso garantito che tutti i contenuti non coperti da diritti saranno restituiti.

    http://www.giornalettismo.com/archives/234...ta-per-tornare/
     
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    Gappa
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    MPAA: chiudere subito Wupload, Putlocker, Depositfiles, Fileserve e Mediafire
    03/04/2012

    La MPAA, cioè la Motion Picture Association of America, ovvero l’associazione che promuove e difende gli interessi delle grandi Major americane, chiede un giro di vite contro i portali di condivisione hosting, sollecitando di fatto una loro chiusura. Dopo il caso Megaupload in cui l'MPAA è stato un soggetto attivo, le grandi Major americane chiedono ancora di più e cioè che le autorità sequestrino e dunque blocchino immediatamente portali come Wupload, Putlocker, Depositfiles, Fileserve e Mediafire.

    Per l'MPAA infatti, le attività di questi portali di file hosting sono per lo più illecite, favorendo la diffusione e scambio di materiale protetto da copyright.

    Le accuse sono dunque sempre le stesse, ma i portali interessati non ci stanno e in particolare i vertici di Mediafire replicano alla MPAA che la loro attività è del tutto lecita e onesta e che da sempre hanno rimosso contenuti illeciti, qualora venisse loro segnalato.

    Ma la MPAA ribatte, che da un loro recente studio, risulterebbe che per esempio il 90,2% di download effettuati sul portale Hotfile sarebbero tutti illegali. Tesi però subito smontata da un’altra ricerca che invece dimostrerebbe che proprio i dati proposti da MPAA non possono essere considerati validi perché estrapolati da un campione di utenti non rappresentativo.

    Insomma, continua il braccio di ferro tra le grandi Major americane e i portali di file hosting rimasti superstiti dopo la “terremoto” Megaupload”. La sensazione è che ne dibatteremo ancora molto a lungo.

    http://tariffe.digital.it/mpaa-chiudere-su...afire-7986.html

    Io intanto vi comunico che sto continuando il mio sciopero dei media che consiste per lo più nel rifiutarmi di andare al cinema e di comprare cd.
    Purtroppo non ho resistito alla tentazione di comprare videogiochi anche se sto prediligendo la seconda mano...
    Dovrei annullare anche l'abbonamento a Sky ma quello lo guardano pure i miei....
     
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  4. santley rubik
     
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    intifada potente contro le industrie del cinema!! anche se al cinema ci vado lo stesso XD
     
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    Gappa
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    Wupload e FileServe interrompono il servizio di file-sharing
    Pubblicato: 04 apr 2012 da Daniele P.

    L’esser finito nella lista nera della MPAA sembra aver funzionato: Wupload ha seguito l’esempio di FileSonic e da qualche ora ha interrotto il servizio di file sharing diventando a tutti gli effetti un sito da cui soltanto chi ha caricato i file può scaricarli. Stessa mossa attuata nei giorni scorsi da FileServe che, dopo aver riabilitato il file sharing per poco più di un mese, è tornato indietro sui suoi passi ed ha nuovamente interrotto il servizio.

    PutLocker, un altro dei cyberlocker definiti “disonesti” da Alfred Perry della Paramount Pictures, ha preferito seguire i passi di Mediafire e si è difeso pubblicamente: “meno del 2% dei file caricati sui nostri server sono illeciti e questo sta ad indicare quanto sia importante il servizio che facciamo per la comunità online. PutLocker prendere molto seriamente la protezione del copyright e nell’ultimo anno e mezzo ha eliminato centinaia di migliaia di file illegali e bloccato decine di account. Da sempre collaboriamo con chi detiene i diritti d’autore e con le forze dell’ordine, sia in casa che all’estero. In ogni altra industria una persona che fa affermazioni del genere potrebbe essere denunciata per diffamazione“.

    A quanto pare le affermazioni di Perry sono servite. E dire che si è trattato soltanto di parole, nessun intervento diretto contro i cinque cyberlocker era stato ancora programmato. Ora bisogna attendere la mossa di Depositfiles, l’unico della lista della Paramount a non aver né replicato né intrapreso alcun tipo di azioni. Deciderà di difendersi o seguirà l’esempio di Wupload e FileServe?

    http://www.downloadblog.it/post/17069/wupl...di-file-sharing

    Mannaggia, mannaggia al Papa!
     
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  6. acaso
     
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    Aggiungo che da alcune settimane Mediafire non consente più di caricare file senza prima registrare un account.
     
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    Gappa
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    Riesumo questo thread con una cattiva, cattivissima notizia: www.ilovetech.it/11487/internet-web...di-finanza.html

    E' vero che ci si può continuare ad accedere usanto TOR browser ma un sito che è stato oscurato non è facilmente raggiungibile da tutti, quindi è lecito aspettarsi che molti releaser non metteranno più i loro torrent su kat.ph perchè molti utenti non sapranno come accedervi, di conseguenza diminuiranno i peers e tutto andrà nuovamente a puttane come già avvenuto con The Pirate Bay....

