Cacare a lavoro

riflessioni su questa difficile quanto inevitabile necessità

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  1. paganinihorror
     
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    frusta, potrei amarti per aver scritto questo! :D
     
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  2. Il Frusta
     
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    Erano settimane che preparavo il post...

    Oggi m'era venuto in mente "Pelazzo", ovvero il tipo che costella il cesso di una foresta di peli immancabilmente neri e spessi come tronchi. Ho comunque notato che tale comportamento era già stato associato a pratiche onanistiche...

    Siete grandi, avete colto lo spirito di questa discussione...

    Volevo sapere da coloro che hanno fatto outing dichiarandosi equilibristi se, ad operazione completata, comunque detergono anche solo sommariamente le impronte delle scarpe oppure se sono dei porci schifosi che lasciano l'improntona delle scarpe!

    In ufficio abbiamo pensato di fare i calchi alle scarpe di tutti per scoprire chi è il nostro equilibrista! Ci ha un po' rotto il cazzo.
     
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  3. Nippo23
     
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    Credo di non aver mai cagato al di fuori delle mura domestiche se non in casi del tutto eccezionali.

    Cmq girovagando per bagli pubblici e non mi sono imbattuto in tutte le casistiche o quasi.
    Cito però l'esperienza di un mio collega che caga sempre "il pranzo/la cena di natale". Intasa il cesso con un odore di putrefazione assoluto e chiude porte e finestre a stagno.
     
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  4. Il_Commodoro64
     
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    CITAZIONE (Il Frusta @ 8/2/2008, 19:37)
    Volevo sapere da coloro che hanno fatto outing dichiarandosi equilibristi se, ad operazione completata, comunque detergono anche solo sommariamente le impronte delle scarpe oppure se sono dei porci schifosi che lasciano l'improntona delle scarpe!

    purtroppo siamo solo dei mezzo equilibristi e come dettoti (esisterà 'sto termine?) ci sediamo sul nulla piuttosto che salire in piedi sul cesso. ma ora che ci penso se uno sale in piedi sul cesso non si caga nelle mutande? che deve fare, levarsi completamente pantaloni e biancheria in mezzo a quel luridume? :sick:

    cmq ora racconto un'esperienza di cagata obbligata...stavo al mare in sardegna e probabilmente ho preso un colpo di freddo, così nel bel mezzo del pomeriggio, a circa 500-600 metri m a piedi da casa (qualche minuto insomma) mi scappa di farla. inizio a tornare sbrigandomi il più possibile ma a un certo punto verso metà strada mi rendo conto di non potercela mai fare e così mi imbuco nel baretto (in cui non ero mai stato prima) ed entro, correndo, con in bocca la domanda "posso usare il wc per favore?". nemmeno il tempo di sentire la risposta che già sto dentro e quasi me la faccio addosso mentre mi abbasso il costume. alla fine ce l'ho fatta giusto in tempo...ero quasi commosso dalla gioia...e quando sono uscito mi sono fermato un attimo e con lo sguardo deciso e riconoscente ho detto al barista "...grazie mille" :B):
     
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  5. Il Frusta
     
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    La seduta sul nulla deve essere difficilissima! Non riesco ad immaginare lo sforzo... comunque hai ragione... anche secondo me l'equilibrista si deve levare tutto, mutande e calzoni perchè le impronte sono parecchio arretrate, sono nella parte retrostante della seduta.

    Se fossero in bilico in cima (pericolosissimo) potrebbe anche tentare un centro evitando i propri vesiti... ma posizionato così all'indietro per forza deve levarsi tutto... ma dove cazzo l'appoggia la roba???? Secondo me la tiene in braccio mentre si destreggia... che sciagurato.
     
