Io credo nella mia cultura...

La canzone di Povia è scandalosa! Più va avanti con la sua insulsa carriera e più fa nascere in me desideri omicidi nei suoi confronti, maledetta testa di cazzo! Non basta essere dalla parte dell'eutanasia per pigliarsi la simpatia del pubblico intelligente, con un testo veramente da elementari e considerando che è una operazione pubblicitaria che si vede lontano un km, riesce a starmi ancora più sui coglioni! Ma poi che cazzo di bisogno c'era, se non per far soldi, di fare una canzone su Eluana? Ma che lasci in pace la famiglia di quella povera ragazza che ne ha già passate abbastanza senza la canzoncina idiota di Povia!

Vannè, Povia si sa che è un pirla. Ma l'anno prossimo a Sanremo voglio Angelo Cavallaro!

Magari con una canzone all'altezza (o alla bassezza) di questa.

raga ma come si fa ad eliminare nino d'angelo per ripescare pupo/savoia?????

1) Cristicchi non è Guccini e tanto meno De Andrè 2) nell'abisso di squallore in cui stanno sprofondando i festival di San Remo c'è da accontentarsi e una canzone di sufficiente o discreta qualità ovviamente appare migliore di quello che è in sè.

Ma è il testo, cantato in una sorta di dialogo a tre voci, la cosa più agghiacciante e pertanto merita un'analisi approfondita; Pupo esordisce con: "Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro, nell’equilibrio che ci unisce, intorno alla nostra famiglia." Cosa? Pupo ci viene a parlare di famiglia?! Uno che ha più mogli, compagne, amanti e figli che calzini! E poi rincara la dose: "...soffro le preoccupazioni, di chi possiede poco o niente" detto da uno che si è giocato anche le mutande con il gioco d'azzardo la cosa fa un certo effetto. Con l'arrivo di Emanuele Filiberto il tutto prende una piega sinistra da congresso forzista: "Io credo nella mia cultura e nella mia religione, per questo io non ho paura, di esprimere la mia opinione. Io sento battere più forte il mio cuore di un’Italia sola, che oggi più serenamente si specchia in tutta la su storia."

Arriviamo finalmente al ritornello affidato a Luca Canonici che letteralmente eleva il microcosmo di Emanuele su un piano quasi metafisico coinvolgendo addirittura Dio con l'intento di convincere l'ascoltatore della purezza dei suoi sentimenti: "Sì stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio. Io non mi stancherò di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio."

Se già questo basterebbe a far assurgere il brano a "classico", la seconda parte riesce ad andare oltre ogni peggiore incubo. Il tenero Emanuele, come un novello Oliver Twist, pensa bene di smuovere gli animi più aridi parlandoci della sua triste infanzia: "Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia, chiudevo gli occhi e immaginavo, di stringerla fra le mie braccia", ma ecco che Pupo interviene tempestivo: "Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente, ma mai ti sei paragonato a chi ha sofferto veramente" e sono applausi a scena aperta.

Si conclude con la ciliegina sulla torta, l'interprete di "Firenze Santa Maria Novella" che canta sofferto: "Io credo ancora nel rispetto, nell’onestà di un ideale. Nel sogno chiuso in un cassetto, e in un paese più normale" esattamente come nel 2007 quando il nostro Emanuele Filiberto di Savoia chiese all'Italia ben 90 milioni di euro di risarcimento danni (ed il padre ben 170) per gli anni d'esilio; all'epoca probabilmente non andava in giro a piagniucolare "Italia amore mio".

A fine esibizione gli occhi sono lucidi come se ci avessero strofinato sopra delle cipolle, ribaltati sulle nostre poltrone non possimao non gridare: "Emanuè, facce ride!". Un trio davvero "funanbolico" (cit.) che ci regala puro concime per le orecchie. Sarà difficile fare di peggio in questo 2010, nel frattempo ridateci "Italia" Mino Reitano.

il gioca juer a confronto è la cavalcata delle valchirie...
imbarazzante...

Evviva Cavallo Basso!

In che senso?

Cavallo Basso è Massimo Del Giudice, la versione ''quantotevurria'' di Ramazzotti. Certo è che Cavallaro mica scherza con le (s)proporzioni...
Li voglio entrambi ambedue a Sanremo l'anno prossimo...

volrvo giusto esordire dopo la mia assenza dal forum col post su pupo...ma vedo che mi avete battuti sul tempo, anzi, mi avete doppiato ahahahah XD
visto che è da giorni che rompo le palle a tutti in casa, in ufficio e cn gli amici su questo obbrobrio voglo dire la mia anche qui.
la canzone di pupo e savoiardo è, in ordine sparso:
-una merda
-un insulto persoanle
-la canzone piu patetica degli ultimi 20 anni
-una ruffianata neofascista
-il male
-il simbolo dell'ipocrisia