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vomitello.
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Tinto Brass:genio,provocatore,ciarlatano?
Esploratore di cosce e anfratti rettali,ossessionato dallo scrosciare delle urine pubiche femminili,dalle rotondità posteriori paradisiache,dalle cadute volontariamente trash nei dialoghi a livello barzelletta da caserma,quella buona per tenere allegro il morale della truppa.
Ma soprattutto,Tinto Brass filosofo:il tradimento coniugale rafforza lo spirito e l'unione di coppia,la donna non è uno stereotipo di emancipazione e surclassazione sessuale,il culo visto come specchio dell'anima e settimo cielo fisico e carnale...peccato che Brass non sia Kant o Tatarkiewicz,ma l'ombra di se stesso.
Ragioniamo un pò:in tutti i suoi film si ripete,anzi si ribadisce sempre il concetto del meretricio femminile,che visto in un ottica fallica relega la donna a puttana a 360 gradi (e mi scuso se qualche gentil donna iscrittasi al forum possa aver letto queste righe,ndV),pronta sempre a farsi ingroppare da cani e porci e a mettere corna al poveretto di turno.
Insomma,per Brass le donne son tutte troie,oggetti da consumo,buchi da tappare.
E allora mi chiedo,cos'è che attrae i cultori della serie b verso le opere di Brass?
Il ridicolo che scaturisce dalle trame e dai dialoghi? Le mostre gratuite di sederi e cosce?
O peggio l'adesione alla filosofia brassiana?
Mi auguro che la terza e ultima ipotesi non rispecchi in pieno la vostra personalità..