40 days and nights

uno dei peggiori Asylum di sempre (ed è tutto dire).

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  1. Monjoie
     
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    Da non confondersi con il quasi omonimo 40 days and 40 nights del 2002 con Josh Hartnett.
    Il quale infatti in alcuni palinsesti, ieri sera, era stato -da qualche distratto e/o incompetente- mendacemente spacciato come in programmazione.

    Ordunque:

    40 days and nights
    USA, 2012
    Asylum (!)

    Regia ed attori principali: non rilevanti.

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    E' un prodotto per palati corazzati, sì miserrimo che molti non vi troverebbero appagamento alcuno. Richiede una buona dose di masochismo per essere guardato, oltre ad un severo allenamento alla bruttura.

    E ve lo dice uno a cui l'Asylum piace.

    Assevera, a mio avviso, la teoria secondo la quale l'Asylum ci stia marciando pesantemente, calcando volutamente la mano e pigliando così' due piccioni con una fava: poca spesa, nessun impegno e massima (beh, tutto è relativo) resa.

    Ma orsù, parliamone come se fosse un film.

    L'opera (sì, vabbe'...) come 2012 Doomsday del 2008, è scopiazzata ovviamente nel suo canovaccio principale da 2012 di Emmerich.
    Sì, insomma c'è un'arca. Niente neutrini (e, ça va sans dire, tantomeno neuroni) e neanche calendari Maya, qua si risparmia anche sulla trama.

    Ad onor del vero ce ne sarebbero -ci viene detto- diverse altre, di arche, ma come è ovvio non ci vengono mostrate, ma nemmeno in audio, nemmeno una radiocomunicazione finta, si sente solo la voce del protagonista che ad un certo punto parla alla radio, nemmeno si sono sprecati a ficcarci alla bell'e meglio una voce gracchiante dall'altra parte, niente di niente, le altre navi sono sula fiducia.

    Ovviamente il 99% del film è in campo stretto (diciamo più andante sull'angusto), ineffabile cartina di tornasole di una frugalità di mezzi che pare imposta dai fratelli cattivi della Troika.

    Nel corso della narrazione apprendiamo -ma non è una novità, solo che qui ci viene fatto intuire in maniera un po' più sfacciata- che chi salva il mondo ha a cuore solo la vita:
    a) della parte più benestante della popolazione, fatta eccezione per qualche portoghese giusto perché sulle arche usa così;
    b) degli amici degli amici;
    c) di qualche più o meno piacente giovane o meno giovane dalla quale ottiene favori sessuali od altre utilità fungibili.

    Ovviamente il corso del film non è nulla di imprevedibile: disastro previsto, disastro che arriva in anticipo, gente che affoga, gente che muore, gente che si salva, si salpa, fine del film.

    La recitazione è a livello di telenovela piemontese e non aiuta il tremendo doppiaggio italiano, sicuramente effettuato da lavoratori ignobilmente sfruttati sotto il minimo sindacale.

    Gli effetti speciali (ehm) in CGI sono il momento in cui si ha la prova che l'hanno fatto apposta. Sarebbe stata imbarazzante negli anni '90.

    Ed il bello deve ancora arrivare.

    La sceneggiatura ha dei buchi come il Gran Canyon, si saltabecca di luogo e di situazione con l'agilità di una capra di montagna e l'elusività di Nessie. Gli sceneggiatori, evidentemente raffinati esegeti dei codici Reed-Solomon sembra abbiano deciso di lasciare al volenteroso pubblico la correzione delle parti mancanti e delle incongruenze. Altro che metacinema.

    Degno di nota lo stoicismo buddista dei "protagonisti", che sin dal primo minuto del film sanno che il mondo finirà, ma fanno progetti (sic) sul futuro e sul loro nascituro (immagino di una settimana, visto che la moglie del tenente/scienziato/quel che è, ha la pancia piatta che nemmeno il dual shaper. Ma ok).

    Poi però nel momento in cui si scoprirà che la tempesta che sommergerà il mondo è in anticipo, la situazione precipita.

    "E' in anticipo!"
    "Ma non doveva arrivare così presto, non era previsto!"
    "Ma allora è la fine del mondo!"


    In altre parole questi non gliene frega 'na mazza del resto dell'Umanità, gli interessa solo salvarsi il culo. Però coi soldi dei contribuenti.
    Beh, se non altro realistico, ok.

