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Frank Costello.
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Gli italiani (nei film stranieri) si chiamano tutti Guido, Mario o Luigi, parlano siciliano o napoletano pure se vengono da Bologna, sono sempre abbronzati e coi capelli unti di gelatina, gesticolano come macachi in calore e appartengono tutti (senza distinzioni) alla Mafia.
Tutti i mafiosi si chiamano don Vito, come l'immortale Corleone.
Gli spaghetti si mangiano sempre con le polpette. Li ho visti per la prima volta in vita mia a New York, mai mangiati nè visti prima in Italia (dovrebbe essere una ricetta napoletana di fine '800)
Gli orientali sono tutti, nessuno escluso, grandi esperti di arti marziali manco fossero i figli di Bruce Lee.
I tedeschi sono tutti filonazisti.
I francesi sono tutti froci (cit.) e odiosi (a me stanno molto simpatici invece).
Nei film di guerra, chi parla del futuro una volta finito il conflitto è il primo a lasciarci le penne.
I miei amici sono convinti che nei college americani più prestigiosi (Harvard) non si faccia un beneamato cacchio da mane a sera, a parte trincare come all'Oktoberfest e copulare come conigli con tutte le studentesse (rigorosamente sbronze che non la negano a nessuno)..