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  6. Drakazzone
     
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    do il mio modestissimo apporto al topic:

    l'empirismo è sempre stata una forma di ricerca piuttosto soddisfacente e nn del tutto inesatta se applicata a casi che nn richiedano millimetriche misurazioni ed esattissime valutazioni;
    ergo, dopo aver avuto l'accuratezza di levare le scarpe, ho cagato nel cesso di casa mia seguendo i dettami dell'equilibrista:

    i piedi devono essere appoggiati di punta sulla seggetta, altrimenti (vedendo da sopra) secondo me rischiavo di cagare sulla seggetta stessa (tensione...come lo spiego poi a mia mia mà?) o sulle mi caviglie (tensione...come mi giustifico poi con me stesso?); onde evitare le caviglie come ulteriore precauzione mi son praticamente messo impuntellato (praticamente mi son messo sulle punte dei piedi ma accucciato....).
    i pantaloni li si deve abbassare fin in fondo alle caviglie e tenere alla buona con una mano. il risultato di tutto ciò crea una certa instabilità, cosa che si contrasta appoggiando l'avambraccio libero alla parete retrostante.

    ps domenticavo...appena inizia ad uscire la cacca e si è visto che a stima nn si centran seggetta e caviglie, ci si abbassa coi piedi, altrimenti si ha l'effetto krakatoa; e ci si abbassa facendo praticamente peso sul braccio appoggiato al muro.


    per le femminucce i problemi dovrebbero essere finiti qui.
    per i maschietti invece insorge il problema che se mentre si caga si deve pure pisciare, nn so voi, ma una mano ce la si deve ASSOLUTAMENTE giocareper tener giù il coso e centrare bene la tazza...cosa che cozza palesemente col fatto che l'essere umano ha solo due braccia....a questo punto si deve decidere quale mollare...personalmente mi son rotto le balle e cmq pago del mio esperimento ho traslato nella normale posizione e finito in santa pace leggendo un rat man...^^

    my two cents....

    ale
     
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  7. Il Frusta
     
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    Il tuo esperimento scientifico dimostra senza dubbio che l'equilibrista deve necessariamente rinunciare ad una funzione... reggersi l'uccello, reggersi le mutande per non cacarci dentro e reggersi alla parete per non morire con una craniata nella porta. Sono propenso a credere che rinunci a reggersi le mutande togliendosele appunto e rimanendo nudo con le scarpe... sulla tazza! confermo... CHE SCIAGURATO!
     
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  8. Drakazzone
     
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    CITAZIONE (Il Frusta @ 9/2/2008, 12:20)
    Il tuo esperimento scientifico dimostra senza dubbio che l'equilibrista deve necessariamente rinunciare ad una funzione... reggersi l'uccello, reggersi le mutande per non cacarci dentro e reggersi alla parete per non morire con una craniata nella porta. Sono propenso a credere che rinunci a reggersi le mutande togliendosele appunto e rimanendo nudo con le scarpe... sulla tazza! confermo... CHE SCIAGURATO!

    cacchio...che tensione....già ho faticato un mondo nella prova, se poi devo pensare di essere in un cesso pubblico a farla con i pantaloni e i boxer sulle spalle... :blink: :blink: :blink:

    bhò...piuttosto la tengo fino a casa col rischio di implodere.... :ph34r:
     
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  9. Night Walker
     
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    Segnalo un altro problema, che non ha a che fare con l'utente di turno ma proprio col cesso in sé.

    Vi è mai capitato di farla in bagni dove, quando tirate lo sciacquone, al posto dello scroscio che tutti noi amiamo esce solo un filo d'acqua spesso al massimo come l'unghia del mignolo? :wacko:

    A me purtroppo sì. Anzi, per dirla tutta, il gabinetto del mio posto di lavoro è ESATTAMENTE così. Logicamente con così poca acqua, neanche la cacata più esile può venire eliminata. E non resta che lavorare di scopino e di olio di gomito per un quarto d'ora! :cry:
    Credo che il problema dipenda dal fatto che dove lavoro siamo al secondo piano e la pressione dell'acqua ha problemi congeniti ad 'arrampicarsi' (il bagno è stato rifatto due volte: tutto inutile, lo sciacquone continua a lavorare al minimo sindacale).