    Per evitare tale evenienza e perchè so che vi piace troppo scaricare come i pazzi vi segnalo questo sito: http://itorrent.altervista.org/

    Non è altro che una pagina web contenente i link per connettersi tramite proxy (anonimamente e anche dall'Italia) a kat.ph e tpb.com e continuare a scaricare torrent come se nulla fosse, in barba alla gdf di Cagliari e di Bergamo ;)
    Per kat.ph vi consiglio l'accesso 2 (questo qua) perchè gli altri hanno problemi nella ricerca...
     
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  8. sd&m
     
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    Megaupload, il sequestro è illegale
    28/06/2012 - Un giudice neozelandese dichiara illegittimo il sequestro dei beni di Kim Schmitz, server compresi


    Un errore formale apre nuove speranze per il titolare del sito e tutti quelli che lo hanno usato e amato.

    LA SENTENZA - Un gran colpo per Kim DotCom, il soprannome con il quale è conosciuto Schmitz (nell’immagine), un paffuto tedesco trapiantato in Nuova Zelanda che è diventato milionario grazie alla felice intuizione, perché oltre a riavere il suo lussuoso villone ha ora nuove carte da giocare nei processi che lo vedono in causa. È stata Helen Winkelmann, lo stesso giudice che aveva emesso il provvedimento a riconoscere che portava un difetto di motivazione e quindi a decretarne l’invalidità, che ha esteso anche alle copie degli hard disk poi trasmessi dalla giustizia neozelandese a quella statunitense, che ha risposto alla denuncia della major contro Megaupload e altri siti controllati dallo stesso ( Megastuff.co, Megaworld.com, Megaclicks.co, Megastuff.info, Megaclicks.org, Megaworld.mobi, Megastuff.org, Megaclick.us, Mageclick.com, HDmegaporn.com, Megavideo.com, Megaupload.org, Megarotic.com, Megaclick.com.) che favorendo la diffusione gratuita di file multimediali avrebbero infranto all’ingrosso i preziosi diritti di copyright.

    LE CAUSE - Resta da vedere se la pronuncia avrà effetto sul processo negli Stati Uniti, ma indubbiamente si tratta di un punto a favore di Kim DotCom, che da allora segue l’evoluzione delle sue peripezie legali agli arresti domiciliari, senza per questo aver rinunciato a lanciare nuovi siti e nuove sfide alle major.

    NUMERI ENORMI – il servizio di hosting su Megaupload poteva contare su 150 milioni di utenti registrati e su 50 milioni di visitatori al giorno e da solo rappresentava il 4% di tutto il traffico internet mondiale, riservato per lo più allo scambio e alla condivisione gratuita di file multimediali, segnatamente musica e film. Traffico che ora si è indirizzato su altri siti e altri sistemi che permettono di conseguire gli stessi risultati, la chiusura di Megaupload non ha inciso significativamente sul fenomeno.

    http://www.giornalettismo.com/archives/388...tro-e-illegale/
     
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    Gappa
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    Apposto, grazie per l'info e speriamo che il nostro paffuto amico biondo possa riaprire i battenti! (che sogno sarebbe se tutti i link fossero ripristinati....)
     
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  10. Nerhub
     
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    CITAZIONE (FrankBlack @ 28/6/2012, 18:46) 
    Apposto, grazie per l'info e speriamo che il nostro paffuto amico biondo possa riaprire i battenti! (che sogno sarebbe se tutti i link fossero ripristinati....)

    Già sto sbavando :woot:
     
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  11. sd&m
     
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    Acta addio: muore il bavaglio del web
    04/07/2012 - Con 39 voti a favore e 478 contro, il Parlamento Europeo ha definitivamente cestinato il trattato

    Il Parlamento Europeo ha respinto a grande maggioranza l’ACTA.

    SCONFITTA TOTALE - Il discusso trattato internazionale sul commercio, un vero cavallo di Troia con il quale s’intendevano far passare norme ad esclusivo vantaggio di alcune corporation detentrici di copyright e altri diritti intellettuali è stato ridotto a brandelli. Umiliati i proponenti, su tutti la Commissione che lo aveva portato fino al voto, dopo anni di negoziati segreti con le controparti americane. 39 a 478 è un risultato che parla da solo e decisamente all-partisan.

