Django Unchained

L'ultimo lavoro di tarantino

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    CITAZIONE (Sin Fabiaccio @ 18/1/2013, 21:40) 
    e comunque secondo me l'"originale" di Castellari è superiore all'adattamento (non so se sia remake o che altro) Tarantiniano ;)

    Ma solo io so che i film di Django sono ben 8 (OTTO) escluso quello di Tarantino???

    - Django (1966) di Sergio Corbucci, con Franco Nero
    - Django Spara Per Primo (1967) di Alberto De Martino, con Glenn Saxon
    - Django Il Bastardo (1969) di Sergio Garrone, con Anthony Steffen
    - Django Sfida Sartana (1970) di William Redford (Pasquale Squitieri), con Luciano Stella
    - Arrivano Django e Sartana... è la fine (1971) di Dick Spitfire (Demofilo Fidani), con Chet Davis
    - Preparati la Bara! (1968) di Ferdinando Baldi con Terence Hill nel ruolo di Django.
    - Django 2 - Il Grande Ritorno (1987) di Ted Archer (Nello Rossati), di nuovo con Franco Nero
    - Sukiyaki Western Django. (2007) di Takeshi Miike e Quentin Tarantino

    Quindi dire che Django Unchained è il remake o il prequel oil sequel di jango significa, non dico non aver capito nulla della cinematografia tarantiniana, ma nemmeno essersi un pochino informati prima.

    Solo una cosa hanno in comune i vari Django e quello di Tarantino: sono ambientati nel vecchio West, nient'altro. Quindi fare i paragoni col primo film del 1966 e questo ultimo del 2013 è del tuto fuori luogo.

    Poi, se vi è piaciuto o non vi è piaciuto è tutto un altro discorso e ognuno ha i suoi gusti.
     
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    Il fatto è che Django non è mai stato registrato, quindi chiunque può usare questo nome per fare un film, mentre il vero sequel è Django 2 Il Grande Ritorno.
     
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    Ed ecco pubblicata la recensione: http://www.iocinemablog.it/django-unchaine...o-quentin/24176

    E se non volete cliccare il link, eccovela in spoiler qui sotto:
    Grande perfomance, come ci si aspettava, dal nuovo film dell’ enfant-terrible di Hollywood: Quentin Tarantino e il suo film Django Unchained, uscito al cinema in Italia il 17 Gennaio 2013. Django è in lizza agli Oscar 2013 del cinema con 5 nomination: miglior film, miglior attore non protagonista a Christoph Waltz (al secondo film con Quentin, che gia gli aveva portato il suo primo Oscar), miglior fotografia, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio sonoro. Non male, bel colpo Quentin! Ma che Trantino fosse un bravissimo regista già lo si sapeva, nomination agli Oscar a parte!

    Quentin Tarantino è sempre più amante del cinema italiano al punto di omaggiare, stavolta, un caposaldo della creatività cinematografica italiana: lo spaghetti-western. Il film Django dura ben tre ore, ma risulta scorrevolissimo e molto avvincente, pieno di pathos e tensione.
    Il cast del film vede un film Samuel L. Jackson che interpreta da manuale il vecchio e cattivissimo Stephen, ma anche l’ obliquo Monsieur Calvin Candie è magistralmente interpretato da un sempre più bravo Leonardo Di Caprio, ancora una volta purtroppo snobbato dalla Academy degli Oscar.
    Jamie Foxx nel ruolo di Django è davvero bravo e convincente.

