LUCIO FULCI

FILMOGRAFIA

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  1. Hanging Garden
     
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    Tratto da uno degli opuscoli informativi sui film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia:

    Il 13 marzo 1996 scompare in silenzio il regista Lucio Fulci:
    Ne dà notizia il giorno dopo Dario Argento, con cui stava collaborando.
    Ci e' sembrato doveroso parlarne qui, in questa sezione dedicata alla biografia, alla vita quotidiana e artistica di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia per due motivi principali.Innanzi tutto Lucio Fulci nel corso della sua carriera dirige i due comici siciliani per ben 14 volte, dunque li conosce bene e , in qualche modo, appartiene di diritto alla loro storia.
    In secondo luogo, un po' come loro, anche Lucio Fulci ha una vita un po' balorda, sospesa tra apprezzamenti ufficiali e mondo dello spettacolo di serie b.
    In realtà, e ora che è morto molti ne parleranno bene, è uno dei registi italiani più attenti alla propria professione, tanto curioso di esplorare vie sempre nuove da dove spesso accettare contratti per puro scopo di SOPRAVVIVENZA.

    Nato a Roma nel 1927, Fulci partecipa attivamente alla lotta antifascista combattendo nelle milizie partigiane.Nel dopoguerra frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia.
    Le sue prime opere sono documentari per "la settimana Incom", collaborazioni a sceneggiature e lavori di aiuto regista: a fianco di Steno, Alessandro Continenza, Alberto Sordi, Ettore Scola produce tra l'altro, la sceneggiatura di "Un Americano A Roma"(1954) , Film che rende immortale lo stranulato personaggio interpretato da Alberto Sordi.

    Da allora spazia per tutti i generi cinematografici con lo spirito dell'artigiano che cura la propria opera dall'inizio alla fine: è scrittore, regista, operatore, mette mano al motaggio, vuole dire la propria sulle musiche e così via.

    Passa dalle farse di Franco E Ciccio , al western all'italiana, al giallo-thriller, allo spionistico con estrema duttilità.Per tutti gli anni 70 e 80 si dedica al genere HORROR , quello che secondo lui più consente di rompere le barriere con il tradizionale e il consueto .

    Il regista pluripremiato QUENTIN TARANTINO confessa di essere stato molto condizionato dalle opere di Lucio Fulci, dove l'effetto visivo dei corpi martoriati viene reso con estrema naturalezza.Le opre del suo ultimo periodo sono infatti all'insegna della violenza esibita per se stessa, dove l'impatto dell'immagine prevale sull'accuratezza della sceneggiatura, come a voler denunciare un mondo che ha fatto della violenza l'unico suo tramite di comunicazione con l'idividuo.


    Già con "Non SI Sevizia Un Paperino"(1973) HA QUALCHE PROBLEMA CON LA CENSURA E SUSCITA L'INDIGNAZIONE DELLA STAMPA CATTOLICA.
    Sulla stessa linea nasce la ricerca dell'effetto speciale, del proporre visivamente in maniera realistica la violenza, del creare l'atmosfera che conduce all'insicurezza e al terrore in film"Zombi 2"(1979),"Paura nella città dei morti viventi(1980), Quella villa accanto al cimitero(1981),"lo squartatore di New York(1982) "Murderock"(1983)", "Aenigma"(1987), "Zombi 3"(1988) , Un Gatto nel cervello(1990).

    Negli ultimi anni il diabete gli impedisce di lavorare come vorrebbe, ma non rinuncia a fare interessanti progetti, tanto che incomincia a collaborare con Dario Argento per il Remake di "Una maschera di cera", film che verrà poi diretto da Sergio Stivaletti, nel 1997("M.D.C.- "Maschera di cera").



    Non Aggiungo altro...mi sembrava importante... Ciao Lucio


    Edited by Hanging Garden - 3/5/2004, 17:48
     
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135 replies since 10/1/2004, 15:47   1355 views
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