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Memnone.
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su questo sfondiamo una porta sfondata, anche se i film seri italiani di oggi sono più comici dei comici . -
Claudia Mastro.
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verissimo. soprattutto se leggete "un film di renzo martinelli" al'inizio. . -
.Sul fatto che il cinema italiano sia un malato in stato comatoso, non c'è il minimo dubbio... purtroppo.
E' dalla fine degli anni 80 che sento sta frase.... crisi del cinema... agli italiani piace riempirsi la bocca co sta parola: "crisi", è la scusa per ogni lassismo, per ogni fallimento, per la propria pigrizia, per le proprie paure.... basya dire "c'è crisi" e tutto è scusato.
Eh no, cazzo. Io vedo che, arrivato il 21mo secolo, le tecnologie digitali, i nuovi nomi (davanti e dietro la cinepresa), i fondi dati dallo stato e la creazione di Film Commission regionali, che promuovono anche finanziariamente il girare i film da loro, ha fatto rinaswcere il cinema italiano anche con prodotti validi ed esportabili.
Che poi i gusti siano diversi da spettatore a spettatore e non tutto piaccia a tutti, ci sta. Ma non deve esser preso a misura assoluta.. -
Claudia Mastro.
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ma quali sono sti prodotti validi? o esportabili?le film commision sono il contrario del cinema. . -
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O beh...qualcosa di ritenuto valido dalla critica c'è...
Da me solo 3 titoli che ricordi (partendo dal 2000). Parlo di gusti ovviamente.
Invece se parliamo di TV roba buona, poca ma ce ne è.
Tipo ho sempre snobbato Coliandro, invece è molto carino.. -
Ninja_Warrior.
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CITAZIONESono quattro i film italiani che si sono aggiudicati un posto nella top 100 dei film europei che nel 2014 hanno attirato più spettatori nei cinema dei Paesi extra-europei: La grande bellezza, La migliore offerta, Neverlake e Fairytale.
Nella classifica, che vede in testa i film francesi seguiti dai britannici, il film di Paolo Sorrentino (prodotto da Indigo Film) arriva in 26ma posizione, quello di Giuseppe Tornatore (prodotto da Paco Cinematografica) in 40ma, mentre Neverlake di Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini e Fairytale di Riccardo Paoletti (entrambi prodotti da One More Pictures) sono il numero 80 e 94. I dati provengono dal rapporto dell’Osservatorio dell’audiovisivo del Consiglio d’Europa che analizzata la quota di mercato che i film europei hanno avuto al di fuori dell’Europa l’anno scorso.
Fairytale l'ho visto, un horror con qualche idea interessante ma soporifero, mi sono addormentato a metà e ho dovuto riprendere la visione dopo una mezz'ora di sonno
Comunque si realizzano ancora parecchi horror o film di genere in Italia, solo che non hanno quasi mai una distribuzione e molti sono girati al limite dell'amatoriale.
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Visto stasera, poi domani o i prox giorni vi dico.
Per ora vi anticipo un "pollice su". -
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Personalmente odio cinepanettoni e affini (già lo sapete), il nuovo film di Checco Zalone me l'hanno proposto 2 o 3 volte dei miei amici di andarlo a vedere (poi naturalmente si chiedono come mai uno va al cinema da solo)...
Il punto è che se in sostanza il trailer di un film non mi ispira al 99% non lo vado a vedere (sicuramente non al cinema, casomai in tv quando lo danno "in chiaro"), nel caso di Checco beh vedendo un paio di sketch che non mi hanno mosso un muscolo facciale e considerato che copia (per sua ammissione) e male, tra gli altri la comicità di Solfrizzi quando faceva Toti e Tata e Piero Scamarcio e lo scippatore di emozioni mi chiedo perchè dovrei spenderci soldi o tempo per vedere cose da un'ora e mezza/due quando già più di 5 minuti non l'ho mai tollerato le rare volte che lo vedevo a Zelig.
Probabilmente sono io ad avere dei gusti di merda (in ogni caso a me va benissimo così
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(A proposito di cinema italiano comatoso una piacevolissima sorpresa (non so se sia un segno di ripresa o meno) è stato Lo chiamavano Jeeg Robot )
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Claudia Mastro.
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a me jeeg robot non è piaciuto. Primo non mi piace la violenza in un contesto di commedia, secondo copia molto "non essere cattivo" ai limiti del plagio terzo i dialoghi sono finti-romani. quarto: ma quanto è durato? 3 ore? erano praticamente due film in uno. .
Checco Zalone |
