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Venticello.
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su richiesta di Mr.fish-on vi parlo un po' di questo film, quindi se quanto scrivo vi fa cahare a spruzzo prendetevela con lui 
Dunque come nel caso di "My name is Bruce" l'eroe b-cult Bruce Campbell scrive sceneggiatura, recita nel ruolo principale e dirige questo filmbrutto che dal titolo e dalla locandina pare richiamare i classici film di horror/fantascienza degli anni '50, vai di locandina
Sopra dico "pare" perchè in realtà di tale atmosfera c'è soltanto lo spunto iniziale: uno scienziato (nemmeno troppo pazzo in realtà) trapianta nella testa del buon Bruce il cervello di un altro uomo. A fare i precisini pure il titolo è fuorviante, non c'è nessun cervello urlante purtroppo
Riassumo brevemente la trama: Campbell interpreta un classico uomo d'affari americano che si reca in Bulgaria per...affari e finisce invischiato in una brutta storia in cui sono coinvolti lo scienziato di cui sopra, un ex agente del kgb che col crollo dell' u.r.r.s. è finito a fare il tassista e una zingara bellissima ma psicopatica (le migliori imho), preferisco non entrare nel dettaglio perchè pur con tutte le sue assurdità da b-movie (volute) la trama è pure simpatica da seguire.
Passiamo ora ai pro e contro del film (che fa tanto professionale)
- Come detto sopra la storia esiste e si lascia seguire con piacere, si vede che Campbell ci ha lavorato su per un bel po' di tempo (il film sarebbe dovuto uscire negli anni '80)
- Il budget è veramente risicato e la cosa è parecchio evidente, ma si tratta di uno di quei b-movie in cui la cosa viene intelligentemente "girata" a favore della pellicola quando possibile, come nella scena dell'inseguimento a cavallo di una vespa rosa o negli abiti/location del cast. A parte il make-up di Bruce il resto è veramente "fatto in casa"
- Gli attori principali divertono e sono mediamente bravi, spiccano ovviamente Campbell alle prese con un ruolo ben distante da quello suo solito e un Ted Raimi una volta tanto sopra le righe nel modo giusto, il suo personaggio è l'usuale mezzo scemo con l'aggiunta di avere una passione per la cultura gangsta che tenta di replicare nei modi e nel parlare
, di contro l'attrice che interpreta la zingara è un manichino, seppur parecchio gnocca
- Le scene comiche infilate qua è là divertono, la situazione comica più presente è quella del protagonista che ha due cervelli a comandarlo, che ovviamente non vanno mai d'accordo. Carino ma già visto in più di una pellicola, a volte la scena è poi proprio importata para para.
- In tutta onestà Campbell come regista non è granchè, ha una tecnica chiara ma banale, il risultato finale è quello di un regia piatta e "televisiva" che non trae il massimo dalle possibilità offerte della trama assurda
- Ehm la Bulgaria mi sa che è un tantinello stereotipata, ci sono i campi di zingari a un passo dal centro cittadino e tutti i personaggi "locali" o sono malviventi o siccome sono bulgari, i malviventi li conoscono, pare il far west. Fortunatamente anche il personaggio di Campbell fin dall'inizio manifesta i vari stereotipi dello yankee all'estero, riequilibrando il tutto.
In buona sostanza il film merita almeno una visione (se vi siete pippati My name is Bruce non dovreste avere problemi), un peccato che non abbia avuto qualche soldo in più e un veterano del genere come regista.
giudizio finale da 1 a 5
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