    Django Unchained è sicuramente il film più maturo di Quentin Tarantino, ma anche il più “kubrickiano”, dal momento che, oltre ai simboli tanto cari a Quentin, ce ne sono molti altri tipici del regista Stanley Kubrick: lo specchio (la schiava legata all’ albero vede arrivare Django dallo specchio), lo sguardo fisso (Django lo ha sempre e la cinepresa indugia spesso sull’ inquadratura degli occhi, non solo dei suoi) e la famiglia disfunzionale (sia quella di Django, separato a forza dalla moglie, sia quella di Calvin Candie). Persino la costruzione di alcune inquadrature, le molte lente carrellate laterali e alcune scene di sparatorie, seppur debitrici nel loro “ralenty” del cinema western del grande Sam Peckinpah, contengono elementi kubrickiani, come il ferito a terra ripetutamente colpito al rallentatore da proiettili vaganti, proprio come in una delle più impressionanti scene di Full Metal Jacket.

    Il film di Quentin Tarantino omaggia tutti vari Django del cinema degli anni ’70, che sono ben sei (sette contando l’originale). Nel film di Tarantino, Django non è più un bianco che cerca vendetta per la famiglia trucidata, ma è uno schiavo di colore, liberato da un cacciatore di taglie tedesco (Christoph Waltz) e alla ricerca della sua consorte, schiava anch’essa chissà dove. Django la troverà, ovviamente, ma seminando morti e sangue ovunque.

    Oltre al cast di grandi stelle come i già citati Jamie Foxx, Christph Waltz, Samuel L. Jackson e Leonardo Di Caprio, nel film Django Unchained troviamo anche dei piccoli preziosissimi cameo di facce conosciute: soprattutto c’è Franco Nero, il Django “originale” del primo film di Sergio Corbucci del 1966. Nel nuovo film di Tarantino, Franco Nero interpreta il ruolo di uno schiavista che chiede a Django come si chiama e come si scrive il suo nome, facendo il famoso spelling (la D è muta!).
    Poi si possono notare Michael Parks (presenza quasi fissa nei film di Taranitino), Tom Wopat (uno dei cugini Duke del telefilm Hazzard), e Don Johnson (famoso negli anni ’80 col telefilm Miami Vice e gia visto in Machete).
    Inoltre nel film Django Unchained compaiono il grande Bruce Dern, la stunt-woman Zoe Bell e il truccatore-regista Tom Savini, al quinto film con Quentin Tarantino. Appaiono brevemente anche il comico Jonah Hill, M.C. Gainey, James Russo e James Remar in ben due ruoli (uno schiavista e la guardia del corpo di Monsieur Candie).

    La cosa incredibile del film Django Unchained è che, pur durando tre ore ed essendo un film quasi esclusivamente fatto di dialoghi, il tempo passa davvero veloce, la tensione c’è, il ritmo pure, il pathos è dato in sapienti grandi pennellate.
    Ecco, è come se Quentin Tarantino usasse un grande pennello per dipingere piccoli particolari di un quadro: sembra impossibile, ma lui ci riesce davvero bene. Django Uncheined è uno stupendo film e Quentin Tarantino si riconferma non solo il talentuoso regista che è sempre stato, ma denota anche miglioramenti e una maturità acquisita ad ogni suo nuovo film.
     
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  4. acaso
     
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    Bellissima recensione V, complimenti ;)
     
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    Qualcuno ha badato che nel film
    tutti i bianchi sono dei completi idioti? L'unico che si salva in parte è il tedesco, anche se alla fine combina una bella cazzata.
    Mi piacerebbe sapere un vostro parere :) .
    P.S. bella recensione V, complimenti.
     
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  6. santley rubik
     
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    bè erano idioti i bifolchi perennemente ubriachi, Candy, franco nero e butch non erano idioti.
     
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    CITAZIONE (santley rubik @ 2/2/2013, 11:27) 
    bè erano idioti i bifolchi perennemente ubriachi, Candy, franco nero e butch non erano idioti.

    Se ci pensi bene lo erano eccome...
    Candy: se non era per Stephen avrebbe preso una bella chiavata, senza parlare del fatto che voleva farsi chiamare monsieur senza conoscere minimamente il francese.
    Franco Nefo: Perde l'incontro di lotta (bisogna dire pero che non è americano)
    Butch: Il suo compito era difenddre Candy e mi sembra che abbia fallito miseramente, rimettendoci pure.
     
