Surfisti nazisti devono morire.

Grazie ancora Fantasy.

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  1. -=mannequin=-
     
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    Capitano McKenzie
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    Essere padroni di una spiaggia non è da tutti e sicuramente non potete sperare di esserlo se non siete dei surfisti dediti alla svastica che si fa chiamare Adolf.
    Un terremoto ha sconvolto le coste della california (o almeno così ci viene lasciato credere, visto che non si fa mai menzione di alcun luogo reale) e sulle spiagge regna l'anarchia.
    Gruppi di bande terrorizzano i sopravvissuti alla catastrofe, razziando ciò che resta della città ormai quasi disabitata, se non contiamo circa una decina di persone civili che non si sa per quale motivo non sono state evaquate come il resto della popolazione.
    Tra questi troviamo un giovano di colore, Leroy, presumibilmente addetto alla sicurezza di quello che pare essere un punto di estrazione di materiale non definito dal sottosuolo, nonchè sua madre, la classica nera obesa dalle mille risorse e dalla battuta sempre pronta, che si trova in casa di riposo con altre arzille vecchiette a circondarla.
    La banda di Adolf, i Surfisti Nazi, sono quelli che più seminano il panico nei pressi delle spiagge e ovviamente cercherà di dominare sulle altre, prima solamente a parole e minacciando i rivali per estorcergli denaro, ma poi sarà il momento di passare alle maniere forti. E non ci si spiega il perchè, visto che tutti, bene o male, obbedivano ai suoi ordini incondizionatamente! Forse per i bassissimi fondi destinati alla produzione della pellicola era stato stampato il copione in un solo esemplare e dev'essere andato smarrito, portando con sè la poca logica che poteva tener su la trama del film. Questo spiegherebbe anche il proseguimento nel quale si incrociano prima le vie di Adolf e Leeroy, per poi assistere ad una vera e propria caccia da parte della grossa madre di colore nei confronti dei nazi.
    Impossibile è citare poche frasi o scene che meritano da sole la visione del film, come Adolf che mentre sta in piedi sulla sua tavola in mezzo al mare fa il saluto romano per chiamare i suoi compagni che si trovano ancora sulla spiaggia, o quando si proclama "Führer della nuova spiaggia" o ancora la mamma che non lascia uscire di casa uno dei Surfisti Nazi, oppure Eva (ovviamente la donna di Adolf) che pronuncia: "Sì, io sono la sua puttana personale e tu faresti meglio a trovarti una fica più competente".
    Assolutamente memorabile la scena in cui Adolf va a parlare con il suo compagno Mengele, una scena del tutto priva di senso che si svolge in un capannone abbandonato con immancabile fiamma accesa non si sa quando, come nè perchè e ripresa da una distanza tale che non ci si rende conto, ad un certo punto, se Mengele stia parlando da solo o meno.
    E questo è solo un piccolo assaggio di ciò che di grandioso è questo film, una vera e propria chicca da vedere e rivedere, anche se verso la metà risulta un po' pesante, ma superato lo scoglio ci si ritrova con nuova linfa vitale grazie alle scene insensate che si susseguono in (non troppo) rapida sequenza.

    Paese - USA
    Attori principali - Gail Neely (la signora Washington), Barry Brenner (Adolf), Dawn Wildsmith (Eva), Michael Sonye (Mengele)
    Genere - Azione
    A chi è consigliato - A chi pensava che i nazisti avessero perso la guerra
    Se ti piace guarda anche - vorrei saperlo anch'io perncè non ho trovato niente di simile
    Reperibilità - Media
    Voto - 4



    Ovviamente se avete intenzione di inserirla sul sito fate pure e se ce ne fosse bisogno fate pure qualche modifica, spero comunque che abbiate apprezzato e che rivediate più volte questo capolavoro che mi ha iniziato al trash :D
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66 replies since 25/10/2007, 11:56   1568 views
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