Ponyo della Scogliera

Animazione giapponese poetica ma non-sense

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  1. karl90
     
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    Di Hayao Myazaki, il padre del Manga Cinematografico Moderno, tale prodotto cinematografico, adatto a qualunque fascia d'età, è colmo di concetti yamatologici - ovvero pesantemente influenzati dalla mitologia giapponese - e, di conseguenza, la comprensione di alcuni dei suoi aspetti più celati è praticamente impossibile per coloro che appartengono alle etnie caucasiche, latino-americane, africane e aborigene.

    Approfondiamo meglio questo aspetto: Myazaki ci propone una favola moderna con elementi mitologici assolutamente, agli occhi dello spettatore europeo-americano-africano-oceanico comune, deliranti, onirici, inusuali, inaspettati.

    L'ambientazione? Il giappone, ovviamente. Ma un giappone allegro, felice, spensierato, idiliaco.
    Un Giappone fin troppo fittizio, insomma. Ma è passabile, considerando che si tratta pur sempre di un cartone animato indirizzato a famiglie e singoli bisognosi di allegria e spensieratezza.

    Quali sono gli elementi sopra menzionati che inducono alla totale messe cerebrale?

    Innanzitutto, la trama stessa della pellicola: la storia, di base, è l'agapè - amore fraterno - tra un bimbo umano e un ibrido sirena-pescolino-umano capace di mutare forma dopo aver tastato anche una goccia di sangue di un certo tipo di entità a lei differente - in questo caso, una goccia di sangue del piccolo protagonista maschile che la accudisce per un certo periodo, feritosi leggermente, poi guarito grazie ai poteri magici di Ponyo, l'omonima protagonista del film (si, un pescolino-sirena-umano con poteri magici).

    La morale, insomma, sarebbe la solita: non giudicare chi ti è diverso solo per alcuni stereotipi o archetipi, ma approfondisci (anche se, ormai, nella vita reale, spesso questi stereotipi sono fondati).

    Lo svolgimento della trama è assolutamente intrinseco, temibile addirittura: infatti il fulcro della pellicola, tutti i personaggi ricopronti ruoli precisi, sono allucinati.

    Le loro reazioni agli eventi che si susseguono nella pellicola sono totalmente irrazionali - come si può essere allegri dopo uno tsunami causato da una sirena-umana-pesciolino in forma umana che ha portato solo devastazione?
    Il governo ha ignorato la calamità?
    Come diavolo puoi accettare di vivere in un mondo sommerso dalle acque, dovesse avvenire?
    Il resto del mondo, poi? Come ha reagito?

    Durante lo svolgimento della trama, di tutto succede, e lo spettatore comprende quel che avviene, ma non capisce esattamente il percome.

    Si passa dalle faccende di vita quotidiana vera vissuta per finta dalla madre di Kenichi - il protagonista - e suoi figlio alla relazione tra Ponyo e Kenichi e alla ricerca costante di Ponyo da parte del padre.

    E' incredibile come la madre di Kenichi, dopo una vera catastrofe marina, invece di ammazzare Ponyo, la causa di tutto quel che è avvenuto, la tratti proprio come una figlia, addirittura facendola partecipare ad una lauta cena, quando tutto intorno è sommerso dal mare!
    E i personaggi che poi reincontriamo più avanti sono vivi nonostante fossero sommersi dalle acque marine!
    Ma come puoi, Myazaki, osare tanto! Va bene essere fantasiosi, ma non c'è spiegazione logica dietro tutto questo! Cos'è, avevano attivato lo cheat "God Mode"?

    Soffermiamoci sul padre di Ponyo, il personaggio più misterioso, vera salsa alla paprika e peperoncino di questo hot dog collocato in mezzo a del pane azzimo di prima scelta.

    Perché il padre di Ponyo, umano esternamente ma tritone in testa a lui, vuole riportare la sua figlia maggiore nella famiglia utilizzando mostri marini?
    Così non si lascerebbe scoprire dagli umani ch'egli tanto detesta?
    Perché, se odia gli umani e non sopporta la terra, allora si fa coraggio al punto da andare a camminare sulla terra e si ritrova innanzi, ad un certo punto, la madre del protagonista maschile che lo guarda allibita per quel che sta facendo, e questi le parla ed ella manco chiama il manicomio per portarlo via e rinchiuderlo laddove non causerà danno alcuno?
    Se il padre di Ponyo sa che Ponyo potrebbe causare danni irreversibili al pianeta Terra, perché allora la lascia parzialemente libera nel suo sottomarino magico?
    Come è stato possibile che egli, il padre di Ponyo, è riuscito a copulare con la dea del mare?
    Come si sono conosciuti? Qual'è la sua storia dietro la storia di Ponyo?

    Se questa pellicola si fosse concentrata sulle ambizioni di un uomo intento ad allontanarsi dai suoi simili perché avvilito dallo schifo che hanno portato sulla terra - infatti l'inquinamento è indirettamente trattato nel film attraverso delle scene in cui si vedono specificamente porcherie galleggiare nell'acqua salmastra - sarebbe stato molto più interessante.

    Questo film sarebbe stato un eccellente gaiden movie - storia parallela - alla trama originale sopra stilata.

    La storia è a lieto fine, è stata scorrevole, piacevolissima, allegrissima, un poco triste, un poco rimestata, però ci ha fatto sognare.
    Raggiunto il finale, però. si rimane allibiti.Ma le reazioni dei personagg!
    Surreali, artificiali, contro qualunque istinto o raziocinio umano!

    Le ambientazioni del film sono prettamente marittime, costiere, e sono disegnate benissimo, il tratto è chiarissimo, sottile, lineare, le animazioni fluidissime per quanto concerte gli effetti speciali, i personaggi, gli oggetti, anche se, di tanto in tanto, quella legnosità occasionale tipica dei manga animati è presente.

    Insomma, se fosse un videogioco, sarebbe un videogioco con ottima grafica, ottima soundtrack e doppiaggio, storia originale e curiosa, ma diretta veramente in modo assurdo, terminata in fretta e furia con un finale melenso come se le idee per un finale molto più simbolico fossero finite.
     
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12 replies since 7/8/2012, 12:24   193 views
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