    E credo sia superfluo aggiungere che in ufficio l'UNICO che lavora di scopino sono io. Gli altri o lasciano galleggiare i loro stronzi, oppure tentano di 'coprire' il misfatto gettando vagoni di carta igienica nella tazza. Ovviamente non serve a nulla, visto che la carta igienica non nasconde minimanente quel tale odorino... :sick:
     
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  10. ArkhaM Leo
     
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    CITAZIONE (Il_Commodoro64 @ 8/2/2008, 20:06)
    cmq ora racconto un'esperienza di cagata obbligata...stavo al mare in sardegna e probabilmente ho preso un colpo di freddo, così nel bel mezzo del pomeriggio, a circa 500-600 metri m a piedi da casa (qualche minuto insomma) mi scappa di farla. inizio a tornare sbrigandomi il più possibile ma a un certo punto verso metà strada mi rendo conto di non potercela mai fare e così mi imbuco nel baretto (in cui non ero mai stato prima) ed entro, correndo, con in bocca la domanda "posso usare il wc per favore?". nemmeno il tempo di sentire la risposta che già sto dentro e quasi me la faccio addosso mentre mi abbasso il costume. alla fine ce l'ho fatta giusto in tempo...ero quasi commosso dalla gioia...e quando sono uscito mi sono fermato un attimo e con lo sguardo deciso e riconoscente ho detto al barista "...grazie mille" :B):

    Non sò il perchè... Ma questa storia mi ha riportato alla memoria un gran film...

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    ^_^
     
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  11. Emmett
     
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    Beh regà, io ho un amico che quando caga per la paura che la puzza impregni i suoi vestiti, si spoglia completamente nudo !!!

    Cmq io le esperienze peggiori le ho avute in un cinema dove di estate c'e' l'aria condizionata a palla, mi è venuto un cagone talmente peso, che non appena ho slargato le chiappe di mezzo millimietro, e ho rilasciato i muscoli dello sfintere un minimo, c'e' stata come un'esplosione non sono mai stato cosi' male in vita mia, ma cosi' bene dopo :D
     
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  12. paganinihorror
     
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    vedo che almeno nei vostri cessi pubblici lo scopino c'è. a quelli della mia università, invece, lo scopino fa già parte dell'attrezzatura extralusso, per cui molto spesso ci si ritrova di fronte a delle visioni apocalittiche che lasciano il segno per il resto della giornata.

    comunque emmett mi ha riportato alla mente una mia ex compagna di classe che aveva bisogno di togliersi tutto quello che aveva addosso prima di iniziare la seduta sul cesso e, oltretutto, non riusciva nel suo intento se in bagno circolava anche solo un moscerino.

    questo thread deve entrare di diritto nella storia del forum, assieme a quelli sulla trash music, sul capolavoro marforiano e su "la croce delle sette pietre". :D
     
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  13. ferroso
     
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    C'è qualcuno (o che conosce qualcuno) che ha mai cacato in un sachetto di plastica per poi scaraventarlo kissà dove????
     
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  14. Gandhi a Las Vegas
     
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    Ragazzi, sto leggendo distrattamente perchè sono molto stanco... ma prometto che rileggerò la discussione.

    Io al liceo ero ritenuto un cacatore eccezionale e una volta il bidello, non curante della figura di merda che mi avrebbe fatto fare con la professoressa di latino, entrò in classe incazzatissimo e mi invitò a tirare il discarico.
     
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  15. Memnone
     
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    io si! a Sarajevo nel 96! eravamo distaccati in un ex albergo borbandato (il Biokovo) e, vista la mancanza di cessi ci diediero ordine di farla in buste di plastica (UMILIANTISSIMO), beh, un genio che dormiva al terzo piano, in quel momento solo in camera, dopo aver fatto i suoi bisogni su una carta di giornale, getto tutto dalla finestra........... sfortunatamente un maresciallo della cavalleria passava li sotto............. preso in pieno! inutile dire il seguito!
     
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54 replies since 7/2/2008, 22:11   2243 views
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