    A CHE SERVE - L’ACTA nasce dalla fervida mente dei legislatori statunitensi pungolati da alcune corporation facilmente identificabili e, con la scusa della lotta alla contraffazione, avrebbe posto limiti assurdi alla circolazione delle informazioni e delle idee, oltre a minacciare conseguenze penali per milioni di persone che nel mondo si scambiano file o pubblicano ogni genere di materiale, dai kitten stupida alla ricerca scientifica. Avrebbe addirittura creato la figura del poliziotto-provider che agisce su impulso del detentore di diritti offeso, una bestialità giuridica oltre al fatto che nessuno ha capito bene perché i provider si dovrebbero mettere a fare i poliziotti, e ad accollarsene i costi, a beneficio di altre industrie.

    ACTA, SOPA E PIPA - Identiche bestialità ripetute in progetti di legge squisitamente americani e già bocciati dal Congresso, SOPA E PIPA non sono altro che la versione locale di ACTA, che a lungo Washington ha sognato d’imporre come un accordo globale. Con la bocciatura europea e la denuncia del trattato da parte dei parlamenti di Australia, Svizzera e Messico, ACTA resta invece un trattato poco “internazionale”, riducendosi nei fatti a un accordo bilaterale tra Stati Uniti e Marocco, unico paese che l’abbia siglato e completato l’iter legislativo per perfezionarlo.

    CI RIPROVERANNO - Inutile sperare che chi ha già speso milioni di dollari e anni di fatica possa restare demotivato dall’insuccesso, la capacità di persuasione degli avvocati che hanno suggerito di percorrere ottusamente una via del genere è sicuramente elevatissima, ancora di più se impatta su soggetti per i quali ogni virgola di articolo di legge potrebbe significare guadagni miliardari. ACTA e suoi facsimili torneranno sicuramente a minacciare i diritti collettivi, ma per ora e per una volta ci si può godere questo trionfo dell’interesse generale contro l’arroganza d’interessi particolari tanto potenti.

    http://www.giornalettismo.com/archives/398...vaglio-del-web/
     
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    Gappa
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    Sono stramegacontento!! :D
     
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  13. Frank Costello
     
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    MPAA VAFFANCULO!
     
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  14. sd&m
     
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    Megaupload, arriva quello nuovo e indistruttibile
    16/08/2012 - La promessa di Kim Dotcom




    King Dotcom, il fondatore del sito web di file-sharing Megaupload, accusato di violazione di copyright e ricercato dagli Stati Uniti, ha preannunciato su Twitter, sia pure in maniera criptica, il ritorno del sito in versione ‘indistruttibile’ e la creazione di una boutique di musica online. ‘So che tutti lo aspettate. Arriva. Quest’anno. Lo giuro. Piu’ grande. Piu’ capace. Piu’ veloce. 100% di sicurezza e indistruttibile’, ha twittato il re tedesco del file sharing, che combatte contro l’estradizione dalla Nuova Zelanda, senza nominare il sito Megaupload, chiuso da gennaio.

    IL VERO NOME – King Dotcom, vero nome Kim Schmitz, ha promesso il lancio entro fine anno di Megabox, un sito simile alle boutique di musica online come iTunes, ma promette agli artisti che potranno contare sul 90% dei diritti pur aggirando le case discografiche.
    Non ha pero’ precisato come intende finanziare un ipotetico ritorno a Megaupload o il lancio della nuova piattaforma musicale, dato che le autorita’ neozelandesi hanno congelato la maggior parte dei suoi beni e sequestrato i suoi conti bancari. Kim Schmitz, 38 anni, e’ stato arrestato a gennaio nella sua sontuosa residenza ad Auckland su richiesta dell’Fbi, e liberato su cauzione dopo un periodo di detenzione. La giustizia neozelandese ha convocato un’udienza il prossimo marzo per esaminare la richiesta di estradizione presentata da Washington. (ANSA)

    http://www.giornalettismo.com/archives/455...ndistruttibile/
     
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  15. faap_de_oiad
     
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    CITAZIONE (sd&m @ 4/7/2012, 14:53) 
    Acta addio: muore il bavaglio del web
    04/07/2012 - Con 39 voti a favore e 478 contro, il Parlamento Europeo ha definitivamente cestinato il trattato

    Il Parlamento Europeo ha respinto a grande maggioranza l’ACTA.

    SCONFITTA TOTALE - Il discusso trattato internazionale sul commercio, un vero cavallo di Troia con il quale s’intendevano far passare norme ad esclusivo vantaggio di alcune corporation detentrici di copyright e altri diritti intellettuali è stato ridotto a brandelli. Umiliati i proponenti, su tutti la Commissione che lo aveva portato fino al voto, dopo anni di negoziati segreti con le controparti americane. 39 a 478 è un risultato che parla da solo e decisamente all-partisan.

    evvai!!! :lol:
     
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178 replies since 19/1/2012, 21:38   4429 views
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