Rubber (2010)

lo pneumatico assassino

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  1. acaso
     
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    Voglio trovare un senso a questo film, anche se questo film un senso non ce l'ha.
    Inizio a parlare di questa pellicola parafrasando il "cantante" che più detesto in assoluto, perchè in sostanza se lo merita. Il film ovviamente, non Vascomerda.

    Questo film non ha un briciolo di senso, ed uno dei protagonisti lo anticipa in apertura senza troppi complimenti, quando però ancora non ti aspetti che effettivamente sarà proprio così. E proprio con uno sceriffo che fa un annuncio di pubblico servizio riguardo il fatto che non tutto deve necessariamente avere un senso il film ha inizio. Lo sceriffo parla ad un gruppo di persone, che viene portato nel deserto della California e viene dotata di binocoli, per guardare uno spettacolo. Ma che spettacolo? Loro stessi non lo sanno, ma scopriranno poco dopo che si tratta di uno pneumatico anni 70, prababilmente scampato alla shoah degli pneumatici in qualche campo nomadi, che prende vita e scopre di avere poteri telecinetici, coi quali può fare esplodere ogni genere di cosa: inizierà con dei barattoli e finirà con la testa di chiunque gli si trovi a tiro. Tuttavia questo pneumatico s'innamora di una tizia, molto carina, con un brutto culo e delle belle tette (argomento su cui sorge anche una discussione tra gli spettatori nel film) ma, poichè colleziona omicidi seguendola, lo sceriffo che abbiamo conosciuto in apertura inizierà le indagini per scoprire cosa sta accadendo. Nel frattempo gli spettatori sono lasciati nel deserto a seguire le vicende, senza cibo e senza acqua per alcuni giorni. Finalmente gli viene portato un tacchino, che mangiano tutti con grande fame, tranne uno solo: un losco veterano in sedia a rotelle, che preferisce non perdere d'occhio la gomma piuttosto che mangiare. Scelta azzeccata, perchè tutti muoiono avvelenati, comprese due ragazze saccenti ma piuttosto carine, ed un bambino di una decina d'anni al massimo.
    Ed intanto la vicenda perde sempre di più ogni senso, fino ad arrivare ad un finale inimmaginabile ed esilarante.

    Il trailer ufficiale
    Video

    Diretto dal musicista elettronico francese Quentin Dupieux, in arte Mr. Oizo, non alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa, questo film è realizzato molto bene. Non ci sono fili a muovere il protagonista di gomma, ma solo la mano probabilmente dello stesso operatore di camera, che nei piani sequenza ravvicinati lo spinge avanti, con una certa cura ai dettagli delle ombre. Dalla figura intera ai piani lunghissimi invece, lo pneumatico viene spinto palesemente dagli assistenti della troupe in maniera così palese che nemmeno il montaggio riesce a dargli un movimento continuo: corre-finisce l'energia cinetica-si ferma-cambio d'inquadratura e via discorrendo. Le riprese in HD rendono il tutto ancora più grottesco, ed a tratti denunciano la pochezza dei mezzi a disposizione. Numerosissime le sequenze prive di dialogo poichè lo pneumatico viene seguito ed osservato come di nascosto, in cui però si abusa a livelli osceni della modifica della profondità di campo, che oltre a rendere stucchevole la ripresa, da pure molto fastidio. Anche l'occhio si sente insultato.

    Visionato con Santley la settimana scorsa, nell'indecisione del filmbrutto da guardare e soprattutto reduci da una toccata e fuga all'eurospin per l'acquisto di una degna cenabrutta con cui condirlo, a fronte di un budget di poco più di 3,5 euro in monete dai 20 centesimi in giù, questo film, considerata la non totale bruttezza dell'opera nonostante la sua totale assurdità il giudizio finale è:
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19 replies since 4/4/2012, 10:41   616 views
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