Chernobyl diaries

Turismo estremo volevate e turismo estremo avete avuto

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  1. Monjoie
     
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    Chernobyl Diaries
    Usa, 2012
    Brad Parker

    Chernobyl-Diaries-poster-2

    E' noto come ai turisti americani l'Europa non porti fortuna, in ispecie i Paesi dell'ex blocco sovietico.

    Riassumere la trama è facile: quattro ragazzotti americani intuibilmente benestanti ed irritantemente neurolesi decidono di andare a farsi un tour sui luoghi ora deserti che furono testimoni dell'incidente di Chernobyl. Lì trovano altri due imbecilli par loro, si sparano il loro giretto e fanno tutti una brutta fine insieme all'autista ucraino. Titoli di coda.

    L'unico apporto dato dal film al mare magnum dei 1.000 similari è costituito dall'ambientazione e dal presupposto purtroppo reale dell'incidente di Chernobyl appunto. Insomma, fatta la tara di più di una nota di insensibilità e sciacallaggio, la premessa è buona.
    Peccato che sia l'unica cosa buona, e che sia andata in mano a degli incapaci.

    I dialoghi sono perfino più idioti della media, i personaggi sciapi assai, stereotipatissimi e prevedibili oltre la soglia della noia e per i quali è impossibile provare anche un minimo di simpatia, degli imbecilli privi di qualsiasi sensibilità, dei cialtroni ignoranti ottusi e viziati che girano per luoghi tremendi tra una foto ricordo ed una risatina, tra pregiudizi occidentali in genere e yankee in ispecie elevati all'ennesima potenza.

    C'è qualche attimo alla Blair witch project (giusto per essere originali), ma la trama fallisce quasi completamente, e miseramente, se non in rarissimi momenti (la breve scena dell'orso, forse) nel tentativo di costruire un minimo di tensione.

    Il regista Brad Parker pare ignorare le regole fondamentali dell'horror (e, verrebbe da dire, del cinema): farci provare empatia per i personaggi, introdurre qualche cambiamento di registro, costruire un climax, uno straccio di suspence, di tensione, di brivido, almeno qualche effetto speciale, per Dio; non che il film su questi ultimi si debba reggere, ma a tutto c'è un limite.

    La fotografia non è nulla di che, come detto il plot ha uno sprazzo di originalità solo nella premessa che assai meglio si sarebbe potuta sviluppare invece di sprecarla così a cazzo, la recitazione è senza infamia e senza lode, la sceneggiatura è da sufficienza molto molto risicata.

    Visto che non abbiamo dettagli sulla sorte di alcuni degli imbecilli, ho il tremendo sospetto che dobbiamo aspettarci un sequel.

    Se volete, più del solito, vedere un film nel quale parteggiare per i boogey, questo fa per voi.



    Voto: 1 contatore Geiger [su 5]

    Pensa che mymovies.it lo promuove pure...
     
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30 replies since 22/6/2012, 16:50   886 views
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