    Il budget, si sa, in questo genere di prodotti è tiranno, ma qua sembra veramente siano andati a scassinare la cassetta delle elemosine in chiesa. Lo capiamo, tra l'altro, quando -praticamente mano della mano- (sic) una sergente elicotterista della quale ci viene detto che è "l'orgoglio della Marina" (sic) e la scienziata/moglie/compagna/mamma/coprotagonista etc escono dall'hangar superscientifico (che non se lo filerebbero nella più scalcinata favela) e sullo sfondo c'è quello che sembra un Sea Stallion che li attende... palesemente proiettato su uno schermo che fa da fondale.

    Degna di nota la scena nella quale lo scienziato sfigato telefona -ovviamente contro ogni protocollo- alla morosa:

    "Amore, devi venire via, non è una tempesta qualsiasi, questa non finirà!"
    "Ma che dici?"
    "Vieni via!"
    "Ok"

    "Papà, mamma, dobbiamo andare via, il mio tipo m'ha detto che non è una tempesta qualsiasi, questa non finirà!"
    "Ma che dici?"
    "Andiamo via!"
    "Ok"

    "Sorellina, smettila di pomiciare con il tuo ganzo, dobbiamo andare via!"
    "Vaffanculo!"
    "Ok"


    La sorellina poi intuibilmente crepa affogata a causa dell'inondazione (una secchiata d'acqua dalla finestra). Ah, l'amore fraterno.

    La famigliola di cui sopra scappa quindi prima in macchina, poi l'abbandona e si ritrova in motoscafo senza alcun apparente stacco, poi non si sa.
    Mi è parso di capire che si salvino da un'onda gigante alle loro spalle ma non ho capito come e non facciamoci domande.

    Le poche gocce di pioggia reali sullo schermo paiono venire, senza particolari sforzi interpretativi, da un annaffiatoio o da una pompa per l'acqua con poca pressione.

    Ma le parti più belle del film si svolgono nel laboratorio/officina/hangar superscientifico.

    Immaginatevi un'officina meccanica che faccia miserrimi affari e dove per giunta sia appena passata Equitalia a pignorare. Ecco.

    Ma ancora non siamo al meglio.

    Il meglio è il motore della super arca ipertecnologica (che non usa benzina, ne' gasolio, ne' GPL, ne' energia solare, ne' atomica, nulla di nulla proprio, il secondo principio della termodinamica ce lo mettiamo dove sappiamo).
    Quello che il capitano -che comanderà la nave a disastro espletato come da contratto- ci presenta con le seguenti parole:
    "Vediamo questa meraviglia tecnologica".

    Ecco... come dire... ok: la metto giù semplice e piana:

    E' un boiler messo di traverso, di colore azzurro, con due parti mancanti, due asciugamani rosa antico per ospiti sopra e dei tubi bianchi di quelli per mettere a norma gli impianti elettrici, arrotolati intorno.

    Ripeto: è un boiler messo di traverso, di colore azzurro, con due parti mancanti, due asciugamani rosa antico per ospiti sopra e dei tubi bianchi di quelli per mettere a norma gli impianti elettrici, arrotolati intorno.



    E non abbiamo finito.

    Scena seguente: "Avviamolo!"

    Il fido assistente/vice scienziato alle spalle del tenente/scienziato, con il cacciavite in mano. Il cacciavite. Ma sì, dai, vuoi mai ci sia da regolare il minimo.

    Ma ci sono problemi...

    Rumore dell'avviamento: CIUGACIUGACIUGA CIUGA COFF COOOOOF! CIUF!
    Sì, esattamente. Un cinquantino ingolfato.

    Ne' più ne è meno che un cazzo di cinquantino ingolfato.



    E quale poteva essere la fulminante battuta?

    "Ma non funziona!" (ma va'?...)
    "Ma non è possibile!"
    "Ma non funziona!"
    "Ma non è possibile!"
    "Ma non funziona!"
    "Dovremo scegliere una soluzione alternativa!"
    "Quale?"
    "Dovremo scegliere una soluzione alternativa!"
    "Quale?"
    "Dovremo scegliere una soluzione alternativa!
    "QUale?""
    "E' un progetto alternativo!"


    Ecco, il senso è questo.

    E così via.

    Non so che dire.

    Veramente, fate voi....



    Il fantascientifico hangar sta per essere travolto dall'onda.





    Il prodigio della tecnologia.



    Edited by Monjoie - 8/4/2014, 19:35
     
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  2. Ninja_Warrior
     
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    Penso che abbia impiegato più tempo tu a scrivere questo post che loro a scrivere il film. :D
     
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    Totonno O' Cafone

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    Terribile :( visto ieri sera sperando nel colpo di scena finale che purtroppo non è arrivato :(
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2 replies since 7/4/2014, 20:11   130 views
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