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  8. KaiserSose
     
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    Ciao a tutti! Vi seguo da sempre anche se è la prima volta che provo a chiamare.
    Complimenti per la trasmissione!! :B):

    Minchiate a parte credo che il fatto "bianchi stupidi" sia assolutamene voluto. Secondo me Tarantino voleva sottoliniare come la schiavitù abruttisca anche chi la pratica , non solo chi la subisce.
    Far sbranare le persone stuprarle e costringerle a cavare gli occhi ad un altro essere umano ti disumanizza parecchio. Inoltre Candy si era abituato a fare affidamento su Samuel L. Jl (non ricordo il suo nome nel film) vera emineza grigia della piantagione (quando Djanggo è appeso a testa in giù lo spiega pure "bianchi che non hanno mai avuto un idea...."). Insomma una vera orgia di zone grigie e nere morali. Non a caso il tedesco , Djago e sua moglie ne sono immuniin quanto nemici della schiavitù.
    Difficilissimo giudicare il personaggio di Franco Nero quasi completamente tagliato ma in cui si intuisce la complessità forse inizialmente prevista.
    Filmone!!!
     
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    CITAZIONE (KaiserSose @ 4/2/2013, 16:05) 
    la schiavitù abruttisca anche chi la pratica , non solo chi la subisce

    Io appoggio questo passaggio!
    Non sapevo che la parte di Franco Nero fosse stata accorciata, peccato :(
     
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  10. susanstorm
     
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    vedremo...............................in programma oggi, neve e idioti che si cappottano permettendo e sperando di nn beccare la solita sala al giometti baraccola in cui l'audio fa schifo :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: :wacko:
     
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  11. lennysnipes
     
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    Christophe Waltz ha vinto nuovamente l'oscar come miglior attore non protagonista e sempre grazie a un lavoro di Tarantino... se poi contiamo il fatto che gli unici film di un certo rilievo di Waltz sono "Bastardi senza gloria" e "Django u.", direi che abbiamo un fenomeno assolutamente unico nell'intera storia del cinema. Ma Quentin dove cavolo lo ha pescato?
    P. S. Se fossi Waltz, erigerei un monumento a Tarantino! :P
     
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    Io avrei dato un Oscar, o almeno una candidatura a Waltz anche per il polanskiano Carnage, ma in verità lì avrei candidato l'intero cast.
    Inoltre Waltz lo si è visto nel mediocre Green Hornet, nell'interessante Come L'Acqua Per Il Cioccolato e nella versione steampunk de I Tre Moschettieri, nei panni del cattivo Cardinale Richelieu (ma in quel film lo avrei viusto anche nei pabnni di un qualsiasi moschettiere).
    Prima di questi, Waltz aveva gia fatto decine e decine di misconosciuti film europei
     
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  13. Frank Costello
     
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    Premio a Waltz meritatissimo, ma quello per la ''sceneggiatura originale'' a Tarantino fa un po' sorridere.
     
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    CITAZIONE (Frank Costello @ 25/2/2013, 19:59) 
    Premio a Waltz meritatissimo, ma quello per la ''sceneggiatura originale'' a Tarantino fa un po' sorridere.

    Meritava anche come migliore film! Comunque quando vuoi farci leggere una tua sceneggiatura originale io sono qua ;)
     
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    E' un premio voluto, quello dell'Academy a Quentin. In pratica gli vogliono comunicare che non lo riconoscono come valente regista degno di una statuetta ma hanno cmq capito il suo talento nello scrivere i suoi leggendari dialoghi. E secondo me è gia molto.

    Casomai scandaloso ignorare, da sempre, da parte dell'Academy, che esiste un bravo attore di nome Leonardo DiCaprio!!!!
     
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63 replies since 20/5/2011, 09:29   1215 views
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